Ethan
«L'ho già cacciato di casa.»-ammetto davanti allo sguardo severo di Hardin, fissandolo dritto negli occhi per fargli capire che non me ne pento.
È già fottutamente difficile fingermi indifferente con quella donna in casa, non oso immaginare cosa avrei fatto se Ian vivesse ancora sotto il mio stesso tetto e in mezzo alla mia famiglia... quella che pensavo fosse la mia famiglia.«Certo che lo hai fatto.»-schiocca la lingua al palato con disapprovazione, alzando gli occhi al cielo quando stringo il bicchiere di vodka tra le dita.
Sono caduto così in basso che passo la maggior parte del tempo libero nella villa lussuosa del medico che ha ucciso mia sorella, piuttosto che ubriacarmi e divertirmi in un night club con la prima puttana che si struscia sul mio corpo ballando.«La tua gelosia non ci porterà da nessuna parte, figliolo.»-aggiunge subito dopo con un tono di rimprovero, ma appena faccio per replicare e correggerlo, mi affretto a lanciare una rapida occhiata alla donna al suo fianco, non riuscendo ancora a convincermi di fidarmi della moglie di Hardin.
«Non sono geloso di quella donna!»-mi affretto a puntargli l'indice contro e muovendo leggermente il busto nella sua direzione per risultare il più convincente possibile, ma alla mia reazione la moglie del dottore alza un sopracciglio e storce le labbra al tentativo di nascondere un sorriso, facendomi serrare di nuovo la mascella per la rabbia quando capisco che nessuno dei due mi prende sul serio.
«Dobbiamo raccogliere delle prove contro Ian. Solo così tua figlia ci crederà.»-cambio discorso per impedirli di scambiarsi strane occhiate quando noto che si guardano di sottecchi a lungo, ma ancora una volta Hardin infila il dito nella piaga e decide di continuare a provocarmi.
«Ho divorziato dalla seconda moglie per farmi perdonare da Valerie.»-dice con una voce graffiante, portandomi a stringere di nuovo tra le dita il bicchiere, ma questa volta portandolo all'altezza delle labbra per bruciarmi la faringe con il liquido trasparente.
Non mi sono mai dato all'alcol come in questi giorni e devo smetterla prima di diventare fottutamente alcolizzato. Non so come abbia fatto quella ragazzina a perdonare suo padre e farlo uscire dopo averlo arrestato: l'ha fatto vivere in una menzogna, cazzo!
Invece non ha avuto pietà per il sottoscritto, nemmeno quando le urlato in faccia di essere fottutamente innamorato di lei.«Tu invece?»-insiste subito dopo, ma non lo lascio nemmeno finire e mi affretto a fargli capire una volta per tutte che il mio odio nei confronti di sua figlia non verrà mai placato:
«Non fa parte del miei piani.»-sputo acido senza riuscire a tenere la bocca chiusa, per poi gettare la testa indietro e risucchiare tutto il liquido nel bicchiere in una volta.
Non capisco perché ora gli preme così tanto che io tenga a sua figlia.
È stato lui a dire della mia vendetta a Valerie e saltarmi addosso davanti a sua figlia, solo per convincerla che non ero l'uomo giusto per lei, mentre ora mi chiede spudoratamente di farmi perdonare da lei.
Non ho nulla di cui farmi perdonare. Se la mia era una vendetta che non avrei comunque potuto portare a termine, lei mi ha davvero allontanato da mio figlio senza pensarci due volte.Una scia di brividi raggela ogni singolo muscolo del mio collo al ricordo del modo in cui mi guardava ieri sera. Per un momento mi è sembrato di avere davanti la vecchia Valerie, con gli occhi lucidi e una smorfia indecifrabile mentre mi guardava tenere in braccio nostro figlio, ma appena ho incrociato il suo sguardo si è affrettata a voltarmi le spalle e chiudersi in quella che un tempo era la nostra camera da letto.
«Vedremo.»-dice tra se e se, anche se fingo di non dargli più retta e tento di cambiare di nuovo discorso per distrarmi e scacciare dai pensieri le cazzate che mi passano per la testa.
«Al weekend parlerò con Meredith.»-dico distrattamente, iniziando a fissare il bicchiere ormai vuoto tra le dita.
«E pensi che ti dirà qualcosa?»-l'espressione di Hardin passa da provocatoria a seria all'improvviso, ma non mi lascia continuare che riprende a parlare:
«Ti ricordo che Meredith vuole te, non Ian.»-cerca di farmi ragionare, facendomi sospirare pesantemente:
«È per questo che vogliono approfittarne.»-concludo per fargli capire, alzandomi in piedi quando l'orologio intorno al mio polso mi fa capire di essermi trattenuto fin troppo.
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La Vendetta di Valerie ~Sequel di "La Vendetta di Ethan"
ChickLit«Come sta mio figlio?»-le mie parole vengono fuori così fredde che non sono certo che mi darà una risposta, ma la sua smorfia rimane la stessa, mentre poggia le spalle allo schienale della sedia: non so quando è uscito di prigione, ma sono sicuro ch...