C a p i t o l o •d i e c i•

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Mi sveglio sentendo trillare il mio telefono, con uno sguardo accecato dallo schermo luminoso, leggo il mittente: Emi.
Sorrido al messaggio, facendomi quasi scordare perché io sia ancora qui a notte tarda. Iniziamo a scambiarci qualche messaggio.

 Iniziamo a scambiarci qualche messaggio

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Tiro un pugno sul volante, sta sul serio arrivando qui da me perché non mi ha più risposto

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Tiro un pugno sul volante, sta sul serio arrivando qui da me perché non mi ha più risposto.
Maledetta me, perché sono così impulsiva? Non dovevo venire fin qui, ho fatto la figura della codarda per una discussione che si poteva creare con i miei genitori. Ma sono mentalmente esausta, ho perso il lavoro ed ora anche il mio futuro, l'unica persona che ho è Emiliano... e nonostante i grossi problemi, è l'unico che riesce a sconfiggere la guerra e portare la pace in me stessa.

Li accendo subito dopo aver letto il messaggio dalla barra delle notifiche e nello stesso momento, mi si affianca un auto

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Li accendo subito dopo aver letto il messaggio dalla barra delle notifiche e nello stesso momento, mi si affianca un auto. È la sua Porsche.
Scende dall'auto e così faccio anch'io, ci guardiamo distanziati. Quella sigaretta che sta tenendo su un orecchio lo fa sembrare un ragazzino.
-Lasciamo perdere tutto quel casino che è successo?- mi guarda rassegnato.
Abbassando lo sguardo gli rispondo con il capo per acconsentire, d'altronde lo pensavo anch'io.
-Ascolta Chiara, frequentarmi non significa annullarti, esisti anche tu-
Lo ascolto, sempre restando a testa bassa.
-Facendo così hai mandato un po' a puttane la tua vita, ma questo non vuol dire che sei un disastro. Oh, guardami dai- mi alza il mento con un dito e lo guardo negli occhi.
I suoi occhi contro i miei, un fulmine di emozioni.
-Te vali tanto, capito Nanè?-
Ammicco un sorriso forzato e distolgo lo sguardo.
-Ti aiuterò io a trovare qualcosa, stai tranquilla. Nel frattempo ti lascio dei soldi, non ti preoccupare-
Balzo lo sguardo su di lui sbigottita. -Che cosa stai dicendo? Non te lo permetto, sei matto?!-
-Sta' tranquilla. Ora sali in macchina, andiamo da me-.
Amo quel suo modo di parlarmi delicato, ma allo stesso tempo aspro.
Lo amo e lo detesto, mi fa oscillare da un sentimento all'altro.

BIANCO E NERO - "tu il giorno, io la notte" | Emis Killa story |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora