XIII

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TAEHYUNG

«Stai meglio?» gli chiedo, appoggiandomi al lavandino con le braccia incrociate al petto.
«Si, ti ringrazio» risponde, togliendosi i capelli umidi da davanti al viso.

«Perchè sembravi essere così spaventato da tuo fratello?»

Alla mia domanda sussulta e stringe il lavandino.
«Non penso siano fatti tuoi» spiega, mantendo la calma. «Stai tornando sulla difensiva».

Mi lascio uscire un sospiro, continuando a guardarlo.
«Non voglio sapere i fatti tuoi, Jungkook, ma se ti fa del male, dovresti dirlo a qualcuno».
Ridacchia amaramente, scuotendo la testa.
«È da quando avevo dieci anni che va avanti, ormai ci ho fatto l'abitudine».
«E non l'hai mai detto a nessuno?»

Mi guarda di scatto. «E che cazzo vado a dire? "Mio fratello mi molesta, ha tentato più di una volta di stuprarmi"? Non posso...»
Stuprarlo?

«Che intendi dire, con "mi molesta"?» chiedo, avvicinandomi. «Quello che pensi tu, Taehyung, quello che pensano tutti» sospira.
Trattengo un respiro, sperando di star capendo male.

«M-mi tocca, in certi punti...mi bacia la pelle» si asciuga una lacrima fugace.
«Fa spesso degli apprezzamenti, sul mio corpo del tipo "hai delle labbra stupende", magari pensi che sia una cosa carina ma...non è così. So che la sua fantasia non si ferma solo a quanto belle siano, ma che va oltre, pensa a cosa possano fare e lo vuole...vuole che io lo faccia».

Stringe la bocca. «Una volta, ero con il mio ex ragazzo in camera mia e ci stavamo baciando, toccando...insomma cose normali che si fanno da fidanzati...ho visto Dohyuk, che ci spiava e che... - deglutisce - si toccava, guardandoci».

Sgrano gli occhi, guardandolo senza parole. Quanto schifo può fare una persona del genere?
«Ci faceva delle foto...oppure, mentre io mi facevo la doccia lui era lì a guardarmi...sempre. Capisci, adesso ho persino paura di lavarmi e di cambiarmi. Fortunatamente, non si è mai spinto oltre a delle "carezze", ma fa schifo comunque».

Annuisco. «Lui è una merda» sbotto.

«Quando io e te, siamo stati insieme, la scorsa notte...lui ci ha seguiti e probabilmente ci ha anche visti».
Stringo i denti.
«Devi dirlo a qualcuno, Jungkook, è la tua fottuta privacy e la tua fottuta vita».
«E a chi?» domanda, scuotendo la testa.
«A tua sorella forse, sembrate molto uniti».

«Chongeun?» chiede, inclinando la testa di lato. «Si, forse lei mi potrebbe credere».

Mi fa un sorriso e si avvicina alla porta, ma prima che possa uscire lo blocco per il polso.
«Aspetta» dico, costringendolo a girarsi verso di me.
«Che c'è?» domanda, nervoso.

«Dovremmo parlare di noi due» spiego. «Riguardo a cosa?» chiede, mentre sa benissimo a cosa mi sto riferendo.
Le sue guance si tingono, il suo respiro si fa più pesante.

«Di questo ad esempio» sussurro, facendo scontrare le nostre labbra.
Mugola sorpreso, appoggiando le mani sul mio petto per spingermi via, ma non lo vuole davvero.
Stringo i suoi fianchi, facendo scontrare la sua schiena con il muro.

Dischiude la bocca, permettendo alla mia lingua di incontrare la sua.
Iniziano a giocare insieme, muovendosi e cercandosi, come se non potessimo fare a meno di volerci.
Stringo la mia giacca, ricambia il bacio e spinge il suo bacino contro al mio, facendomi aumentare la presa sui suoi fianchi.

THOS || TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora