𝐼𝑙 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑚𝑒𝑠𝑒

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Finn's pov

Oggi, 13 ottobre 2020, è esattamente un mese che io e Jack stiamo insieme. So quanto lui tenga al nostro primo mesiversario, per questo ho deciso di fare ciò : lo porterò a fare colazione al bar e poi faremo una fuga al mare. La madre di Jack è consapevole di tutto ciò.
- Buongiorno - dissi io vedendolo uscire da casa
- Buongiorno - disse lui baciandomi
- Ho una sorpresa per te !- dissi io passandogli un casco.
- Dove andiamo ?- disse lui
- Questo non te lo posso dire - dissi io salendo sulla moto. Partimmo, Jack si teneva saldamente a me.
Arrivammo da Starbucks, e Jack sembrava un bambino al quale gli avevano appena regalato un nuovo giocattolo.
Finita di fare colazione andammo in stazione, e lui disse - Ma Finn, la scuola ?-
- Ho il permesso di tua madre !- dissi io
- Evvai- disse lui baciandomi
Salimmo sul treno, non gli dissi dove stavamo andando, dato che doveva essere tutta una sorpresa.
- Ma dove stiamo andando ?- disse lui più e più volte e io gli dissi - Non te lo dico -.
Arrivammo alla destinazione, e non appena scoprì dove l'avevo portato Jack disse
- Mi hai portato a Long Beach ? A Long Beach ? Oddio! Era il mio più grande sogno venirci- disse lui per poi saltarmi in braccio e per poi baciarmi.
- Ora andiamo che abbiamo varie cose da fare - dissi io
Iniziammo a farvi un giro, a pranzo siamo andati al sushi e subito dopo pranzo andammo in spiaggia.
Ci stavamo abbracciando e ogni tanto ci scappò qualche bacio. Tutto bene finché un signore non ci urló - SIETE CONTRO LEGGE ! ANDATEVI A BACIARE VIA DA QUI ! CI SONO DEI BAMBINI !- 
Mi alzai e strinsi i pugni
- CAZZO HA DETTO ? LO RIPETA -
- SIETE CONTRO LEGGE! BACIATEVI ALTROVE CI SONO DEI BAMBINI!- ridisse il signore
- MA LEI È SERIO ? MA VADA A FANCULO VA !- iniziai a incamminarmi verso di lui ma Jack mi fermò con un abbraccio.
- Finn ti prego calmati ! Fallo per me ! Vieni andiamo via da questa spiaggia di NULLA SAPENTI - disse lui . Mi prese la mano e ci incamminammo verso il centro.
Arrivarono le 17:30, era l'ora di riprendere il treno per tornare a casa.
Salimmo sul treno, Jack si addormentò sulla mia spalla, è così carino.
- PROSSIMA FERMATA VANCOUVER!- disse la voce metallica del microfono.
- Jackie siamo arrivati - dissi io svegliandolo
- Uhm- fece lui sfregandosi gli occhi.
Le sorprese non erano ancora finite, stasera Jack avrebbe dormito da me dato che domani è sabato e non c'è scuola.
- Entra pure - dissi io aprendo la porta di casa
- Ma i tuoi ci sono ?- disse lui
- No, sono andati in vacanza - dissi io
- Ma mia madre sa pure questo ?- mi chiese lui
- Certo - dissi io
Entrammo in casa, e lui si buttò sul divano, era distrutto. Proprio per questo si riaddormentò.
- Ehy Nanetto sono le otto passate che ne dici se prepariamo qualcosa ? - chiesi
- Uhm va bene - disse lui.
Stavamo preparando la pasta quando a Jack arrivo una chiamata.
- Jack ti squilla il telefono - dissi io
- Chi è ?- chiese lui
- Wyatt- dissi io
- Rispondi te va digli che sto finendo di cucinare - disse lui.
Risposi alla chiamata
- Jack ?- disse lui con voce tremolante
- ehm no sono Finn... che succede ?- chiesi
- J- J-Jaeden... - disse lui
- Jaeden cosa ?- chiesi io
- Finn che succede ? Finn che cazzo sta succedendo ?- chiese Jack
- Wyatt dove siete ? Dove cazzo siete ?- dissi io
- Al p-porto - disse lui
- State li, arriviamo - Dissi io attaccano la chiamata
- Chiama gli altri non so che cazzo è successo ma credo che sia un casino !- dissi io
- E non preoccuparti per l'appuntamento, fidati che ti sorprenderò ancora - aggiunsi vedendolo triste.
Chiamiamo tutti; salimmo in moto ed andammo al porto.
- Finn ho paura - disse Jack prendendomi la mano
- WYATT? WYATT?- urló Noah
- S-SIAMO Q-QUI - disse lui
- Che cazzò succ....- disse Noah
- No non è vero ! Non può essere vero !- disse Milli piangendo
- Cazzo aiutiamolo ! Veloci !- disse Sophia
- Che succede ?- disse Jack
- Cazzo !- dissi io
- Fate attenzione !- disse Wyatt il quale stava piangendo.
Lo caricammo sulla macchina di Noah e lo portammo al pronto soccorso.
- Ragazzi che è successo ?- chiese l'infermiera
- Wyatt devi parlare tu - dissi io facendogli segno di andare a parlare
- S-stavamo camminando al porto, s-siamo ar-rivati vicino agli s-scogli, e io sono s-scivolato e lui per prendermi è caduto e ha tirato una testate su uno scoglio e ha perso i sensi.- disse Wyatt piangendo
- Okay allora, ora lo terremo qui, faremo degli accertamenti. Contatteremo noi i suoi genitori. Potete rimanere qui se volete - disse l'infermiera.
Decidemmo di aspettare li, passarono circa tre ore. Lo vedemmo uscire dalla stanza, aveva tutta la testa fasciata. I suoi genitori andarono a parlare con l'infermiera mentre che noi parlavano con Jaeden.
Wyatt era ancora sotto shock, infatti lo aveva abbracciato più e più volte.
- Ragazzi ora lo portiamo a casa, domani se volete fare un salto a salutarlo - disse la madre di Jaeden
- Va benissimo - disse Wyatt per poi baciare, senza pensarci due volte Jaeden; tutti lo guardano, avevamo paura della reazione dei genitori di Jaeden.
- Ehm mamma, papà, ecco lui è il mio ragazzo Wyatt- disse Jaeden in imbarazzo
- Oddio che carini che siete - disse sua madre
- Sai che per noi va bene tutto - disse il padre
- Quindi a voi va bene ?- disse Jaeden
- Sai che se una cosa ti rende felice rende felice pure noi - disse sua madre.
Vidi Jack rattrististi, lo baciai e poi lo abbracciai, vidi la madre di Jaeden guardarci.
Uscimmo tutti insieme, stavamo per salire in moto finché la madre di Jaeden non ci chiamo.
- Ragazzi !- disse lei
- Ecco mi presento io sono Angela - disse lei
- Ah come mia madre - disse Jack
- Aspetta ma quindi tu sei il figlio di Angela ? Oddio quanto tempo che non la vedo, ecco sai io e tua madre eravamo molto amiche, magari domani faccio un salto a salutarla. Comunque volevo dirvi che siete così carini, ma ho visto che te, Jack, ti sei rattristito alla nostra reazione, vero ?- disse lei.
Jack non rispose, quindi lei continuo
- Ecco, lo so è difficile, ma fidati che lo capiranno. Credo che il problema sia tuo padre vero ?- disse lei
- Ehm si... - rispose lui con tono triste.
- Adesso vi lascio andare, grazie di tutto ragazzi- disse la signora Martell andandosene.
Salimmo in moto e andammo a casa mia.
Arrivati a casa Jack si buttò sul mio letto e si addormentò immediatamente, mi coricai vicino a lui.
Amo questo ragazzo più della mia vita.

𝑄𝑢𝑒𝑙 𝑀𝑎𝑙𝑒𝑑𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑆𝑜𝑟𝑟𝑖𝑠𝑜 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora