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Sono innamorato di Kuroo.
Non so esattamente quando io abbia cominciato a provare questi sentimenti nei suoi confronti, so solo che senza volerlo mi sono complicato la vita da solo. 
Ci conosciamo da sempre e lui mi considera il suo migliore amico. Questo rende il tutto ancora più doloroso. 
Kuroo ai miei occhi è bellissimo; è alto, possiede un fisico tonico dovuto ai frequenti allenamenti di pallavolo e i suoi capelli neri profumano sempre. Proprio per questo sapevo che un giorno qualcuno me l'avrebbe portato via.
Pure Yamato-senpai è molto carina, anche se io sono gay, quindi non mi attrae. Però posso capire perché Kuroo provi interesse per lei. Dopotutto ai ragazzi piacciono le ragazze come lei; abbastanza basse, viso minuto, occhi grandi ed intensi, pelle liscia e perfetta, capelli lunghi e curati... In ogni caso ora Kuroo è fidanzato, e penso che a parte agli allenamenti non ci vedremo più tanto spesso.  

Le lezioni sono finite, esco fuori dalla classe e mi dirigo agli armadietti. Oggi l'allenamento salta. Poco male, mi sono appena comprato un videogioco nuovo. 
Mentre mi metto le scarpe vedo Kuroo e Yamato-senpai parlare. Lui le sorride, lei è di spalle, ma probabilmente ricambia. 
Sento una stretta al petto e mi sbrigo ad uscire. Cammino a passo svelto e concentro i miei pensieri sul videogioco nuovo per calmarmi. Fermo ad un incrocio e sento una voce familiare chiamarmi, mi giro. Kuroo sta correndo verso di me. Ma come? Fino ad un attimo fa era insieme alla sua ragazza.
"Hey, potevi al meno aspettarmi", dice con un sorriso non appena mi raggiunge. 
"E Yamato-senpai?"
"Oggi aveva le attività del suo club quindi non possiamo uscire"
"Capisco"
Seguono alcuni secondi di silenzio.
"Andiamo da te?", domanda Kuroo ad un certo punto.
"Ok"  
Il pomeriggio trascorre come sempre, e per un attimo mi dimentico che Kuroo è fidanzato.
Siamo sul mio letto incollati allo schermo, i joystick in mano, cercando di batterci a vicenda. Kuroo è migliorato e riesce a tenermi testa, ma alla fine, come sempre, lo batto.
"Ahhhhhh, sei troppo bravo!"
Sorrido guardando Kuroo, che ricambia il sorriso. 
Senza preavviso però lui fa una cosa inaspettata; si lascia cadere sul mio grembo e mi abbraccia i fianchi. 
Mi irrigidisco di colpo e divento rosso in volto.
"Kenmaaaaaaa sei comodissimooooo!", esclama.
"Levati", rispondo freddo. Non gli permetterò di darmi false speranze.
"Non se ne parla, sono stanco"
"Vai a dormire da qualche altra parte, non sono un cuscino"
"Daiiii, solo per un po'"
Sento il profumo di Kuroo invadere di prepotenza le mie narici. I suoi folti capelli neri sono a pochi centimetri dalla mia mano. Due occhi penetranti mi fissano supplichevoli.
Non resisto. 
Poggio la schiena al muro dietro di me e comincio a carezzargli la testa.
Mi rilasso e rimaniamo così per un po'.
Si sta proprio bene... 

Sento i miei occhi chiudersi lentamente.
Quando li riapro fuori è buio. Mi sono addormentato.
Anche Kuroo sta dormendo.
"Oi svegliati", lo scuoto leggermente.
"Mhnnn"
"Muoviti che devi tornare a casa"
"Non ci posso fare niente, sei troppo comodo"
"La prossima volta usa la tua ragazza come cuscino", mi esce così, una frecciatina acida involontaria. Trattengo il fiato e mi pento di aver parlato.
"Si però lei oggi non poteva uscire", alla risposta di Kuroo mi si stringe il petto.
Un rimpiazzo. Sono solo un rimpiazzo. 

Quando se n'è andato e rimango solo in casa salgo in camera, mi butto sul letto e lascio che il mio corpo venga scosso dai singhiozzi.

Mi importa solo di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora