XIII

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I due ragazzi dopo una lunga fatica, arrivarono al villaggio in piena notte fermandosi sotto ad un albero di quelche contadino.
<Come posso uccidere mio padre... Lui è stato sempre vicino a me.>
Riflette Eren cercando di prendere sonno.
<Anche se... lui mi ha ordinato di uccidere Crystal.>
Si guarda in torno e vide la sua compagna sistemare l'erba creando un morbido letto. Si siedono insieme, guardano da due parti opposte, Eren osserva le luci del villaggio che piano piano si spengono, Crystal guarda la luna gialla, alta nel cielo con occhi sognati, si stende chiudendo le palpebre e cade in un sonno profondo.
Il suo sguardo cade verso il basso, Eren è tentato di dare un'altro bacio a quelle labbra delicate che ora sono socchiuse.
<Ma che fai Eren! Lei è solo un'amica. Quel bacio non è stato niente.>
Riflette il ragazzo schiaffeggiando le guance. Guarda altrove cerca di non pensare alle giornate passate insieme ma non riesce subito. Il suo sguardo ricade su Crystal, il suo volto rilassato rassenera Eren.
"Buona notte fiocco di neve. Domani ci aspetterà una lunga e difficile giornata."
Disse a bassa voce sfiorandole la ciocca celeste accarezzandole la guancia morbida.

IL GIORNO DOPO
Il primo volto illuminato fu proprio quello di Eren che appena svegliato comincia a scrocchiarsi schiena, braccia e dita vicino l'orecchio di Crystal incitandola ad alzarsi.
"Smettila di fare tutto questo rumore! Sono sveglia!"
Urla la ragazza cecando di prenderlo a schiaffi, senza riuscirci.
"Oggi è il grande giorno!"
Esclama Eren con le braccia aperte. Crystal non capendo lo guarda confuso mentre si aggiusta il mantello e la collana nascondendola dentro l'armatura.
"Andiamo nel Regno di Diswell!"
"Come mai sei così felice? Fino a ieri sera dicevi che era una pazzia."
Disse Crystal ancora più confusa della reazione di Eren.
"Ieri sera ho riflettuto e ho deciso di aiutarti a uccidere il re."
"Hai riflettuto molto... per decidere di venire con me."
Il ragazzo imbarazzato dalla risposta, con la bocca serrata, comincia a camminare senza una meta seguito da Crystal.
Superano montagne tortuose e colline di varie altezze. Più si avvicinano alla meta più si sente aria di distruzione. Il cielo grigio con nuvole rosse dominava in quella giornata orribile. Il terreno è completamente secco insieme alla vegetazione. Ogni tanto dietro a qualche arbusto si può natare qualche carcassa di animale, molte volte sono cervi o volpi, altre sono animali di grosse taglie tipo orsi o serpenti giganti. Vedendo quelle ossa si può intendere che prima c'era un foresta con pozze d'acqua, dirupi e montagne. Ma dopo l'arrivo del Re tutto cambiò.
D'avanti ai due avventurieri si eregge, con tutta la sua grandezza, un castello incastrato in una montagna che finisce nel cielo rosso sangue. La roccia è circondata da una pozza profondissima di lava. Si respira aria calda e questo per Crystal, come nella Duna del deserto e nella Piana del Monte, non va bene.

(Come possiamo evincere nel viaggio i luoghi con alte temperature scaricano i poteri della nostra protagonista portandola a morte certa. Ma con l'aiuto del gioiello il potere resiste più tempo.)

"Siamo arrivati."
"Non ci credo... finalmente incontro colui che mi ha tolto tutto."
Disse Crystal sospirando stringendo il gioiello senza riposizionandolo nell'armatura.
I due senza fiatare si addentrano nel castello passando sopra un ponte di roccia grigia arrivando davanti l'atrio. Superano un arco ed entrano in una stanza enorme, stranamente in ordine, dove si inalza una figura seduta su un trono fatto di teschi. Ai suoi piedi ci sono due figure rossastre molto simili ad Eren ma molto più basse e selvagge.
"Finalmente."
Tuonò una voce. Improvvisamente un ricordo viene a galla nella mente di Crystal. Quella voce, si, quella voce, è proprio lui. Colui che diede l'ordine di bruciare tutto.
"C'è ne avete messo molto ad arrivare. Strano, aspettavo solo uno di voi vivo."
Continua la figura accavallando le gambe muovendo la coda nera. Crystal si concentra sull'essere inumano avanzando verso il trono con tutta la rabbia stringendo i pugni creando una spada e uno scudo.
"Che maniere! Non mi sono ancora presentato. Io sono Skylor, re del Regno di Diswell e credo che voi due vi siate già presentati. Ho ragione figliolo?"
"Cosa?! Figliolo?"
Esclama Crystal incredula verso Eren.
"Mi dispiace tanto."
Disse quasi sotto voce mostrandosi nella sua vera forma. La pelle comincia a diventare rossastra e gli occhi si riempiono di un nero così oscuro da perdersi dentro. La parte di sopra delle orecchie comincia ad allungarsi come quelle di un elfo. Strappa dal collo della compagnia, con le sue unghie nere, la collana portandola vicino al trono. Dopo il furto tutto d'un tratto Crystal si sente debole e tradita cadendo a terra senza forze. Le armi che precedentemente aveva creato si sono smaterializzate in un attimo.
"Ma... cosa hai in mano?"
"Il gioiello che potrebbe sterminarti." Rispose Eren continuando a camminare verso il padre.
"Come hai potuto. Io mi sono fidata di te!"
Urla Crystal a terra in lacrime. Il traditore a quelle parole si ferma ad ascoltare.
<Te lo avevo detto che non ti potevi fidare di lui.>
Si intromette Ethan nel pianto di Crystal.
"Avevi ragione. Tu sei solo uno sporco lupo travestito da pecora! Ti ho dato tutto, mi sono confidata ti ho raccontato il mio passato funesti e tu mi ringrazi così?"
Esclama Crystal cercando di alzarsi con qualche lacrima. Eren riprende la camminata in silenzio salendo la scala composta dei crani del trono stesso.
"Credevo di amarti...ma così mi hai ferita più di una spada."
A quelle parole nel petto del ragazzo comincia a muoversi qualcosa che solo gli umani possono capire ma lui non è umano. Per quel periodo che ha cercato di essere come lei si è sentito vulnerabile e mortale. Oramai è arrivato davanti al re. Egli sta aspettando con la mano aperta verso il gioiello che penzola nelle mani di Eren.
"Dai, non fare un dramma. Tanto sarà viva solo per qualche altro minuto. La sua ora è giunta."
Alle parole del padre il ragazzo finalmente alza la testa e guarda il genitore con uno sguardo di sfida.
"No."
"Cosa?"
Risponde il sovrano non capendo.
"Hai sentito bene, no. Tu non le farai del male perché lo farà lei a te. Crystal prendi!"
Urla Eren lanciando la collana verso la fanciulla a terra stremata. Il gioiello cade a pochi passi da lei che lo prese all'istante sentendosi meglio. Lo indossa alzandosi più forte di prima. Eren ritorna da Crystal abbracciandola.
"Mi dispiace tanto, io non volevo ferirti, io..."
"Shhh!"
Fece Crystal ammutolendo.
"Alla tua punizione ci penso dopo." Continua la ragazza.
"Sei pronta per la festa?"
"Io sono nata pronta."
Risponde Crystal mentre Eren indica il padre dando l'ordine di attaccarlo. La ragazza unisce le dita formando una specie di pistola e dai due indici parte un raggio di ghiaccio.
"Aspetta, possiamo parlare davanti ad una tazza di tè caldo." Disse il re cercando di persuadere i due ragazzi.
"Bon voyage paprino."
Concluse Eren il saluto. Crystal con tutta la rabbia lancia un colpo secco al sovrano e alla gran parte della servitù demoniaca.
Distrusse gran parte del trono. Ora ci sono teschi un po'ovunque e demoni che scappano da quel trambusto sotto qualche roccia.
"Bel lavoro."
Crystal dopo lo sfogo osserva Eren con gli stessi occhi arrabbiati. Eden sentendosi osservato deglutisce indietreggiando cercando una via di fuga ma la ragazza lo prende dalle orecchie portandolo vicino a sé.
"Ora tocca a te..."

"

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Angolo autore:

Finalmente Eren si è mostrato nella sua vera forma... E Crystal si è vendicata ma ora... tocca al povero Eren affrontare la sua pena.

VI CHIEDO GENTILMENTE DI NON POSTARE SU ALTRI SOCIAL NETWORK I DISEGNI!
GRAZIE.

Ecco a voi la domanda del giorno:
Qualcuno vi ha mai fatto un torto?

Aspetto le vostre risposte!

Ci vediamo al prossimo capitolo.
Ciao e un bacio 💙💙💙💙

THE GUARDIAN OF ICE - Il richiamo del dragoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora