Valerie
«Papà...» - mi schiarisco la voce e cerco di prendere un forte respiro per riempire i polmoni d'aria. Quest'uomo non merita di sapere tutto della mia vita, perché non ha fatto altro che intralciare i miei piani in passato, ma è pur sempre mio padre e so che sta morendo dalla voglia di essere informato, anche se non ha chiamato nemmeno una volta da quando ho messo piede in questa casa.
'Sai, papà ... Sono a casa di Ethan, ora. Oh, e ieri sera abbiamo pure fatto sesso.' - penso ironica.
Se solo lo sapesse non so cosa sarebbe in grado di fare, ma sono sicura che non si pentirebbe di tornare di nuovo in prigione, e questa volta non per aver corrotto un ginecologo, ma per omicidio di persona.Il cuore mi sale in gola quando lo sento ringhiare dall'altra parte della linea, ma appena faccio per spalancare la bocca e dirgli che forse tra me e Ethan può ricominciare tutto d'accapo, la voce di Ian alle mie spalle mi anticipa:
«Buongiorno.»-si avvicina al mio fianco così rapidamente che non faccio in tempo a guardarlo in viso, mentre lascia un bacio sulla mia guancia appena copro il retro del telefono con una mano per non far sentire nulla a Hardin.
Assumo una smorfia allarmata per far capire a Ian che sto parlando con mio padre, al che alza le mani in aria e fa un passo indietro con fare innocente, per poi indirizzarsi verso il frigo a un paio di metri di distanza.
Approfitto della sua lontananza per avvicinare di nuovo il telefono alla mia guancia, riprendendo a spalmare la marmellata su una fetta di pane per la piccola Mary, che per fortuna ora è ipnotizzata davanti alla televisione in soggiorno.«Papà...»-faccio di nuovo per dire, sperando di trovare il coraggio di parlare questa volta, ma mi zittisco di nuovo quando mi rendo conto che Ian sta ascoltando tutto ed essendo il primo che mi dice di stare lontano da Ethan, non penso che gli farebbe piacere sentire quello che ho da dire.
«La prossima settimana è il compleanno di mio nipote.»-lo sento sbuffare dopo un paio di secondi, per poi prendere la parola quando capisce che non ho il coraggio di dire altro.
«Voglio una grande festa per lui.»- dice con un tono fiero, dimenticandosi che Matt è mio figlio, ma sono così frustrata in questo momento che decido di accontentarlo, come se questo mi aiutasse a dirgli la verità.
«Va bene, ma non più di dieci invitati.»-dico tra i denti per fargli capire che non voglio gente sconosciuta al compleanno di mio figlio, ma solo la nostra famiglia, al che lo sento schiarire la voce dall'altra parte della linea per correggermi.«Facciamo undici... »-suggerisce con un tono più sereno del solito, facendomi alzare gli occhi al cielo, ma lo lascio finire prima di contrastarlo e dirgli che non voglio gente a caso intorno a mio figlio:
«... insieme a Ethan.»-aggiunge dopo un po' di tempo, facendomi alzare la testa di scatto.
Ethan.
Insieme a Ethan?!«Come?»- farfuglio tra me e me, dimenticandomi di mio padre mentre le sue parole si ripetono nella mia testa, cercando di capire se vuole solo provocarmi per sapere come vanno le cose tra me e Ethan.
«Mi fa piacere che tra te e Ethan sta andando tutto bene.»-si schiarisce di nuovo la voce, ma è così serio che inizio a credere alle sue parole, come se davvero gli facesse piacere vedermi con l'uomo che mi ha rovinato la vita.
Scuoto la testa rapidamente quando di sottecchi mi accorgo che Ian mi sta guardando confuso, affrettandomi a ritornare alla realtà e rispondere a mio padre con un tono perplesso:«Come fai a sapere?»- aggrotto la fronte, lanciando di nuovo una rapida occhiata a Ian, mentre sento sospirare mio padre di nuovo.
«Figliola devo andare, ho finito la pausa.»-si affretta a dire, chiudendo la chiamata così velocemente che finisco per credere alle sue parole e lo lascio andare senza darmi una risposta e lasciandomi impalata davanti all'isola della cucina.
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La Vendetta di Valerie ~Sequel di "La Vendetta di Ethan"
Romanzi rosa / ChickLit«Come sta mio figlio?»-le mie parole vengono fuori così fredde che non sono certo che mi darà una risposta, ma la sua smorfia rimane la stessa, mentre poggia le spalle allo schienale della sedia: non so quando è uscito di prigione, ma sono sicuro ch...