Un urlo, uno sparo e poi... niente.
Il silenzio che nei due secondi successivi si impadronì dell'edificio fece raggelare il sangue di Henry. Pensava di essere morto e non osava aprire gli occhi. Ma si decise.
Non comprendeva cosa stesse succedendo sino a che non abbassò lo sguardo e la vide: Charlotte, distesa a terra, svenuta.
"Cosa le hai fatto strega? " urlò a Babe, liberandosi dai due uomini che lo trattenevano.
"S-si è messa in mezzo mentre sparavo e l'ho colpita" spiegò.
Nel frattempo Capitan Man e il Dottor Miniak si liberarono e cominciarono a combattere. Gli fecero cenno di andare via.
Prese Charlotte in braccio e partì.
"Non ti preoccupare amore mio, adesso mi prendo cura io di te" le sussurrò all'orecchio.I giorni successivi furono un inferno. Charlotte non accennava a svegliarsi ed Henry non la lasciò mai.
"Ragazzino, vai a riposare. Mi occupo io di lei" gli disse Ray.
"No, non uscirò da questa camera neanche un minuto" rispose con decisione.
"Ok" si arrese Ray, uscendo dalla stanza.
Henry, sospirando, si alzò dalla sedia accanto al letto per bere un bicchiere d'acqua. Si avvicinò alla scrivania sulla quale vi era un piccolo specchio e notò un post-it con qualcosa scritto."Le donne non hanno bisogno di cavalieri che sconfiggono mostri, ma di principi azzurri capaci di renderle felici"
Era una frase del libro che aveva letto recentemente. Lo sapeva perché un giorno l'aveva vista leggere e poi annotarne le parole.
Prese la penna."Questo, da ora in poi, sarà il mio obiettivo... farti sorridere"
Tornò a sedersi e le prese la mano.
"Char, ti prego svegliati. Io non posso vivere senza di te" le disse mentre una lacrima gli rigava la guancia.
"Henry" mormorò lei, tenendo ancora gli occhi chiusi.
"Sono qui, Char" le rispose con un grande sorriso. Aprì lentamente gli occhi con uno sguardo confuso sul viso.
"Cosa è successo? " chiese frastornata.
"Sei venuta alla fabbrica e Babe ti ha colpito con il suo stupido macchinario"
"Quanto sono rimasta addormentata? "
"Tre giorni, tre lunghissimi giorni" le rispose Henry. Rimasero in silenzio guardandosi profondamente negli occhi.
"Mi dispiace tanto Charlotte" disse improvvisamente Henry.
"Per cosa? " chiese lei confusa.
"Non è vero che non mi fido di te. Non volevo che venissi in missione con noi perché avevo paura che potessi farti del male, ma a causa mia hai rischiato di morire. Mi dispiace così tanto" disse scoppiando in lacrime. Charlotte gli prese le mani tra le sue.
"Henry, non ti preoccupare. Non sono arrabbiata con te. Mi hai salvata e guarda, sto bene. Non piangere, ti prego" lo rassicurò, asciugandogli una lacrima da sul volto. Lui sorrise.
"E il Dottor Miniak? " chiese Charlotte.
"Dopo aver portato Babe alla polizia è andato in Inghilterra" la informò.
"Può sembrare un po' strano, ma anche se ho dormito per tre giorni sono stanca" disse Charlotte dopo qualche minuto.
"È normale, tranquilla" le rispose alzandosi.
"Ah, Henry... grazie per essermi stato accanto tutto questo tempo"
"Di nulla. Buonanotte principessa" sussurrò baciandole la fronte. Lei si rannicchiò sotto le coperte e lui uscì.Charlotte si svegliò dopo qualche ora, notando il sole quasi del tutto scomparso. Bevve un sorso d'acqua, ma accanto al bicchiere notò un foglietto di carta.
"Ci vediamo sul tetto della Man Caverna questa sera. Henry"
Sorrise alzandosi dal letto. Si avvicinò allo specchio e sistemando i riccioli disordinati vide il post-it con la frase scritta da Henry. Arrossì violentemente.
Voleva solamente citare il libro oppure quelle parole erano riferite a lei?
Scosse la testa liberandosi di quell'idea assurda. Fece una doccia e si preparò ad incontrare Henry. Quell'incontro la turbava più di quanto non volesse ammettere, ma non poteva dargli buca.
Charlotte arrivò sul tetto verso le nove, ed Henry era lì ad attenderla. Era nervosa, anche lui lo aveva capito dal modo in cui armeggiava con il braccialetto.
"È tanto che aspetti? " chiese timida.
"Solamente cinque minuti" rispose con un sorriso.
"Perché mi hai fatto venire quassù? " domandò spostando lo sguardo verso la città sotto di loro, ammirandone le luci e le insegne colorate.
"Charlotte, ho bisogno di parlarti di una cosa" iniziò serio, prendendole le mani.
"Dimmi"
"Da quando sei arrivata qui non riesco a toglierti gli occhi di dosso. Di giorno sei sempre nei miei pensieri e di notte be', non sogno che te. All'inizio non comprendevo, ma ora ho capito perfettamente. Quel tuo meraviglioso sorriso mi ha stregato. Mi sono innamorato follemente di te Charlotte" concluse. Lei sorrise e avvicinandosi premette le labbra sulle sue.
"Ti amo anch'io" rispose e poi lo baciò di nuovo. Lui sorrise nel bacio, stringendola forte a lui. Si allontanarono e lei lo abbracciò, sentendosi finalmente felice dopo tanto tempo.
"Domani dovrei... "
"Shhh... Non pensiamo al futuro. Godiamoci questo momento" lo zittì Char.
Lui annuì accarezzandole dolcemente la schiena e baciandole la fronte.C'era riuscito, l'aveva resa felice
1 settimana dopo
Charlotte scese dall'aereo trascinandosi dietro la valigia.
Sospirò uscendo dall'aeroporto: erano stati tre giorni difficili.
Però questa era la decisione giusta da prendere, e anche lui lo sapeva.Ciao a tutti!
Che ne pensate di questo capitolo?
E della rivelazione di Henry?
Cosa avrà deciso Charlotte?
Lo scopriremo...
Al prossimo capitolo!!!
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Bad Girl
RomanceCharlotte: la bad girl più sexy che Henry abbia mai visto. Henry: il ragazzo più arrogante e insopportabile che Charlotte conosca. Lei lo odia profondamente, oppure no? Potrà mai nascere qualcosa?