Su una ventola fugace
sbatto frettolosa le mie ali invisibili
e freddolosa osservo il tuo sguardo assente.
Assettato da vino marcio
sfumato dal rumore
del girar continuo e interminabile
delle veloci raffiche di atomi tormentati
che si rincorrono tra i nostri corpi.
Scappiamo inaspettatamente
dal desiderio di spensieratezza
e non sappiamo resistere
a questa ondata calorosa
di vento che
scompiglia i miei capelli ondulati.
E se un soffio bugiardo
ti sussurrerà che non varrà la pena
di viaggiare contro vento,
rispondigli indispettito
che non c'è filo
in un amore così contorto.