Un inizio con i fiocchi

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La giornata iniziò come una delle tante.
Sveglia alle sei, skin care, uniforme scolastica e una coda di cavallo a rendere l'aspetto il più ordinato possibile.

Lee Sooyun, anche detta l'impeccabile, frequenta l'ultimo anno di una delle scuole più prestigiose di Seoul.
Non è una studentessa qualunque, ma è la rappresentate d'istituto più temuta, a causa del suo carattere freddo e della sua rigida mentalità dettata dalle regole.
Famosa soprattutto per essere stata rappresentante per ben cinque anni consecutivi.

Nonostante tutto, questa non è la vita che avrebbe voluto realmente fare.
Certo, i voti alti, e il fatto di non dover faticare molto per ottenere ciò che voleva, non le dispiaceva, erano un vantaggio, dopotutto.
Ma i genitori, fin da piccola, le hanno programmato l'intera vita.
Anche se volesse scegliere cosa intraprendere nel futuro, non poteva effettivamente realizzare i suoi sogni. Così si sarebbe ritrovata a fare una vita che avrebbe odiato.
Ma è così che funziona la realtà. Non decidiamo tutto noi.

"Tesoro, pronta per il rientro a scuola?" chiese la domestica mettendole davanti la colazione.
La madre è sempre in giro per il mondo a causa del lavoro, e la domestica è l'unica che le è sempre stata accanto.

"Sono nata pronta." rispose Sooyun posando con delicatezza le bacchette vicino la ciotola di riso e alzandosi per prendere la borsa.

Di solito la domestica, prima che qualcuno della famiglia esca dalla porta, controlla sempre se i vestiti avessero delle pieghe, per aggiustarli, ma Sooyun aveva l'uniforme sempre perfettamente pulita e stirata.

"Non la vedo molto contenta di tornare a scuola, signorina." si permise di dire l'autista, nel mentre aspettavano che il padre di Sooyun li raggiungesse.

"Non sono riuscita a dormire bene stanotte." nonostante ciò, le rimase il suo solito sguardo attento a tutto ciò che le circonda.

Una volta che il signor Lee li raggiunse, partirono verso la scuola, dove Sooyun avrebbe eseguito la cerimonia d'apertura.

"Jaemin, sei in ritardo!" disse Chenle, sussurrando per non farsi sentire dall'intero istituto che si trovava all'interno della palestra.

In risposta all'amico, Jaemin, aprì la bocca per fare un immenso sbadiglio.

"Lo prendo per un: non mi interessa." commentò Jisung, seduto accanto a Chenle.

"Non ti sei neanche messo l'uniforme! Vuoi essere cacciato dalla scuola?" continuò Chenle.

"Voglio solo dormire." rispose Jaemin sedendosi accanto all'amico.
Incrociò le braccia al petto, abbassò la testa e chiuse gli occhi.
Non era assolutamente interessato ad ascoltare la solita filastrocca raccontata dalla rappresentante, che, a dirla tutta, non gli è mai stata affatto simpatica.
Troppo pesante e perfettina per i suoi gusti.
Lui ama divertirsi e stuzzicare le persone. Non gli interessa della scuola o di avere voti alti, voleva solo godersi la vita.




















Schiena dritta, petto in fuori, mento alzato, Sooyun era diretta sul palco della palestra della scuola, con passo deciso.

"Ben ritrovati a tutti.
Sono ben lieta di dare il benvenuto ai nuovi arrivati e di salutare coloro che sono passati all'anno successivo.
Prima di tutto, per chi non lo sapesse, io mi chiamo Lee Sooyun, e sarò la vostra rappresentante d'istituto anche quest'ultimo anno.
Come promesso, questo fine settimana si terrà il ballo di inizio, oltre a quello di fine anno.
Nonostante non fossi molto d'accordo sulla realizzazione di due balli, ho deciso di concederlo, a patto che vi impegnate, tutti quanti, seriamente, nello studio.
Detto questo, spero che possiate passare un sereno anno e per qualsiasi cosa chiedete pure a me.
Mi raccomando, non mi deludete e non fatemi pentire delle mie scelte."
Terminò il discorso con un inchino e fece finire la cerimonia al preside.

School representative || na jaeminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora