IV

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TAEHYUNG

«Non funziona» dice, scuotendo la testa appoggiando le mani sul tavolo.
«Come non funziona?» domanda Jin, scioccato.
«Vi dico che non riesco a controllare il suo corpo, il dominio del sangue è inutile su di lui.»

«È impossibile!» esclama Jimin, incredulo.
«A quanto pare lo è» sospira Lisa, delusa.
«O forse sei tu che non lo sai usare, Lis» dice Yoongi, con un sorrisetto.
Lei aggrotta le sopracciglia e lo guarda.

Stringe la mano e quella di Yoongi, si muove da sola.
Lei gliela fa portare al collo, che prende e stringe.

«Okay, Lisa, okay. Ora basta» dice Jimin, seriamente così lei sbuffa smettendo di usare il dominio.
«Va bene, scusa» Yoongi parla a fatica.
«La prossima volta ti faccio cadere le palle»

Carina.

«Okay, abbiamo capito che il potere di Lisa non funziona» sospira Namjoon, facendoci annuire.
«E gli altri?»
«Uguale, ovviamente. I poteri delle guardiane non effetto su di lui»

Ci giriamo verso le tre ragazze che sospirano.
«Abbiamo provato anche noi tre, ma nulla»
Jennie è vivamente delusa.
«Com'è possibile? È umano» commenta Hoseok, scuotendo la testa in modo confuso.

«È umano, ma è un cacciatore e questo fa di lui un ragazzo astuto e in gamba» gli risponde Namjoon.
«Lui non sa di esserlo» intervengo, con le braccia incrociate al petto.
«Lui no, ma la sua famiglia si» Jin mi guarda, con le sopracciglia alzate e io annuisco.

«Allora devo solo riuscire a portarlo dalla nostra parte, per sapere più informazioni possibili sulla sua famiglia» spiego, con un sorrisetto.
«E come pensi di fare?»
«Sono Kim Taehyung, Jimin, lo sedurrò»

«È gay?»
«Già» rispondo.
____________

Lui è seduto in biblioteca, che sta studiando biologia mentre gioca distrattamente con i suoi capelli e tiene gli occhi puntati sul libro.
È assurdo, che faccia parte di una famiglia di assassino.
Fin da bambino, è stato addestrato mentalmente per ucciderci e quando verrà a sapere qual'è il suo compito, tutto cambierà.

Continuo a percepire il suo odore in maniera diversa dagli altri.
Ha qualcosa in più, ma non capisco cosa ed è maledettamente frustrante non saperlo.

Nonostante l'aconito che continua a tenere al collo, nonostante l'odore forte della pianta...quell'odore non ha intenzione di andarsene.

Sospiro, camminando verso di lui lentamente.

«Ehy» dico, con le mani in tasta. Alza lo sguardo su di me, sbattendo le palpebre confuso.
«Ti va di andare in cortile?» chiedo.
Posa gli occhi sui libri per un istante. «Se devi studiare, non importa-»
«No no! Va bene, vengo con te» risponde, chiudendo tutto.

Nascondo un sorrisetto soddisfatto.
Prende i suoi libri e mi segie fuori, fino ai gradoni dove ci sediamo.
Prendo fuori una sigaretta e la porto tra le labbra, per poi accenderla.

«Vuoi?» chiedo, porgendogli il pacchetto.
«Oh...emh, no grazie...i-io ho smesso» risponde, in modo imbarazzato.
«Problemi tuoi» faccio spallucce e butto fuori il fumo dalla bocca.

«Perchè mi ha chiesto di venire qui?»
Abbasso gli occhi su di lui.
«Perchè sembri qualcuno che ha bisogno di una mano» rispondo.
«Una mano? Per cosa?»
«Beh, ancora non ti sei ben ambientato e sono passate quasi due settimane».

THOS || TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora