Siam seppure sabbia invisibile
inodori tracce di mancata responsabilità
misto ad un profondo senso di inadeguatezza.
Impotenti camminiamo ruotando gli occhi
su ciò che desidereremo possedere
o dominare,
imporre la nostra supremazia.
Deturpare le nostre menti,
significa inevitabile
stropicciare le nostre ali della fantasia per ricondurre il desiderio alla materialità.
E non occorre osservare un povero infame,
quand'anche un qualsiasi uomo che così non può che vanamente definirsi,
per notare la sua malsana addizione all'emulazione.
Sottolineato ogni gesto degno di nota o di rammarico,
esso potrà essere risultato per l'uno e per l'altro tale o meno.
E dal verdetto fatale che si emanerà,
deriverà la sorte della
sanità mentale unica dell'individuo
e la sua tendenza all'auto critica e giudizio.
Non voliamo imparando dal nostro istinto,
bensì basandoci sul tracciato invisibile di chi ispira il nostro passo.