12-Non Toccarmi

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Ethan

Schiarisco la voce quando Jane prende posto al mio fianco sul divano, spostando gli occhi da me a mio figlio più volte, per poi alzare un angolo della bocca con la smorfia di una stronza.
Se prima avevo intenzione di fare una passeggiata con Matt, ora che Jane è qui voglio fare di tutto pur di far uscire di testa Valerie, che ora siede dalla parte opposta del divano, fissando le fiamme del camino e fingendo di non ascoltare cosa dico a Jane.
Provo una stretta allo stomaco al solo ricordo di come ha reagito quando ho baciato la mia amica davanti ai suoi occhi. Volevo così tanto vedere la sua reazione che non ci ho pensato due volte prima di incollare la bocca a quella di Jane, ma ora quella donna non mi degna di una parola, il che mi fa incazzare. Tanto che continuo a guardarla per rassicurarmi che mi fissa di sottecchi anche se finge di non voler avere a che fare con me ora.
Non so se baciando Jane la sto avvicinando a me come vuole suo padre o la sto solo spingendo ad ammazzarmi di nascosto, ma il modo in cui è scappata via mi è fottutamente piaciuto, tanto che sarei capace di pagare Jane per fare sesso con lei davanti a Valerie.

Aggrotto la fronte quando mi accorgo che Valerie ha un piatto pieno di insalata davanti, invece di strozzarsi con la pizza come l'ho vista fare da quando sono tornato.
Alzo un sopracciglio quando alza la testa lentamente, al che mi affretto a distogliere gli occhi e circondare le spalle di Jane con un braccio per avvicinarla a me, mentre con la coda dell'occhio cerco di non perdere la reazione della rossa.
Incollo le labbra alla bottiglia di birra, stringendo la presa intorno al corpo di Jane quando la vedo assumere un'espressione infastidita.
«Se non la smetti sarò io a dirle che sono lesbica.» - sussurra vicino al mio orecchio, al che Valerie stringe la forchetta tra le dita con forza, mentre riprende a guardare davanti a se con un'espressione incazzato, tanto che mi trattengo dall'alzarmi in piedi e andare nella sua direzione senza pensarci due volte, per poi spogliarla e prenderla qui, su questo cazzo di divano!

Fanculo!
Dovevo rimanere in prigione piuttosto che accettare la proposta del padre di questa donna. Sarò io a uscire fuori di testa se non entro nelle mutande di Valerie.

«Noi due dobbiamo parlare.» - sento dire di nuovo con la bocca piena a Jane vicino alla mia testa, mentre schiaffeggia scherzosamente la mia mano e mi punta l'indice contro:
«Domani mattina.»-mi mette in guardia con la mano a mezz'aria, ma quando si accorge che non la degno di un'occhiata e che continuo a divorare con la coda dell'occhio il corpo di Valerie sbuffa sonoramente, prendendo la guancia di Matt tra l'indice e il pollice prima di alzarsi in piedi e allontanarsi dal divano con grazia:
«Buona notte.»- alza la voce per farsi sentire dai bambini seduti al suo fianco, per poi aggiungere un «A tutti.»- per attirare l'attenzione della donna seduta dall'altra parte del divano, ma Valerie continua a mangiare l'insalata come se nulla fosse e con la forchetta ancora stretta tra le dita.

«Zia, ho finito.»- alza la testa di scatto alla voce di Mary, fingendo un sorriso tenero verso i bambini, per poi spalancare le labbra rossissime per parlare :
«Andate in bagno, poi a dormire.»-il suo tono diventa più freddo per farsi obbedire da entrambi, al che la bambina si alza in piedi sul divano e le lascia un bacio sulla guancia, mentre Tommy si volta nella mia direzione con la solita smorfia allegra in volto.
Non so cosa ci trova questo ragazzino in me, ma sembra volermi imitare in tutto quello che faccio, come se mi ammirasse, pur sapendo che ho passato un anno in mezzo a decine di criminali rompicazzo.
Anche se cerco di mantenere la stessa espressione severa, non riesco a fare a meno di alzare la mano nella sua direzione per scompigliarli i capelli.
«Vai a dormire, peste.»-gli faccio l'occhiolino quando lo vedo ridere sotto i baffi e seguire la sorella verso le scale, per poi riprendere a percorrere ogni centimetro del corpo di Valerie di sottecchi.
Più cerco di capire questa donna più mi capisco quanto è pazza.

È una bambina stronza e impulsiva, eppure non ci ha pensato molto prima di adottare Mary e Tommy, pur sapendo quanto sarebbe stato difficile crescere  tre bambini e un pitbull sotto lo stesso tetto.
Ma è sempre una fottuta testarda, cazzo!
Non avrei mai pensato che mi avrebbe lasciato prendere in braccio Matt un giorno, anzi, pensavo avrebbe fatto di tutto per farmi rientrare in prigione pur di non passare del tempo con mio figlio, invece ora mi ritrovo a stringerlo tra le braccia.
Al solo ricordo abbasso lo sguardo sul corpo minuto di Matt addormentato sul mio petto largo, con la testa poggiata all'incavo del mio collo e le braccia spalacate sulla mia spalla destra.
La mia espressione si addolcisce quando mi accorgo che sta davvero dormendo, costringendomi a poggiare la mano sulla sua spalla per accarezzare il suo corpicino.

La Vendetta di Valerie ~Sequel di "La Vendetta di Ethan" Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora