Nonostante quel primo avvenimento, precedentemente raccontato, continuammo a scriverci e a volerci bene. Un giorno accadde una cosa molto piacevole. Cosa? Oh beh, ora ve lo dirò. Una mattina, quando la corriera era arrivata, io avevo trovato posto e mi ero messo le cuffiette, mi apparve davanti lei: vestita con una felpa nera, con la sua solita cartella rossa, con i capelli un pochino in disordine (sembrava avesse corso per non perdere la corriera) e con i suoi bellissimi occhi che mi fissavano. Io mi tolsi le cuffiette e lei mi chiese se potesse sedersi vicino a me visto che non c'erano altri posti. Io annuì e lei si sedette.
Per tutto il viaggio non le parlai, non ne ebbi il coraggio, non volli disturbarla già di prima mattina con la mia presenza. Era veramente carina: mi concentrati maggiormente sui suoi stupendi occhi marroni, profondi quanto 2 galassie, ancora assonnati poiché era mattina presto ma fantastici come sempre.
Continuai per tutto il viaggio a guardala negli occhi, senza farmi vedere, desideravo che quel viaggio non finisse mai, che lei rimanesse sempre accanto a me.
Qualche volta i nostri sguardi si incrociavano e io notavo i bei lineamenti del suo viso, i suoi capelli lunghi e castani che, ogni volta che la corriera si fermava di scatto, le finivano sul suo dolce viso. In cuor mio sorridevo ogni volta che accadeva perché era veramente adorabile.
Purtroppo però anche le cose belle hanno una fine e quindi anche questa.
Arrivammo quindi a destinazione, lei si alzò e se ne andò con le sue amiche.
Io rimasi 2 secondi a pensare, a pensare a lei, a quanto fosse perfetta, a quanto fosse stupenda per poi finalmente scendere e con un mio amico avviarmi verso scuola, con però ancora il suo pensiero in testa.
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Un gioco strano
RomanceUna storia d'amore un po' diversa dal normale dove il protagonista, che racconta in prima persona, racconta la sua esperienza con una ragazza molto speciale. Il protagonista è di natura timido ed introverso e per questo avrà difficoltà a capire ed e...