IX

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<Crystal svegliati! Svegliati Crystal!>
La ragazza si sveglia dal vento confusa. Le mani, i piedi e le braccia sono legate da una corda dura e spessa.
<Il gioiello non deve andare perso!>
"Ma dove... COSA!"
Finalmente Crystal si sveglia completamente e si accorge che l'hanno presa due indigeni. Questi sono un clan pericoloso chiamato Bakuda. Hanno una pelle bianca e ricoperta di tatuaggi tribali con diverse colorazioni che sono rosse, nere, verdi, blu, gialle, marroni e altre tonalità. Come vestiti hanno una semplice gonnella fatta di alghe essiccate e poi cotte in acqua bollente. Hanno orecchini enormi e sono attratti dagli oggetti luminosi. I loro riti sono molto bizzarrri infatti fanno sacrifici umani per ottenere cibo e oggetti preziosi pensando che c'è un Dio che li riceve.
Uno di loro la trasportava in aria e un'altro affianco a lui baciava il gioiello scintillante.
"Perché capitano tutte a me..."
Disse Crystal chiudendo gli occhi sperando che sia solo un brutto sogno.
<Dimmi quando si accorgerà il tuo amico che sei scomparsa?>
Stuzzica Ethan mentre l'indigeno corre sempre più velocemente.
"Non commento."
<Ricordati di ciò che ti avevo detto.>
"Il lupo travestito da pecora?"
Risponde mentre si guarda in torno.
<No. Cioè si ma non intendevo quello. Il gioiello non deve cadere in mani sbagliate.>
Rimprovera Crystal con voce severa.
"Per favore se vuoi aiutarmi rimani se no te ne puoi anche andare."
E dopo quelle parole la mente di Crystal sembrava più leggera, più libera.

NEL FRATTEMPO DA EREN
*RICORDO
"Figliolo vieni qui. Devi farmi un favore."
"Si padre. Farò di tutto pur per voi."
Rispose al richiamo il ragazzo.
"20 anni fa, qui sulla terra, sull'altra isola è nata una bambina con poteri sovrannaturali. Io voglio che la trovi e la uccidi prima che lo faccia lei."
Spiega la figura seduta su un trono di teschi e ossa.
"Immagino che è il regno che hai distrutto 13 anni fa. Vero?"
Il padre non rispose ma sospirò facendo un sorriso spaventoso mentre guarda una sfera rossa, la quale gli faceva vedere la ragazza ricercata.
"Padre come farò a capire chi è?"
Domanda in ginocchio Eren non mostrando il volto.
"La chiamano Il Guerriero di Ghiaccio. Adesso vai su quelle terre e compi il tuo dovere."
Ordina la figura indicando la porta difronte.
"Si padre, sarà fatto."
Disse mentre usciva dalle mura di quel oscuro castello.

"Crystal dobbiamo ritornare alla barca. Crystal? Crystal!"
Eren strabuzza gli occhi quando vide vuoto il posto della compagna. Si alza in fretta e furia e comincia a cercarla chiamandola in tutta la foresta.
"Ma dove sarà finita...ma cosa?"
Mentre frugava tra i cespugli vide una spada e uno scudo ghiacciato con qualche ramoscello e delle frecce tranquillanti.
<Oh no... l'hanno presa gli indigeni dell' isola delle fate. Devo trovarla prima che la uccidono.>
Pensa il ragazzo seguendo una striscia di orme di piedi umani. La cosa buffa di questa isola è per la moltitudine di specie magiche. Le più comuni sono delle piccole fate simili a lucciole che brillano solamente quando vengono colpite da un raggio lunare. Oppure animali mitologici come un Draone: un incrocio tra un drago e un leone. Infatti presenta l'aspetto di un leone solamente con corna e corporatura di un drago. Esso presenta con un manto dal rosso all' arancione con occhi d'oro e zampe grandi quanto un masso. Ma non è l'unica bestia grande. Un altro animale che gli fa concorrenza è il Lupo di Madre Natura. Chiamato così perché può usare la natura a suo piacimento. È un semplice lupo marrone ma di grandi dimensioni. Queste sono solo alcune che si trovano sulla terra ferma, ci sono i cavalli marini che possono prendere sembianze di grandi predatori degli abissi per sopravvivere, oppure un animale che cavalca i cieli arrivando quasi a raggiungere il sole è la Fenice di fuoco. E proprio lì sopra il ragazzo, stava volando nel cielo limpido un esemplare a dir poco strabiliante. Queste bestie sono molto territoriali e molto probabilmente Eren si stava avvicinando al nido della creatura. Comincia a piovere gocce di fuoco che bruciarono i vestiti del povero Eran che per proteggersi corre dalla direzione opposta del volatile salvandosi buttandosi in un lago. In quell'acqua gelida vide sopra una collina un fumo e due oggetti luminosi che lampeggiavano come un faro. Eren esce dall'acqua e si incammina lungo la riva della pozza salendo la collina. Tra le foglie scruta la tribù che ballava e suonava intorno ad un falò in pieno giorno proprio a mezzogiorno quando il sole alto nel cielo illumina tutto il villaggio. E lì che nota Crystal legata in una cella fatta di canne di bamboo. Eren decise di raggirare il villaggio comparendo alle spalle della compagna rapita.
"PSSST. Da questa parte."
Sussurra il ragazzo facendo qualche colpo alla gabbia.
"Finalmente! Ascoltami ho un piano."
Esulta Crystal cecando di non farsi notare.
"No tu ascoltami. Io ora ti libero, dopo prendi il gioiello e corri verso il lago. Mi raccomando non passare sotto la Fenice di fuoco. Capito?"
Concluse Eren tagliando l'ultima corda.
"E tu che farai?"
Domanda Crystal a bassa voce.
"Tranquilla. L' importante e che tu segui il piano alla lettera."
Disse Eren sparendo alle spalle di Crystal. La ragazza libera tira un bel calcio alla porticina della cella uscendo attirando l'attenzione di tutto il villaggio interrompendo il rito in corso. Il capo dei Bakuda urla qualcosa nella loro lingua e tutti gli uomini si avvicinano molto velocemente verso la fuggitiva. Crystal scaltra crea una lastra di ghiaccio facendo cadere come birilli tutti gli indigeni che si trovano su quella strada. Con un balzo afferra il gioiello correndo verso la direzione indicata da Eren.
"Mi fido di te Eren."
Aggiunse mentre si dirige verso il luogo indicato. Ogni tanto le arrivano frecce, lance, pietre, coltelli e armi varie ma senza prenderla. Fino a che vide una forte luce che si intravedeva tra le fronde di alberi e cespugli. Crystal contenta di essere libera corre verso la luce ma si ferma piantando i piedi a terra prima di fare il passo decisivo. Si rotava davanti ad un dirupo alto 20 metri con sotto il mare aperto. In lontananza si sentivano le urla degli indigeni che si avvicinavano sempre di più.
"BUTTATI!"
Si sente una voce dal fondo della scogliera.
"COSA MA SEI MATTO!"
Contraddice Crystal guardandosi alle spalle.
"TI FIDI DI ME?"
"NO!"
Rispose guardandolo storto.
"ALLORA FALLO!"
Crystal senza pensarci due volte, prima che una freccia la potesse colpire alla gamba, si butta con la pietra aspettando la fine dell accaduta. Quando si stava avvicinando all'acqua chiuse gli occhi facendo il segno della croce pensando <Vi prego non voglio morire affianco a questo pazzoide.>
Eren pronto sulla barca allarga le braccia prendendo Crystal con le mani e con la coda il gioiello. Ma per la caduta la barca affonda insieme ai due amici. Nel frattempo gli indigeni non vedendoli più se ne andarono ma dopo qualche secondo la barca riemerse ed entrambi sono sani e salvi. Crystal aggrappata al petto di Eren, sputando acqua, cerca di aprire gli occhi ormai infiammati dal sale marino.
"Tu sei pazzo!"
"Lo so. Allora qual è la prossima meta?"
"Terra ferma e cibo."
Concluse Crystal appoggiandosi ad un lato della barca con il cuore a mille.
"Ecco il gioiello."
Disse restituendo alla padrona.
"Grazie."
Quando lo prese esso si tramuta in collana appoggiandosi al suo delicato collo fradicio. Eren prese il comando cominciando a remare verso Nord-Est alla ricerca del colpevole della caduta del Regno di Iisnest.

 Eren prese il comando cominciando a remare verso Nord-Est alla ricerca del colpevole della caduta del Regno di Iisnest

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Angolo autore:
Saltare da un dirupo di 20 metri non è una cosa di tutti i giorni...

VI CHIEDO GENTILMENTE DI NON POSTARE SU ALTRI SOCIAL NETWORK I DISEGNI!
GRAZIE.

Ecco a voi la domanda del giorno:
Avete mai fatto una cosa da pazzi?

Aspetto le vostre risposte!

Ci vediamo al prossimo capitolo.
Ciao e un bacio 💙💙💙💙

THE GUARDIAN OF ICE - Il richiamo del dragoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora