Ettore, sì, proprio lui. Vi chiederete il perché immagino. Semplice, perché in quei mesi, mentre io passavo un brutto periodo, lei è diventata amica di Aurelio, Ettore e Biagio ed è entrata a far parte della loro compagnia.
Ettore a quanto pare, vedendo che le davo fastidio, ha ben pensato di dirmi di continuo, anche ad allenamento, di lasciarla in pace. Io acconsentivo poiché pensavo che che fosse lei che me lo chiedeva. La cosa che però mi faceva stare più male era che non fosse stata lei a dirmelo direttamente ma che avesse incaricato Ettore.
Questo mi stava facendo star male sempre di più e il periodo che stavo passando mi stava distruggendo dentro. Voi a questo punto vi chiederete: ma avrai avuto qualche persona che ti potesse consolare, no? E quindi perché non l'ha fatto?
La risposta è molto semplice: loro non lo sapevano, nessuno lo sapeva. Chi mi conosce sa che su queste cose sono molto, forse troppo, testardo. Questo vale a dire che davanti alle persone sorridevo sempre, non volevo che le persone si preoccupassero per me, non volevo farle star male per colpa. Il problema è che nel mentre io continuavo a venire ferito dai continui pensieri negativi che mi giravano in testa, erano come lame taglienti che mi ferivano di continuo. Nonostante questo io continuavo ad andare avanti, sperando che le cose prima o poi si sarebbero risolte. Ma così non fu.
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Un gioco strano
RomanceUna storia d'amore un po' diversa dal normale dove il protagonista, che racconta in prima persona, racconta la sua esperienza con una ragazza molto speciale. Il protagonista è di natura timido ed introverso e per questo avrà difficoltà a capire ed e...