Vittima

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"Ti ho detto di no." disse Jaemin con le braccia incrociate al petto, mentre si stava dirigendo verso la palestra, per svolgere la lezione di educazione fisica.

"Ma perché?!" chiese Sooyun, sbattendo un piede sul pavimento.

"Non ti ci voglio portare! Cos'è che non capisci?! Smettila di fare la bambina viziata." rispose girandosi di scatto verso di lei, facendola scontrare con sé.
In realtà Jaemin non voleva portarla perché sapeva dei rischi che avrebbe potuto correre, dopotutto, quel locale apparteneva a padre.

Prima che potesse controbattere, Sooyun, sospirò.
"Ok ho capito rimarrò la solita ragazzina che non sa nulla sulla vita.
Questa ragazzina non farà mai nuove esperienze e non saprà mai com'è fatto il mondo là fuori." disse abbassando lo sguardo e calciando dei sassolini.

"Forse potrei..." disse tenendo il mento con due dita mentre a Sooyun si illuminò il viso e lo guardò con occhi pieni di speranza.
"Scordatelo." finì poi Jaemin, dandole le spalle e continuando verso la sua strada.
Intanto Sooyun lo guardò delusa.

Durante la lezione, Sooyun si era presa una pausa per bere, mentre Jaemin, insieme agli altri ragazzi, era impegnato in una partita di basket.

Sooyun prima d'ora non fece caso al fascino di Jaemin, con le goccioline di sudore che gli cadevano sul viso, intento a giocare una partita, ma doveva ammetterlo, era ipnotico.
Sentì quella solita sensazione che aveva tutte le volte che Jaemin finiva col mostrare il suo lato più affascinante. Era simile alla sensazione che ebbe durante quel fatidico bacio, ma più lieve.
Passarono giorni, ma ancora non riusciva a capire il perché.
Perché questa sensazione ce l'aveva solo con lui e non con altri ragazzi.
Lasciò da parte dall'inizio il fatto che potesse piacergli, poiché era convinta che per lei Jaemin non era altro che una persona come un'altra.

Non riusciva a levargli gli occhi di dosso, finché non la raggiunse Irene.

"Chi guardi?" chiese, nonostante avesse già capito a chi dava attenzioni Sooyun.

"Eh? Nessuno, stavo solo pensando..." rispose Sooyun portando lo sguardo verso Irene.

"A quanto sia bello Jaemin sudato." continuò con un sorrisino sul viso.

"Eh?! Certo che no! Per chi mi hai presa?"

"Per una ragazza follemente innamorata, ma che non vuole ammetterlo, se no non si spiegherebbe questo cambiamento così rapido."

"Non sono innamorata!
E questo cambiamento è dovuto solo perché mi sono stufata di essere la solita Sooyun."

"Potrebbe essere un motivo." ridacchiò infine Irene, mettendosi seduta sulla panchina, lasciando Sooyun in piedi a bocca aperta.






"Ehi Jaemin stai migliorando.
Ti ho visto più in forma." ridacchiò Chenle circondandogli il collo con il braccio.

"Avevo bisogno di sfogarmi." disse con ancora in fiatone.

"Oppure dovevi fare colpo su qualcuna?" chiese dandogli un paio di gomitate sul fianco.

"Ma magari.
Neanche mi calcola." disse senza rendersene conto.
Jaemin aveva un certo interesse per Sooyun e lo aveva ammesso a se stesso, nonostante gli parve strano.
Però ancora non l'aveva detto a nessuno, se non a Mark, anche se quest'ultimo l'aveva intuito da solo.
Sooyun, invece, non era consapevole del suo interesse per Jaemin e continuò a scambiarlo solo per una cosa normale.

"Ma-
Io stavo scherzando! Chi è?!!" insisté Chenle.

"Ah...
È Sooyun." ripose, sconvolgendo Chenle.

School representative || na jaeminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora