11- Matt E Io Faremo Una Passeggiata

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Corrugo la fronte e lascio scappare un gemito di lamento dalle mie labbra quando sento mio figlio iniziare a muoversi sotto il mio braccio, al che spalanco le palpebre lentamente, accorgendomi solo ora di essermi addormentata con Matt.

Alzo un angolo della bocca quando mi rendo conto che mio figlio non solo è sveglio, ma mi sta anche fissando con i suoi occhioni, che manco a farlo apposta sono tremendamente simili a quelli di suo padre. Al solo penserio il sorriso mi muore sulle labbra, mentre la scena a cui ho assistito prima di entrare in questa camera si presenta davanti ai miei occhi, ma quando il piccolo al mio fianco piega entrambi gli angoli della bocca verso l'alto mi affretto a scuotere la testa e ritornare alla realtà.

"Cucciolo."- sussurro stanca, sollevando la testa dal cuscino per avvicinarla a quella di mio figlio e lasciare un bacio delicato sulla sua fronte. Se ho deciso di venire fin qui, e se ora non ho già chiamato un taxi per andarmene è solo per Matt.

Prendo un forte respiro per annusare l'odore della pelle del mio bambino come faccio ogni volta che lo vedo dormire tra le mie braccia, mentre alzo una mano per intrufolare le dita tra i miei ricci rossi per mandarli indietro.

Non so se riuscirò a far finta di nulla con quela donna sotto lo stesso tetto, sapendo che quel bastardo si è preso gioco di me , ma soprattutto sapendo che quei due dormono nella stessa stanza in cui Ethan mi ha toccata per la prima volta. Stringo i denti per la rabbia e respiro di nuovo l'odore di mio figlio col tentativo di tranquillizzarmi.

So che non sarà semplice evitarli, ma per quanto dovrò stringere i denti... non rivolgerò più la parola a quello stronzo.

Lo eviterò tutto il tempo, perchè so quanto lo farà impazzire.

Lascio un altro bacio sulla pelle di Matt prima di aprire finalmente bocca e sussurro con un finto entusiasmo: "Ora del bagnetto!"- esclamo con una voce autoritaria, ma appena sollevo la testa e distolgo gli occhi da quelli di mio figlio, salto sul posto per lo spavento quando il mio sguardo incrocia quello di Ethan, in pedi a pochi passi dal letto e con la schiena poggiata contro il muro e con una bottiglietta di birra tra le labbra, mentre mi fissa da lontano con il suo sguardo feroce, dandomi l'impressione che non è lì da poco.

Le mie pozzanghere sprofondano nelle sue per un tempo indefinito, come se non riuscissi a distogliere gli occhi dai suoi, persino dopo quello che ha fatto, ma appena i miei occhi scendono dai suoi occhi inferociti e scuri alle sue labbra bagnate dalla birra ritorno alla realtà di nuovo e serro la mascella.

Voglio urlargli di uscire dalla mia stanza e smetterla di trucidarmi con gli occhi come se poche ore fa non avesse baciato un'altra donna con tanto di lingua davanti ai miei occhi, ma costringo me stessa a non aprire bocca e lasciare che sia lui a spiegarmi cosa ci faccia in piedi di fronte a me.

"Matt e io faremo una passeggiata."-rabbrividisco al solo suono rauco della sua voce, anche se questa volta non sembra essere freddo come al solito, ma la sua non è una domanda, è un ordine, tanto che stringo i denti per non mandarlo davvero a quel paese. Se non fosse che lo sta facendo per il bene di suo figlio non glielo avrei mai permesso, ma la parte più clemente di me mi suggerisce di continuare a mantenere la bocca chiusa e continuare a non guardarlo negli occhi per non uscire fuori di testa, anzi, per far uscire fuori di testa lui.

Infatti alle sue parole mi limito a ignorarlo del tutto, sollevando il busto dal letto e poggiando i piedi sul pavimento freddo lentamente, con una finta calma, mentre cerco di nascondere il mio respiro che diventa sempre più accelerato per la rabbia e la delusione allo stesso tempo, ma a quanto pare il mio silenzio non gli pesa così tanto, anzi, lo incoraggia a fare dei passi in avanti verso il letto, costringendomi a seguirlo di sottecchi per capire che si sta avvicinando a suo figlio, inclinandosi sul letto dopo aver poggiato la bottiglietta di birra sul comodino affianco, ma invece di impedirgli di prendere Matt in braccio, serro ancor più forte la mascella. Una parte di me vorrebbe seguirli per rassicurarmi che mio figlio torni sano e salvo, ma so che a suo figlio non farebbe mai del male, anche se il suo piano era quello di abbandonarlo senza pensarci due volte.

La Vendetta di Valerie ~Sequel di "La Vendetta di Ethan" Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora