Mi importa solo di te

8

Kenma's POV

Il week-end è stato un incubo. 
Dopo che Yaku ma ha trovato in lacrime vicino alla canna dell'acqua fuori la palestra mi ha portato in una classe vuota e mi ha fatto spiegare cosa fosse successo.
"Giuro che le spezzo le gambe a quella troia!", ha esclamato subito dopo. 
"No, Yaku, Yamato-senpai ha ragione", l'ho ammonito ancora tra le lacrime.
"Ma Kenma, non può parlarti in quel modo!"
"Invece si, visto quello che ho fatto"
"E tu cosa avresti fatto di tanto terribile, sentiamo?", ha chiesto Yaku scettico.
"Mi sono messo tra di loro! Ho preteso che Kuroo mettesse me al primo posto! Mi sembra giusto che Yamato-senpai si sia arrabbiata in quel modo!"
"Oh, Kenma, tu non hai fatto nulla di sbagliato, credimi", ha detto infine Yaku avvolgendomi in un abbraccio affettuoso. Ne avevo davvero bisogno. 
Proprio in quel momento è entrato Shoyo.
"Kuroo?", ha chiesto solo, e Yaku ha annuito per me e poi ha anche aggiunto: "Dopo magari ti spiego"
Quando mi sono calmato un po' Yaku mi ha chiesto: "Quindi? Che pensi di fare?"
"Farò esattamente come mi ha detto Yamato-senpai, smetterò di stare al suo fianco"
"Cosa?!", hanno esclamato in coro i due. 
"Allora,", continua Shoyo "io non so cosa sia successo esattamente ma tutto ciò mi sembra una follia!"
"Hinata-kun ha ragione, non puoi semplicemente abbandonare Kuroo in quel modo! Non pensi che magari lui non vuole perderti?"
"Se anche non volesse che lo abbandonassi ora, probabilmente si dimenticherebbe di me immediatamente. Credetemi, so quello che dico. Ci ho provato; ho provato a stare al fianco di Kuroo come suo semplice amico, ma non mi è bastato e ho finito per interferire con la sua ragazza, che , a differenza mia, è stata scelta. Ora è meglio che mi faccia da parte"
Detto ciò, andai a farmi una doccia, e, con mio grande stupore, il week end andò avanti.

Sono sdraiato sul mio letto e sto ripensando a gli avvenimenti di questi giorni. Sono troppo stanco per fare qualsiasi cosa, ora. Non prendo nemmeno in mano il controller.
Avevo deciso di uscire completamente dalla vita di Kuroo, e il mio piano stava procedendo bene dato che durante il ritiro non ho più avuto modo di stare nei suoi pressi. Tuttavia, oggi, non è stato così semplice.
Ho provato ad ignorarlo, ma lui continuava ad insistere. Si è presentato nella mia classe durante l'intervallo e mi ha messo in imbarazzo davanti a tutti, e poi, come se non bastasse, l'intervallo dopo mi ha seguito in bagno. è stato un miracolo che io non mi sia messo a piangere davanti a lui. Sono stato così crudele, prima gli ho dato del ridicolo per poi sbattergli in faccia le mie emozioni; ma è stato necessario.
Ora datti una mossa e dimenticami.
Un ricordo riaffiora nella mia memoria: sono i tempi dell'asilo, è mattina e mamma mi chiama dal piano di sotto perché vuole che conosca i nuovi vicini.
Scendo le scale di malavoglia e appena lo vedo ammutolisco. Quel bambino è alto e mi ricorda tanto un grosso gatto nero. Si presenta, dice di chiamarsi Tetsurou Kuroo. 
Mia mamma invita lui e sua madre ad entrare per un tè. Ci dice di salire in camera mia a giocare. 
Lui ha cominciato a parlarmi subito con una naturalezza che mi disorientava.
Quando ci siamo conosciuti avevo paura di lui. Pensavo che, grande com'era in confronto a me, mi avrebbe fatto del male prima o poi. Esattamente come tutti i bulli che mi prendevano di mira a scuola. 
Però i mesi passavano, e Kuroo si avvicinava sempre di più a me tanto che da un certo punto in poi cominciai a trovare naturale passare praticamente tutto il mio tempo libero in sua compagnia. Senza nemmeno accorgermene Kuroo era diventato una parte fondamentale della mia vita. Anche più dei miei genitori.
E soprattutto sapevo che Kuroo non mi avrebbe mai ferito. 
Per questo motivo ora piango, ancora, senza riuscire a smettere. Ho perso la persona che mi è sempre stata accanto e che ho sempre dato per scontata vicino a me.
Insopportabile.

Il flusso dei miei pensieri viene interrotto dallo squillo del campanello.
Mi sorprendo.
Che sia il corriere? In effetti mi pare che mamma abbia ordinato qualcosa on line qualche giorno fa.
Scendo le scale e, arrivato di fronte all'ingresso, apro la porta senza nemmeno chiedere chi è.
Appena lo vedo il mio cuore si ferma.
Sgrano gli occhi incredulo.
"Kuroo, ma che-?", riesco solo a dire prima di essere interrotto.
"Kenma, prima che tu possa dire qualsiasi cosa lasciami spiegare: Yamato mi ha detto tutto."
"Eh?"
"Perchè non me l'hai detto?! Ti rendi conto delle cazzate che ti ha raccontato?"
Mi sta guardando dritto negli occhi e pian piano avanza verso di me. Indietreggio.
"Ti prego non dirmi che ci hai creduto davvero"
Non so cosa dire, mi ha colto alla sprovvista. Si è presentato qui senza dire nulla e mi aggredisce in questo modo.
"Kuroo non credo sia il momento giusto per parlarne ok?"
"No, non è ok, ho bisogno di sapere perché hai creduto a quello che ti ha detto e perché l'hai assecondata!"
"Ma non lo so! Mi sembrava la cosa giusta da fare! Voi state insieme e-"
"L'ho lasciata"
Non ho nemmeno il tempo di percepire la gioia travolgermi che Kuroo continua:
"Sapevo che non andavate d'accordo, ma nessuno, e dico nessuno può parlarti in questo modo. Non posso stare senza di te, men che meno con una persona che cerca di separarci. Sono stato stupido a non accorgermene prima, ma c'è una cosa che ti devo assolutamente dire, non posso più aspettare"
"Kuroo non capisco, stai andando troppo in fretta", la mia testa non ha il tempo di pensare, ma tutto si ferma quando Kuroo pronuncia testuali parole:
"Kozume Kenma, tu mi piaci!"

____________________________________________

Si, esatto, faccio finire il capitolo così. PROBLEMI?!

Comunque mi dispiace di aver aggiornato così tardi, ma la settimana scorsa non sono stata tanto bene (non ho il coviddi) se in più in mezzo ci mettiamo pure la scuola siamo apposto.

Non so quanto attiva sarò, ma cercherò di aggiornare il prima possibile, promesso!

Voi però non smettete di seguirmi e fatemi sapere cosa pensate di questo capitolo.

Ciauuuuuu