Discoteca

134 14 16
                                    

Da quando iniziò a girare quella voce nella nuova scuola di Sooyun, l'ansia e uno strano presentimento le fece pensare che prima o poi sarebbe successo qualcosa. Qualcosa che l'avrebbe segnata.
Poteva nascondersi quanto voleva, ma la verità salta sempre fuori e troppe cose stavano facendo insospettire gli studenti di quella scuola, infatti Sooyun non avrebbe mai desiderato che quella mattina arrivasse. Gli studenti erano radunati tutti all'entrata vicino la bacheca per leggere l'ultimo scoop del giornalino della scuola.

Camminando verso l'ingresso era circondata da tutti ragazzi insospettiti che si sussurravano cose nell'orecchio per non essere sentiti.
Le sembrò strano e sperò fino all'ultimo di sbagliarsi, ma ormai il suo nome e la sua identità erano sulla bocca di tutti.

"Sooyun...allora sei davvero tu quella ragazza?" Chiese Yena vedendola arrivare attirando l'attenzione di tutti gli altri studenti che non le levarono gli occhi di dosso.
Sooyun non rispose, non voleva rispondere e non avrebbe mai accettato quest'umiliazione. Sperava che chiudendo gli occhi si sarebbe sistemato tutto e ciò che stava vivendo fosse solo un sogno, ma per l'ennesima volta era tutto vero.

"Ti prego Sooyun rispondimi." Insisté Yena prendendole la mano, ma Sooyun non riusciva neanche a guardarla negli occhi dall'imbarazzo.

Jaemin ormai si era promesso di accompagnare Sooyun nella sua nuova scuola tutti i giorni rischiando di fare ritardo a ogni lezione, perché doveva assicurarsi che non le succedesse nulla, ma la la situazione che vedeva da quel cancello non gli faceva pensare nulla di buono.

"Sooyun andiamo via." disse Jaemin prendendola per mano una volta raggiunta, ma anche qualcun altro stava pianificando di portarla il più lontano possibile da lì.

"Lasciala stare" disse Hyunjun a Jaemin tenendola per l'altro braccio.

"È la mia ragazza, vedi di starle alla larga."
Jaemin infastidito la tirò a se e la portò via da lì lasciando Hyunjun con il cuoricino spezzato.
Non si conoscevano da tanto ma dei piccoli sentimenti per lei aveva iniziato a provarli, fino a quel momento.

"Dovremmo stare tranquilli qui." Disse Jaemin dopo aver camminato per parecchio tempo.

"Perché l'hai fatto?" Chiese Sooyun con la testa abbassata.

"Eh? Sei seria?" A quella domanda Jaemin oltre a rimanere scioccato rimase anche offeso.

"Non l'ho chiesto."

Più andava avanti più le emozioni di Jaemin si trasformarono in rabbia.

"Jaemin so che vuoi aiutarmi e non sai quanto io sia grata a te per tutto quello che hai fatto, ma credo sia un problema che devo risolvere io da sola."

"Hai idea di quello che è successo? Avrai tutta la scuola contro e nessuno che potrà sostenerti. Pensi che là dentro ci sia qualcuno disposto ad aiutarti? La risposta è no, a nessuno fregherà niente di quello che stai passando e provando." Disse Jaemin alzando la voce.

"Davvero pensi questo?" Chiese Sooyun con un filo di voce.

"E dimmi, c'è qualcuno a cui importa di te?"
Sooyun era la prima a credere che a nessuno importasse di lei, ma aveva conosciuto delle brave persone che non l'avrebbero mai giudicata e voleva sperare fino alla fine di essere un minimo importante per loro.

"Pensa quello che vuoi, ma la vita è mia e non posso dipendere da te per ogni minimo problema." Rispose Sooyun per poi girarsi e tornare verso la scuola.

"Fai quel cazzo che ti pare poi non venire a piangere da me!" Urlò Jaemin dopo che Sooyun si allontanò da lui.













Hyunjun non riusciva a darsi pace e doveva fare qualcosa, per lui quelle voci non riguardavano minimamente Sooyun, era convinto che lei non c'entrasse nulla con quella storia.

School representative || na jaeminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora