Gemelli

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Jaemin rimase sempre più interdetto dallo schifo che poteva fare il padre.

"Non ho intenzione di fare nessun patto con uno come te." Disse avvicinandosi all'uscita.
"Ti avverto, lascia stare Sooyun."

"Io te lo ripropongo.
Vorresti riabbracciare la tua amata madre?
Quando ti deciderai sai dove trovarmi, ma ti avverto, quella ragazza mi serve." Finì il padre per poi uscire da quella stanza lasciando Jaemin in preda alla rabbia.

Ormai quella tanto rinomata scuola aveva bisogno di un nuovo rappresentante d'istituto.
Dopo la sparizione di Sooyun l'atmosfera si era iniziata ad incupire e sempre più voci iniziarono a girare tra i corridoi. Era stato tutto fin troppo improvviso da far così insospettire tutti gli studenti di quell'istituto.
Il preside cercò di rassicurare tutti spiegando che la figlia si trovò costretta a continuare a stare in casa per non perdere un secondo dello studio, dopotutto si trovava all'ultimo anno.
Ma nessuno ci credette.
Neanche un singolo studente non conosceva Sooyun.
Era temuta sì, ma anche tanto amata e ammirata, non da tutti, questo è certo, ma da una buona parte degli studenti.

"Dicono che abbia abbandonato la scuola per andare a fare la stripper." Rise Jisoo spifferando cose non vere ad un gruppo di studenti.

Jeno che passò da quelle parti la sentì e non poté rimanere zitto.

"Che c'è? Ora ti diverti a raccontare cazzate in giro per la scuola solamente per ricevere qualche attenzione?
Non credo sia questo il modo adatto di cercare voti.
Alla ricerca di attenzioni sminuendo gli altri, fai proprio schifo." Disse Jeno disgustato.

"Ti sei candidata?!" Chiese Minah a Jisoo.

"Beh problemi? Che avete tutti da guardare?" Disse avendo gli sguardi di tutti addosso.

"Non hai molte capacità per diventare rappresentante" disse una voce provenire dalle loro spalle.
Quella voce era Jaemin.
"Una rappresentante non ha il dovere di ascoltare le proprie esigenze, ma quelle di tutti.
Deve prendersi cura della scuola e della sua organizzazione proponendo idee che devono prima avere l'approvazione del preside.
Ora come ora il preside non ha neanche la mentalità adatta da stare dietro alle tue stronzate -disse avvicinando il viso a quello di Jisoo-
E non provare mai più a dire cose che non sai."

"Colpita e affondata." Disse Donghyuk arrivando con anche tutti gli altri amici di Sooyun intenti a raggiungere Jeno.

"E chi ha detto che non ho le capacità?." Disse Jisoo.

"Non che mi importi." Finì Jaemin andandosene.

Quella mattina Sooyun si assentò da scuola.
Erano giorni che pensava e ripensava a quanto le dispiacesse aver abbandonato il padre.

"Sarà molto preoccupato." Pensò e prima che poteva pentirsi di questa scelta, seguì spedita la strada verso la casa dei suoi genitori.
Nel momento in cui si trovava davanti il cancello di casa iniziò a dubitare di ciò che stava facendo e se ne valesse davvero la pena, ma le mancava suo padre ed era convinta che lui fosse solamente una vittima di tutta quella situazione.

"Sooyun..." Disse con un filo di voce il signor Lee non appena la vide dietro quel cancello, per poco non scoppiava in lacrime e si diresse dritto da lei per stringerla tra le proprie braccia.
"Tesoro stai bene, non puoi capire quando ero preoccupato per te."

"Papà...mi sei mancato." Disse facendo scendere qualche lacrima.

"Anche tu tesoro, su entriamo! Mimì preparerà i tuoi dolcetti preferiti e domani ti porterò a fare shopping, ti comprerò tutto ciò che-"

"Non tornerò più a casa papà."

"Cosa? Ma perché? Perché sei scappata?"

"Me lo chiedi? Mi avete intrappolata in un incubo." Neanche il tempo di finire la frase che si ritrovò una mano stampata sulla guancia.

School representative || na jaeminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora