13"Il bosco"

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Guardai Garfield cercando di sorridere, ma il mio cuore era pesante. Salutai Laxus, Erza e tutti gli altri, cercando di mascherare la mia agitazione. Proprio in quel momento, Gray mi chiamò

Quando il moro mi chiamò la sua voce, normalmente accogliente, sembrava un pungiglione che mi trafiggeva. "Alyssa che fai dopo? Che ne dici se domani andiamo in missione insieme? Sarei felice di farti fare la tua prima missione" L'offerta di fare una missione insieme era un gesto che avrebbe dovuto rallegrare chiunque, ma per me, in quel momento, era come una provocazione.

"Senti Gray,vai con qualcun'altro in missione. A me non mi interessa. Però non parlare mai più con me e tantomeno con Garfield"

La mia reazione, apparentemente scontrosa, nascondeva una tempestosa confusione emotiva. Ogni parola che usciva dalla mia bocca era carica di frustrazione e dolore, eppure, in fondo, il mio cuore sperava che lui potesse comprendere la mia angoscia.

Quando gli dissi di andare con qualcun'altro in missione e di non parlarmi più, non era solo una risposta dettata dalla rabbia. Era una manifestazione di quanto mi sentissi ferita e tradita. Le sue parole e il suo comportamento, influenzati da Juvia, mi avevano fatto sentire esclusa e incomprensibile. Il mio cuore era lacerato.

Ogni passo che feci per allontanarmi dalla gilda era carico di un dolore lanciante. Non vedevo il suo volto, ma immaginavo l'espressione ferita che avrebbe potuto avere. Era una sensazione straziante, come se stessi lasciando dietro di me una parte di me stessa, quella parte che avrei voluto abbracciare e proteggere. La mia rabbia era un muro che cercavo di erigere per difendermi dal dolore, ma dentro di me, c'era una lacrima pronta a scendere. Il contrasto tra la mia furia esterna e il tumulto emotivo interno mi faceva sentire come se stessi combattendo una guerra dentro di me.

"Che succede Aly?" chiese Garfield, il mio fedele gatto arancione, camminando al mio fianco. Potevi sentire la preoccupazione nella sua voce

"Poi ti spiego, ora andiamo a casa" La mia voce tramava leggermente, un chiaro segno del tumulto interiore che stavi cercando di nascondere.

Appena entrai in casa, vidi Lucy sul letto con Nicola, lo spirito che sembrava un piccolo pupazzetto di neve "Ehy Alyssa" disse la bionda, alzando lo sguardo, notando subito che qualcosa non andava

"Lucy" risposi cercando di mantenere la calma

"Che succede?"

"Niente"

"Sicura? Con me puoi parlare. E poi, so che non è il momento, ma dobbiamo pagare l'affitto. Sono 5.880.000 Jewels"

Le consegnai metà dei soldi che avevo guadagnato rubando a tutte le persone che venivano da me per catturarmi nel bosco. Sentii un nodo allo stomaco mentre lo facevo. "Oh grazie,però voglio sapere cosa hai?"

Le raccontai tutto, assicurandomi che Garfield ascoltasse. "Io Gray lo ammazzo e anche Juvia"

"Lucy ho preso una decisione. Scusami ma ho bisogno di una pausa. Non lo faccio per loro, ma per me stessa. Non durerà a lungo, tornerò presto, te lo prometto. Ma non dare la mia stanza a qualcun'altro per favore" La mia voce era ferma, ma sentivo il cuore spezzarsi mentre parlavo.

Risi alla fine mentre i miei occhi si inumidirono e Lucy fece lo stesso "Alyssa, io voglio che resti. Ho bisogno della mia migliore amica, della mia sorella. Domani andrò a trovare mio padre"

"Lo so, Lucy. Andarsene così è egoista.
Capirò se, quando tornerò, il Master non mi vorrà più nella gilda. Ma devo farlo. Lucy, ti voglio bene, sei l'unica persona a cui tengo veramente e quando tornerò me lo presenterai"
Sentii una stretta al cuore mentre abbracciavo la mia amica, ma sapevo che dovevo affrontare le mie emozioni.

𝐀𝐥𝐲𝐬𝐬𝐚 𝐭𝐡𝐞 𝐝𝐫𝐚𝐠𝐨𝐧 𝐬𝐥𝐚𝐲𝐞𝐫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora