Valerie
Porto il labbro inferiore tra i denti appena fermo la macchina davanti ad un piccolo palazzo in periferia del mio quartiere, stringendo il volante tra le dita per farmi coraggio e uscire dalla mia auto prima di pentirmene.
Ian è così convinto del suo piano che mi ha chiesto di incontrarci in quello che risulta essere il suo nuovo appartamento, ma tutta la mattinata non ha fatto altro che confondermi le idee al telefono.
Sposarmi.
Se qualcuno mi avesse detto un anno fa che un giorno mi sarei sposata per finta solo per allontanare dalla mia vita un uomo, probabilmente gli sarei scoppiata a ridere in faccia.
So di potermi fidare di Ian, infondo mi è rimasto vicino in tutto questo tempo ed è stato il primo a stringermi la mano in sala da parto.
Forse è l'unica persona che finora non mi ha ancora deluso, ma la sua idea folle mi sta tormentando così tanto che mi sento quasi in colpa al solo pensiero di far credere a Ethan di averlo sostituito col suo vecchio migliore amico.
Stringo ancor più forte il labbro inferiore tra i denti quando la testa di Ian sbuca fuori da una delle finestre al terzo piano, costringendomi a sforzare un sorriso quando alza una mano nella mia direzione in segno di saluto.Tiro un'occhiata intorno per accorgermi che non è un posto che si adatta a Ian.
Sta piovendo così forte che non riesco a guardare molto lontano, ma riesco a distinguere i condomini posti in fila affianco alla palazzina dell'appartamento del mio amico, e non danno l'impressione di essere in un posto sereno.Prendo un forte respiro prima di sbattere la portiera alle spalle e stringere il telefono tra le dita: ogni volta che lascio mio figlio in compagnia di mio padre e sua moglie mi vengono i brividi, anche se quella donna non ci ha messo molto a guadagnare la mia fiducia. Non mi ha mai chiamata finora perché non è mai venuto fuori alcun problema, ma oggi mi assicuro di tenere il telefono tra le dita tutto il tempo.
Ho trovato il coraggio di dire a entrambi che Ethan ha deciso di vivere in casa mia e la finta espressione tranquilla di mio padre non mi è piaciuta affatto!«Finalmente!»-sobbalzo quando i miei occhi finiscono sulla figura di Ian in cima alle scale, con le braccia incrociate e un sorriso così sincero che non sembra per nulla arrabbiato con me.
«Pensavo ti fossi persa.»-continua a provocarmi senza malizia, mentre si avvicinava nella mia direzione per lasciare un tenero bacio sulla mia guancia.«Non sono mai stata in questo quartiere.»-scrollo le spalle e ricambio il sorriso quando si allontana da me per voltarmi finalmente le spalle.
«Immagino»-ridacchia scuotendo la testa, per poi iniziare a camminare verso la porta d'ingresso del suo appartamento, portandomi a seguirlo, non senza guardarmi prima intorno per assicurarmi che nessuno stia guardando.
So che a Ethan non farebbe piacere sapere che sono qui, e so anche quanto è poco probabile che Ethan conosca qualcuno che viva in questo posto, ma non mi sorprenderei se venissi a sapere che mi sta spiando... o che ha assunto qualcuno per spiarmi.
Ma infondo non avrebbe motivo di farlo.«Non è il massimo.»-sento il mio amico dire alle mie spalle, ma mi affretto a ribattere con un tono acuto per fargli capire che non la penso come lui:
«È accogliente.»-mi guardo intorno con un sorriso sincero sulle labbra.
Ho sempre amato le piccole case, anche se ora mi ritrovo a vivere in una villa immensa, ma solo per un capriccio con mio padre, solo perché volevo dimostrargli di essere capace di farmi una vita senza il suo aiuto.«Ian...»- prendo un forte respiro, voltandomi nella sua direzione quando mi accorgo che non ha intenzione di prendere la parola:
«Non mi sembra una buona idea.»-mi lamento sonoramente. Per quanto voglia bene al mio amico, so che nè Ethan nè mio padre reagirebbero bene se sapessero che sto per sposarmi con Ian.
Non so per quale assurda ragione mio padre insisteva sul fatto che non mi dovevo fidare del mio amico, quando anche lui vedeva come Ian mi stava vicino ogni volta che ne avevo bisogno. Ha smesso di dirmi di stargli lontano quando gli ho urlato in faccia e l'ho minacciato di non lasciarlo entrare più a casa mia.
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La Vendetta di Valerie ~Sequel di "La Vendetta di Ethan"
ChickLit«Come sta mio figlio?»-le mie parole vengono fuori così fredde che non sono certo che mi darà una risposta, ma la sua smorfia rimane la stessa, mentre poggia le spalle allo schienale della sedia: non so quando è uscito di prigione, ma sono sicuro ch...