Point break

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Colpa mia? Decisamente sì, sapete il perché? No, beh ora ve lo spiego, immagino siate qui per questo, no?
Meglio cominciare dall'inizio: i mesi passarono, lei però cominciava ad essere più distaccata: raramente mi scriveva, raramente i nostri sguardi si incontravano e raramente ci fermavano a fare conversazione.
Perché vi chiederete, è presto detto: io in quel periodo stavo attraversando dei momenti difficili, mi sentivo solo, senza amici e abbandonato.
Questo perché la scuola mi stava stressando, avevo rotto con alcune persone a cui tenevo e la cosa mi aveva ferito dentro.
Questo andò ad influenzare anche il nostro rapporto, difatti iniziai ad arrabbiarmi con lei, a sfotterla, rimanendo sempre serio ed impassibile. Non so il perché mi sia comportato così, so solo che ho lasciato che tutti i pensieri negativi, le ansie e le paure mi annebbiassero la vista, non facendomi quindi vedere i lati positivi. Questo è successo solo per un motivo: io sono una persona che le cose se le tiene dentro, non le rivela mai, lo fa solo se costretto. Tutto questo, come anche lei mi aveva detto, non mi avrebbe fatto bene, prima o poi sarei sarei scoppiato. Quanto aveva ragione... aveva ragione su tutto e io me ne sono reso conto quando ormai era troppo tardi, quando ormai l'avevo persa.
Sì perché qualunque persona ha in punto di rottura per qualsiasi cosa e io l'avevo raggiunto: per me e per lei.
Da quel momento in poi lei iniziò quindi a ignorarmi, non mi rispondeva più ai messaggi che le mandavo e quando lo faceva, rispondeva sempre in maniera molto fredda.
Una sera poi mi arrivò un messaggio in cui mi "ordinato"di lasciarla in pace, di non cercarla più perché non voleva più vedermi. Questo messaggio mi era arrivato da Ettore...

Un gioco stranoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora