7• La neve su quel ciliegio

278 20 0
                                    

Eren rimase con lo sguardo fisso fuori dal finestrino della vettura di Levi, la strada che scorreva veloce sotto i suoi occhi pensierosi. Percepiva ancora le dita del corvino strette attorno al suo polso, la sua pelle liscia e pallida in netto contrasto con la sua leggermente abbronzata. Dopo tutto quel trambusto, finalmente, erano usciti dall'ospedale dopo essersi accertati delle condizioni del maggiore, pienamente in forma e con un'espressione tesa sul viso mentre guardava attentamente la corsia. Era strano, ma era convinto che il suo Levi fosse ancora all'interno di quel corpo, che la sua coscienza in qualche modo tornasse sempre da lui. E l'aveva capito perché sapeva di non essergli del tutto indifferente, notava come cercasse il suo sguardo...sicuramente confuso nel percepire strani sentimenti martellargli nel petto. 

''Hai freddo?''. Domandò improvvisamente il maggiore, interrompendo il silenzio tra di loro e lanciandogli una rapida occhiata. 

Eren era avvolto nel suo pesante cappotto, una grossa sciarpa bianca legata attorno al suo collo lo copriva fino alle labbra morbide e rosate. ''No, sto bene''. Sussurrò pacatamente, scorgendo un piccolo sorrisino nascere spontaneo sulla sua bocca. Sebbene fosse ancora preoccupato, dopo aver insistito più volte per guidare fino a destinazione ma inutilmente, percepiva finalmente il suo cuore più leggero come se tutto fosse tornato alla normalità. ''Al prossimo incrocio gira a destra''. Proferì poco dopo, indicandogli la strada. Quel luogo importante per loro distava a pochi chilometri dalla casa dei suoi genitori, lontano invece dalla loro piccola abitazione.

Il corvino accennò con il capo, accendendo poi la radio e schioccando la lingua sul palato quando si rese conto che nessuna canzone rispecchiasse i suoi gusti. D'un tratto Eren bloccò il suo dito, pronto nuovamente a cambiare musica. ''Oi, moccioso-''. 

''Lascia questa, è la mia preferita...''. Disse il castano, i suoi occhi si illuminarono non appena le prime note cominciarono ad echeggiare all'interno dell'auto. Alla mente gli tornarono numerosi ricordi, la playlist creata appositamente per loro due quando avevano deciso di intraprendere il primo viaggio insieme, quella canzone che cantavano a squarciagola scoppiando poi a ridere dopo essersi resi conto quanto fossero stonati. 

Levi, d'altra parte, fece come gli venne chiesto. Ascoltò attentamente quella melodia, parole malinconiche che rimbombavano all'interno della sua mente. Non riuscì a non guardare Eren, il suo capo che lentamente si mosse a ritmo di quella canzone che a lui piacque al primo istante. Canticchiava con le labbra serrate, picchiettando le dita sulla sua coscia.

''Oh love, how I miss you every single day when i see you on those streets...''. Ad Eren uscirono spontanee quelle parole prima che il ritornello partisse, il suo sguardo che consapevole si voltò a guardare Levi il quale, udendo la sua voce, non fece a meno di spalancare i suoi occhi grigi. Un ricordo lontano, per qualche secondo, riuscì a riportarlo indietro nel tempo...si rese conto di aver già vissuto un momento simile insieme a quel ragazzo che continuava a guardarlo con aria malinconica. 

Strinse il volante mentre continuava a premere l'acceleratore, perse un battito quando quel ritornello così familiare gli fece rivedere immagini che i suoi ricordi precedentemente avevano perso. ''Siamo partiti a notte fonda per raggiungere il mare, amavi quell'enorme distesa d'acqua salata e il tuo sorriso...me lo ricordo, è come se fosse un piccolo frammento di una lunga storia che ho dimenticato''. 

Ad Eren si bloccò il respiro, le sue iridi smeraldine si illuminarono così intensamente da spazzare via tutta quell'oscurità sopprimente che le aveva coperte fino a quel momento. Si portò una mano alla bocca, sopprimendo un singhiozzo e pregando che le lacrime non cominciassero a cadere. Sotto lo sguardo attento e scrutatore del maggiore, il quale non riuscì a comprendere pienamente quella sua reazione, capì che forse il suo Levi sarebbe ritornato prima o poi. ''Già...è stato meraviglioso quel giorno. Non sei mai stato bravo con le sorprese, ma quella volta ti sei superato''. Ridacchiò infine, sorridendo come mai aveva fatto in quei giorni. 

Memories ||Ereri/Riren||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora