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Come avevo deciso, sto cercando di ignorare Yamato-senpai il più possibile. Non è semplice, dato che da un giorno all'altro è passata dai semplici sguardi ai sibili incomprensibili. 
Devo dire che un po' mi rende inquieto.
Però mi sto godendo davvero il tempo che passo con Kuroo, e, sinceramente, anche con tutti gli altri. 
O al meno è questo che vorrei poter affermare con convinzione.
Ma il senso di colpa è sempre lì, accompagnato a braccetto  dall'imbarazzo.
La verità è che, oggi, mi sono svegliato all'alba perché fremo dalla voglia di incontrare il Karasuno. Non mi era mai capitato di essere tanto impaziente di giocare a pallavolo, ma quella di oggi sarà un opportunità per stare con Kuroo, di divertirmi con gli altri, e di rivedere Shoyo.
Senza la presenza di Yamato-senpai.

La mattina è trascorsa tranquilla, ora sto aspettando insieme al resto della squadra davanti all'ingresso secondario l'arrivo del Karasuno.
Yaku, vedendo il modo concentrato con cui scruto la strada mi chiede:"Kenma, sicuro di stare bene?"
"Hm?"
"No, sono serio. Non ti avevo mai visto così fremente dalla voglia di giocare"
"Meglio così, sono sicuro che farà delle alzate impeccabili!", commenta Kuroo, strappandomi un sorriso che nessuno nota.
Dopo meno di un quarto d'ora un pulmino bianco parcheggia davanti al cancello, e subito ne esce fuori, urlante come sempre, quel ragazzo rasato, seguito a ruota dal libero dal ciuffetto decolorato. 
Infoiati come l'ultima volta che li ho visti. 
Finalmente scende anche Shoyo, che subito mi salta addosso.
"KENMAAAA!", grida stritolandomi in un abbraccio.
"Ti prego Shoyo, mi fai male", dico con la voce soffocata dalla sua stretta.
"Hinata, vedi di trattare con un po' di riguardo i tuoi senpai", alle parole del suo capitano Daichi, Hinata si stacca e si scusa con un profondo inchino.
"Devi sempre metterci in imbarazzo", sento commentare al ragazzo occhialuto. Alto come sempre, vedo.
Hanno tutti i sacchi a pelo in spalla perché rimarranno a dormire qui a scuola, e ,purtroppo, pure noi.
Chiacchierando entriamo in palestra e, dopo i convenevoli, cominciamo il riscaldamento.
Mentre ci alleniamo a coppie nelle ricezioni, Shoyo ne approfitta per stuzzicarmi:
"Allooooora, Kenma..."
 "Concentrati nell'allenamento"
"Dai! Voglio solo sapere come va con Kuroo"
"SHHHH! Abbassa la voce!", gli intimo con un sibilo.
"Oh, scusa! Vabbè dai, racconta."
"Che vuoi che ti dica? Non si sono ancora lasciati"
"Ok, ma deve esserci qualcosa che non mi hai ancora raccontato"
"Non penso sia il momento adatto, ora"
""Vabbè ma che t'importa?". Oggi è particolarmente insistente.
Mentre cambiamo esercizio e cominciamo ad esercitarci nelle alzate e nelle schiacciate, gli racconto in modo sintetico ciò che è successo nell'ultima settimana.
"COOOOOOOSA?!"
"Hinata!", lo riprende il suo coach, "Smettila di distrarti e di urlare a quel modo!"
"Scusi coach Ukai!", dice subito dopo inchinandosi.
"Meglio se finisco di raccontarti sta sera", dico, per poi raggiungere gli altri che, dopo esser stati chiamati a raccolta, si stanno riunendo attorno ai coach.  
"Allora ragazzi!", comincia Nekomata, "Adesso è finalmente arrivato il momento di giocare la nostra tanto attesa amichevole!"
Urla di eccitazione da parte di tutti.
"Fategliela vedere ragazzi!",conclude poi il coach Ukai.
Ci posizioniamo tutti nella nostra metà campo. Sono tutti fin troppo gasati, ma devo dire che anche io ho una discreta voglia di giocare. Evidentemente, però, la maggior parte dell'entusiasmo di qualche ora fa era dovuto all'idea di vedere Shoyo e di cambiare anche se solo per un week-end scenario e persone. 
Tuttavia, nell'istante in cui i miei occhi notano lei sugli spalti, tutto cambia.
Che ci fa qui? Ero sicuro che non si sarebbe presentata! No, però, come ho fatto a pensare che si sarebbe persa un'occasione del genere per vedere Kuroo giocare?! Come ho fatto a non prendere in considerazione una cosa del genere? No, non è che non l'avessi messo in conto, avevo semplicemente deciso di ignorarlo. Sono stato stupido.
E adesso Yamato-senpai è lì, che mi scruta dall'alto verso il basso. Ho un pessimo presentimento. La sensazione che lei stia tramando qualcosa cresce, ed insieme ad essa anche il mio senso di colpa.
Il fischi di inizio mi risveglia dai miei pensieri. La partita comincia.
Nonostante la presenza di Yamato-senpai, riesco comunque a concentrarmi. Non posso permettermi distrazioni; del resto, senza le mie alzate, le schiacciate di Kuroo non sarebbero le stesse. 
Come le altre volte, ad ogni punto segnato, Yamato-senpai si mette a urlare e a fare il tifo.
"Non è giusto! Loro hanno una ragazza stragnocca a fare il tifo per loro!", sento dire a uno dell'altra squadra.
"Ehi Kyoko-san, perché non ci pensi tu ad incoraggiarci?", chiede poi quello stesso rivolto alla loro manager, che si volta indignata.

Dopo la partita, vinta da noi, abbiamo fatto degli altri allenamenti, perlopiù individuali o a coppie. Ora è sera, e mi sto incamminando verso l'edificio principale. Puzzo, perciò sto andando a prendere il cambio per poi recarmi alle docce. Dopo ceneremo.
Svoltando l'anglo vengo colto di sorpresa dalla figura di Yamato-senpai ferma davanti a me.
Sussulto.
"Vieni con me, tu", mi intima in tono che non ammette repliche trascinandomi via per un braccio.
Cosa avrà in mente? 


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Si lo so, sono sadica, beh vabbè, vi tocca aspettare ancora ;)
Come sempre, se vi va, fatemi sapere che ne pensate!

Ci vediamo al prossimo capitolo!

Mi importa solo di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora