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JUNGKOOK

«Sono un cacciatore?» domando, guardandoli sbigottito.
«Un cacciatore di creature sovrannaturali che fanno del male alla gente» dice mio padre, in modo serio.
«È assurdo».
«Lo sappiamo che inizialmente potrebbe sembrare assurdo, ma-»
«No, non inizialmente. Sono finito in una fiaba dei fratelli Grimm?»

Sospiro, guardando di lato. «Jungkook, questo è ciò che sei. La tua famiglia da secoli fa questo, e anche tu devi farlo in quanto Jeon. Sei un cacciatore» mia madre mi guarda, cercando di farmi ragionare.
«Taehyung è un licantropo?»
«Quel bastardo è il più pericoloso» spiega mio padre, stringendo i denti.

«Uccide?»
Loro due annuiscono.

Deglutisco alzandomi.
«Qual'è la mia arma?»
«L'arco».
____________

A scuola, tutto ha un'atmosfera diversa. Ai miei occhi sembrano tutti diversi, ho molti sguardi puntati addosso ma sinceramente la cosa non mi tocca.

Tengo la borsa con l'arco e le frecce, stretta.
Sto cercando di fingere di non sapere nulla e semplicemente di aver preso l'arco per allenarmi. In un certo senso è vero.

«Ehy Jungkook».

Mi giro verso Yugyeom e gli sorrido.
«Che hai lì?»
«È un arco» rispondo, cercando di avere un tono piatto.

Con la coda dell'occhio, noto Taehyung uscire dalla scuola.
«Scusami un attimo» dico a Yugyeom, per poi seguire Taehyung fuori.

Si ferma nel retro, intento ad accendere una sigaretta.
Prendo fuori l'arco e posiziono la freccia. Tiro la corda e punto la freccia contro di lui.

Lo sento ridacchiare, così aggrotto le sopracciglia confuso.
«Ciao Jungkook» dice, divertito, girandosi verso di me.
Lo vedo assumere un'espressione stupita, quando nota l'arma tra le mie mani.

«Cosa credi di fare?» chiede, incrociando le braccia al petto, freddo in volto.
«So cosa sei» sibilo, guardandolo negli occhi per qualche istante prima di distogliere lo sguardo.
«Ti faccio paura?» domanda, avvicinandosi lentamente a me.

Deglutisco, scuotendo la testa. Bugia.
«Invece si, riesco a sentire il tuo cuore che batte velocemente» spiega, con un sorrisetto.
«Stai lontano da me» dico subito.
«Non so cosa ti abbiano raccontato i tuoi genitori, ma non sono il mostro che mi dipingono» dice, cercando i miei occhi.

«Avanti» si ferma davanti a me. «Scocca la freccia» dice, alzando le sopracciglia.
«Non mettermi alla prova, Taehyung. Rimarresti sorpreso da quanto velocemente ti potrei uccidere, se non lo sto facendo è semplicemente perchè non lo voglio fare».

Prende il mio arco, abbassandolo. Lo lascio cadere a terra e lui ridacchia.
I suoi occhi si fanno rossi, mentre mi spinge contro al muro bloccandomi.
«E adesso ti faccio paura?» mi sussurra all'orecchio.
Annuisco piano.
«Si».

«Sai - prende una ciocca dei miei capelli e ci gioca - io ti odio, tu e la tua famiglia siete degli assassini» dice, a denti stretti.
«E tu cosa sei, Taehyung?» domando.
Ringhia, dirignando le zanne. Ingoio un groppo, cercando di non sembrare terrorizzato.
«Piccolo ragazzino ingenuo» sussurra.

Mette una mano sulla mia guancia, per poi accarezzarmi le labbra con il pollice.
«Tu non sai niente di me» dice, al mio orecchio. «Ti fidi così tanto della tua famiglia? Non dovresti».

THOS || TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora