XIX

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SEOKJIN

Apro di scatto gli occhi. «Merda!» esclamo.
«Che succede?» chiede Namjoon, cercando il mio sguardo. «Ha ucciso ancora, nel bosco».

Loro sospirano. «Dobbiamo fermarlo».
«E come pensi di fare?» domando a Taehyung, che fa spallucce.
«Che cazzo vuoi? Non è che possiamo ballare la samba mentre un lupo mannaro feroce, uccide a sangue freddo» sbotta, stringendo i denti.

«Calmiamoci tutti un secondo» Jimin, sbatte le mani sul tavolo. «Dobbiamo pensare» spiega, in modo serio.
«Cosa proponi?» chiedo.
«Cerchiamolo a scuola, e capiamo se è davvero chi pensiamo che sia» spiega.
___________

Namjoon e io scendiamo dalla macchina con lo zaino in spalla.
Non dovrebbe essere complicato, trovare un lupo mannaro. Devo ucciderlo, prima che lui uccida Namjoon.

Noto un uomo, appoggiato a una macchina che sta fumando mentre guarda verso di noi.
Rimango immobile per qualche secondo, prima di mettere a fuoco la vista.

«Chi è quel tipo?» chiedo a Nam, indicando l'uomo con la testa.
Per essere un uomo sulla quarantina, non è male, infatti pare che molte ragazze abbiano gli occhi a cuoricino.
«Un supplente?» fa spallucce. «Non credo».
«Forse è della polizia, sai per gli omicidi».

Lo guardo per qualche secondo, prima di riposare gli occhi su quell'uomo.
Li spalanco e automaticamente mi aggrappo alla giacca di Namjoon.
«Che hai?» chiede, prendendo il mio viso tra le mani. Sbatto le palpebre.
«Quell'uomo...qualcuno vicino a lui, morirà. L'ho visto piangere difianco al corpo di qualcuno».

JUNGKOOK

«Non importava che mi accompagnassi fino a scuola, papà» dico, con un sospiro. Sistemo i libri nello zaino.
«Andiamo, è dalle elementari che non ti porto a scuola, mi mancava».

Alzo gli occhi al cielo, ridacchiando. «Beh, ora vado. Ci vediamo» dico, uscendo dall'auto.
«Ti vengo a prendere?» chiede. «Oddio no, hai già fatto abbastanza scena così» sospiro.
Ride, annuendo. «Buona giornata, tesoro».

Annuisco e chiudo lo sportello.
Sento gli sguardi di molte persone addosso, ma cerco di non darci peso mentre entro nel giardino scolastico.
Mi giro, per controllare se mio padre se n'è andato ma lo trovo appoggiato all'auto, con gli occhiali da sole che sta fumando.

Cammino velocemente, fino a quando non incontro i ragazzi in un angolo. Mi fermo per un secondo e sospiro, massaggiandomi le palpebre.

«Tu sai chi è quel tipo?» mi chiede Jin. Inclino la testa di lato. «È mio padre» risponde.

Taehyung, mi guarda di scatto. «Quello è tuo padre?» chiede.
Annuisco. «Non è lui» dice, quasi fra sé e sé.

La mia mente ritorna sulle parole di mio padre.
«Lui ha detto che non ha fatto nulla, anzi ha elogiato la tua famiglia e...noi cacciatori abbiamo un codice specifico che vieta severamente di uccidere le creature sovrannaturali. Cacciamo quelle pericolose e cerchiamo di renderle pacifiche» spiego.

«Allora se non è lui, chi è stato?» chiede, aggrottando le sopracciglia.
Mi mordo il labbro e apro la bocca per qualche istante, prima di sospirare. «Penso che tu abbia  selezionato il Jeon sbagliato» dico.
Loro mi guardano confusi. «Intendo dire che, molto probabilmente, quell'uomo non era mio padre ma...suo fratello, mio zio» spiego.

THOS || TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora