ғɪғᴛʏ-ᴏɴᴇ

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🗓️Martedì 1 settembre 2020
📍Misano Adriatico, Italy

rebediggia
📌Riccione

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"WAP🥵
Ph: @mattiacapirossi"

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beadovizioso WOW, SPACCHI DI BRUTTO GIIIRL🤤😍😍
↪️rebediggia Giiiirl💖💖💖

fabiodiggia21 Dimmi che intendi Wine and Pizza
↪️rebediggia No...Ups

thomasgresini AIUTO🤤🥵
↪️rebediggia ❤️❤️❤️

gioelebezzecchi Quando ci siamo noi però non ti fai queste foto... male, anzi malissimo
↪️rebediggia Rimedierò💓

×××

11.45

"Oggi cosa vuoi per pranzo? Posso provare a fare la cuoca provetta" dico sorridendo ad Enea, con il quale sto parlando dalla mia terrazza.

"Cazzo, è vero che dovevamo mangiare insieme oggi, me ne ero dimenticato, è che mi devo vedere con Cami" dice il ragazzo appoggiando le braccia sul muretto che ci separa.

"Beh, dille che hai già un impegno" dico. Ok, stamattina mi sono svegliata male e sapere che si dimentica di me e si organizza con quella bastarda mi fa letteralmente imbestialire.

"È che Rebe..." inizia, ma lo blocco.

"Si è trasferita da poco e si deve ambientare, lo so, ogni giorno è la stessa storia, fa niente" dico sbuffando.

"Sei gelosa di Camilla?" Chiede con un'espressione stupita stampata sul viso.

"No, è che mi sto rompendo il cazzo, perché sei sempre con lei e mai con me, sembra che stai sviluppando un'allergia nei miei confronti" dico sedendomi sulla sedia lì vicino.

"Anche tu sei sempre con i tuoi amici, ma a me non dà fastidio" dice il ragazzo.

"Io sto da sempre con loro e lo sai, quella invece è arrivata da neanche due settimane e sta già prendendo il mio posto" replico, lui scavalca il muretto e mi raggiunge, per poi abbassarsi di fronte a me.

"Ehi, nessuno prenderà il tuo posto, ne abbiamo già parlato, sto molto con lei per lavoro e tu devi imparare un po' a fidarti di me, perché io mi fido ciecamente di te e credo che la cosa dovrebbe essere ricambiata" dice, fingo di essere nuovamente tranquilla e risolviamo la situazione, subito dopo invento una scusa per andare in casa, perciò saluto Enea, che torna a casa sua, e poi entro in casa. Vado in camera, presa dal nervoso tiro un calcio all'armadio poi mi sdraio sul letto, metto la faccia sul cuscino ed inizio ad urlare. È matematicamente impossibile che quella Camilla dopo due settimane non si sia ancora ambientata, qui sotto c'è qualcosa che mi puzza, che potrebbero essere effettivamente le mie corna. Enea mi ha detto che devo fidarmi di più di lui, ma se lui ha questo comportamento, è abbastanza difficile farlo, ma ci proverò.
Mi alzo in piedi ed inizio a camminare avanti e indietro per la camera, per poi prendere il telefono e digitare il numero di Daniel.

"Rebe, da quanto tempo non ti sentivo! Come va?" Chiede il ragazzo.

"È stato un periodo un po' incasinato, ma oltre tutto bene... Sei a Rimini o sei via?"

"Sono a casa, perché?"

"Ti va di pranzare insieme? A meno che tu non sia impegnato" dico.

"Sono libero e mi farebbe molto piacere vederti, vengo io a Misano?" domanda, ed io rispondo negativamente.

"Vengo io, così mi faccio un giro" replico, decidiamo di trovarci alle 12 e 30 davanti ad un ristorante sul mare, lo saluto e chiudo la chiamata, per poi iniziare a prepararmi. Metto un top bianco ed una gonna corte nera, indosso le Vans nere e poi vado in cucina a salutare i miei genitori. Prendo le chiavi dell'auto di mio padre, esco di casa e vado al parcheggio, per poi salire sul mezzo ed andare a Rimini. Quando arrivo alla mia meta parcheggio, vado davanti al ristorante e saluto Daniel con un abbraccio. Entriamo nel posto, chiediamo per un tavolo, un cameriere ci accompagna, ci sediamo, ordiniamo e poi iniziamo a chiacchierare.

〰️〰️〰️

"Grazie del pranzo" dico sorridendo al ragazzo mentre usciamo dal ristorante.

"Niente, mi ha fatto molto piacere vederti" dice.

"Ti posso chiedere una cosa?" Chiedo, e lui accenna un si con il capo.

"Ce l'hai della Molly?"

"Si, ma non per te, sei già stata male una volta e non voglio che ti capiti di nuovo" dice.

"No no no, non hai capito, io ho bisogno di rilassarmi un po' e mi serve quella"

"No Rebe" ripete il ragazzo.

"Vuoi che ti paghi il doppio? Non ho problemi, ti pago anche il triplo, basta che tu mi dia qualcosa" dico prendendo fuori il portafoglio dalla borsa.

"Non è meglio una canna?" Chiede, ed io resto immobile a fissarlo.

"1 pasticca, e poi non ti vendo più niente di questa roba, neanche se mi supplichi piangendo in ginocchio" dice.

"Grazie" replico dandogli i soliti venti euro. Andiamo a casa sua, lo seguo fino alla sua stanza, apre l'armadio, sposta un po' di vestiti e tira fuori una busta con dentro delle pastiglie bianche.

"Tieni" dice porgendomi un sacchettino con dentro una di queste. Lo ringrazio, mi accompagna alla porta, lo saluto e poi vado a riprendere l'auto, con la quale in mezz'ora torno a casa. Saluto i miei, Fabio e Bea, poi vado in camera e chiudo la porta. Metto la pasticca sulla lingua, la mando giù con un bicchiere d'acqua e poi tolgo i vestiti e ne metto dei più comodi. Decido di restare in camera, perciò mi sdraio sul letto, metto le airpods ed inizio ad ascoltare un po' di musica, in attesa che l'ecstasy faccia effetto.
Una mezz'oretta più tardi mi alzo, esco dalla stanza e vado in cucina a prendere del the. Il mio umore sta migliorando ed ora mi sento più spensierata di prima, finalmente.

𝘈𝘭𝘭 𝘸𝘦 𝘩𝘢𝘷𝘦 𝘪𝘴 𝘯𝘰𝘸 || 𝘌𝘯𝘦𝘢 𝘉𝘢𝘴𝘵𝘪𝘢𝘯𝘪𝘯𝘪  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora