"Kenma Kozume, tu mi piaci!"
Silenzio.
Rimango di sasso, esterrefatto, senza parole.
Mi accorgo solo dopo qualche attimo, che in ogni caso mi è sembrato eterno, di star fissando Kuroo dritto negli occhi.
Distolgo lo sguardo imbarazzato.
C'è solo una cosa che posso dire al momento, ma per qualche ragione non ci riesco.
Guardo fisso il pavimento mentre cerco di trovare le parole.
"Kenma, guardami", mi dice Kuroo in tono ora dolce. Mi alza il mento con due dita costringendomi ad incrociare il suo sguardo.
"Kuroo, i-io non so come rispondere"
"Shh, non c'é bisogno che tu dica niente"
Vengo circondato da un caldo abbraccio. Ormai siamo dentro casa mia. Sento Kuroo chiudere delicatamente la porta d'ingresso.
"Kuroo..."
"Dimmi"
"Perchè proprio ora?"
Sospira.
"Non lo so. A essere sincero avrei voluto avere il coraggio di dirtelo molto tempo fa."
Ci stacchiamo e ci guardiamo. Le nostre mani sono ancora intrecciate.
"Ti va se andiamo di sopra?", chiedo.
Lui annuisce.
Saliamo le scale senza produrre un suono, tenendoci ancora per mano, ed entriamo in camera mia. Ci sediamo sul letto come di consueto, ma questa volta uno di fronte all'altro.
"Kenma, se non ci fossimo mai conosciuti non ho idea di dove sarei ora. Probabilmente a pomiciare con una stronza pazza come Yamato. Tu mi hai aperto gli occhi"
Avvampo di colpo e distolgo nuovamente lo sguardo.
"Sei diverso da tutte le persone che conosco. Sei speciale. Con te posso parlare di qualsiasi cosa, perché so che mi ascolti. Sono stato scemo a ignorare questi sentimenti fino ad ora. Credo che avessi paura di espormi. Però quando ho saputo quello che ti aveva detto Yamato mi sono incazzato come una bestia, e lì ho pensato: sticazzi, non me ne frega niente se siamo due ragazzi, e sono venuto dritto qui a dirti quello che provo"
La felicità che provo in questo momento non è descrivibile. Cerco di trattenermi dal guardarlo ma è più forte di me, il suo sguardo mi ha già ipnotizzato.
Lui si avvicina molto lentamente a me. Posa la sua mano sulla mia guancia ancora in fiamme e applica una leggera pressione spingendomi verso di lui.
O no. Non sta succedendo davvero. è un sogno, non può essere altrimenti.
Mi perdo nei suoi occhi neri come il carbone e senza nemmeno rendermene conto un attimo dopo sento le sue labbra posarsi dolcemente sulle mie.
La sensazione è così bella.
Ha le labbra morbide.
Ho aspettato questo momento per non so più quanto tempo, sicuro che non sarebbe mai arrivato, e invece eccoci qui.
Quando ci stacchiamo, senza nemmeno rendermene conto, dico: "Anche tu mi piaci, Kuroo"
Intravedo un leggero rossore sulle sue guance ma scompare subito quando lui mi sorride e mi tira a se cingendomi nuovamente in un dolce abbraccio.
Ci stendiamo sul letto e rimaniamo così per tanto tempo. La mia testa è appoggiata sul suo petto, mentre mi carezza dolcemente i capelli.
Una lacrima solitaria scorre lungo la mia guancia e bagna leggermente la camicia di Kuroo.
Se ne accorge.
"Ehi, ehi, micetto, che succede? Perché piangi?"
Mi volto per guardarlo.
"Scusa, è che sono troppo felice"
"Ah si? E come mai?", mi sta stuzzicando. Avvampo nuovamente.
"Perché..... dai, non farmelo dire, è imbarazzante!"
"Non so proprio di che stai parlando! Non sarà mica che sei felice perché prima ti ho baciat-"
Gli tappo la bocca con le mani prima che possa terminare la frase.
Lui si mette seduto e ridacchia.
Mi sta fissando negli occhi. Tra poco svengo.
"Kuroo?"
"Si?"
"Posso farti una domanda?"
"Dimmi tutto"
"Perché ti sei messo insieme a Yamato-senpai?"
"Vuoi davvero parlare di lei adesso? Guarda che così rovini l'atmosfera"
"Lo so, però ho bisogno di sapere"
"E va bene, vuoi la verità?"
Annuisco.
"Non ne ho idea"
La mia faccia assume un'espressione interrogativa.
"Non avevo mai avuto interesse per lei negli scorsi anni, e quando si è dichiarata devo dire che sono cascato dal pero perché non mi ero mica accorto che ci stesse provando. Vabbè comunque mi ci sono fidanzato credo perché pensassi che magari avrei cominciato ad interessarmi a lei con il tempo. Solo che uscire con lei era una rottura di coglioni immensa!"
Mi scappa una risatina che tento di soffocare: "Pff, ma come?"
"Cosa ridi! Guarda che è vero! Hai presente quelle scene nei film americani dove la ragazza trascina il suo ragazzo per negozi e in bar "super alla moda""
Pronuncia quel "super alla moda" imitando la voce di una ragazza. Rido.
"Ecco, la stessa cosa ma con la totale mancanza di romanticismo! Zero proprio! Io ero tipo hai presente le amebe? Ecco uguale. Stavo zitto seduto e sorridevo e annuivo sperando che non mi facesse domande"
Io in tutto ciò mi sto sbellicando. Anche se stiamo parlando di Yamato-senpai sono tranquillo.
"Però sai una cosa?"
"Cosa?", chiedo io che ancora non ho smesso di ridere.
"Ogni volta che ero con lei pensavo a te", ecco, ora smetto di colpo.
Arrossisco. Per l'ennesima volta.
"S-smettila di dire cose imbarazzanti"
"Ma è vero. Perché credi che io le abbia dato buca così tante volte? Perché la tua compagnia è l'unica di cui ho sempre avuto bisogno. Tu mi piaci tanto, ed è sempre stato così"
"Kuroo...", lo guardo. Il cuore comincia a battere e non ci credo che lo sto per fare; mi avvicino lentamente, mi allungo verso di lui e lo bacio. All'inizio si irrigidisce, penso per la sorpresa, ma poi si lascia andare e ci ritroviamo nuovamente distesi sul letto.
Non penso che potrei mai stancarmi dei suoi baci.
Quando ci stacchiamo Kuroo riprende a parlare: Mi piace starlo a sentire, la sua voce è ipnotica e il modo dolce con cui mi parla mi riempie il cuore di gioia.
"Sai micetto, stata dura accettare di essere gay"
"Anche io sono gay", dico d'impulso.
"Ma va?! Dai, non l'avevo capito"
Gli tiro un pugno sulla spalla.
"Puoi evitare di prendermi in giro?", lo riprendo con tono stizzito.
"Hai ragione scusa. Ma aspetta, quando l'hai capito?"
"Di essere gay dici?"
"Eh"
"Boh tipo peso di saperlo da sempre. Le ragazze non mi hanno mai fatti ne caldo ne freddo"
"Ma allora quando quelli della squadra parlano di tette e fighe?"
"Cerco di non sentire. E tu?"
"Io sto al gioco. Non penso che farò coming out tanto presto"
"Nemmeno io"
Rimaniamo in silenzio per qualche minuto rimanendo in ascolto dei rumori esterni alla casa.
Sbircio fuori dalla finestra e noto che il cielo è già buio; in effetti l'orologio segna le sette e mezzo.
"Visto che è già tardi ti va di rimanere qui sta notte?", chiedo a Kuroo.
"Speravo solo che me lo chiedessi", risponde immediatamente lui tirandosi su di colpo. Ha un sorriso parecchio malizioso stampato in faccia.
"Però non farti strane idee o ti sbatto fuori"Abbiamo cenato con calma e continuato a parlare nel mentre. Beh in realtà è stato Kuroo a parlare, io preferisco ascoltare. Mi sto mettendo il mio pigiama mentre Kuroo è in bagno a lavarsi i denti.
Mi infilo sotto le coperte e appena sento lo scorrere dell'acqua interrompersi comincio a percepire una certa agitazione. E se dovesse succedere qualcosa? No però io non sono pronto.
"Micetto, tutto bene? Sei rosso"
"Eh? No no, tutto benissimo!"
Mi raggiunge sotto le coperte e mi abbraccia da dietro.
Sento il suo leggero respiro ne mio orecchio sinistro.
Spegne la luce e veniamo avvolti dall'oscurità. C'è silenzio.
Mi sto per addormentare quando sento Kuroo sussurrarmi all'orecchio: "Ora come ora mi importa solo di te e di nessun altro. Buona notte micetto"
___________________________________Awwwwwwwwww!
Avevo proprio bisogno di scrivere un capitolo del genere. Anche se ora sono triste perché nessuno mi caga. Ma hey questa è la vita, giusto?
Vabbè, vorrei sapere se vi è piaciuto questo capitolo o se posso migliorare qualcosa.
Btw, grazie davvero per il supporto che mi state dando lo apprezzo molto anche perchè questa è la prima ff seria che scrivo e sapere che quello che scrivo non fa schifo mi rende davvero felice!
E niente, ci rivedremo al prossimo capitolo!
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Mi importa solo di te
FanfictionHeyyyyyy, questa FanFiction sarà sulla KuroKen (in assoluto il mio OTP)! Non vedevo l'ora di cominciare a scrivere e spero che non sia una schifezza. Ovviamente questa è una storia boy x boy e ci saranno scene spinte (che senso avrebbe se no?) qui...