Distanza tra i nostri
due battiti scoraggiati
di combaciare all'unisono.
E ti allontani dal sogno
che io ho costruito su di te.
Non piango ancora una volta
ma mi arrotolo nei nostri ricordi
meditando su ciò
che noi non saremo più,
io e te, che non siamo più noi.
E non cucio
il bottone della mia insicurezza
sulla maglia scucita della nostalgia.
Mi preme un martello pneumatico
contro il polso sinistro
con cui tu hai pugnalato
la schiena tagliata di vetro.
I segni violenti
che indosso abbinati agli orecchini a pois,
non potranno essere cancellati
dalla tua indifferenza.