C a p i t o l o •d o d i c i•

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Per la prima volta nella mia vita posso dire di essere completa. Mi sento molto meglio con me stessa, più sicura del mio corpo. Infatti ora quando mi guardo allo specchio non sono più la stessa di prima, non sono più la Chiara che si rimproverava da sola dicendo "non ce la farai mai". Ora no. Mi guardo e sorrido contenta di ciò che sono e mi dico: vietato dire non ce la faccio.
Perché sono così felice oggi? Beh, con Emiliano sta andando sempre meglio, in questo ultimo mese mi ha corteggiata talmente tanto da farmi sentire una vera principessa, o come dice Emi, una Regina con il suo Re. E poi... c'è una bella notizia.
Ho trovato un nuovo lavoro! Faccio la segretaria in un'agenzia di viaggi, per ora va più che bene questa posizione di lavoro perché prendo più di quello che mi aspettavo. Sarà quindi più vicino da raggiungere il mio sogno, quello di riuscire a laurearmi.
È anche grazie a Emi se ora ho un lavoro, si è fatto in quattro per me, ha cercato ovunque, chiamato aziende e amici per spargere voce. È stato davvero più disponibile che mai, solo per me, per rendermi felice. Ha detto che vuole rendermi fiera di me stessa, siccome non lo sono mai stata. Vuole farmi sentire viva e ci sta riuscendo benissimo. È entrato nella mia vita come una saetta, è successo tutto troppo in fretta ma mi ha completamente stravolto la vita. Sì, un po' mi ha distratta da tutto, ho perso il lavoro, una laurea, ma... ora eccomi di nuovo qua, sembra quasi ricominciare da capo e tutto va per il verso giusto, tutto in salita.
Sorrido riconoscendo il ruggito della sua moto, lo sto aspettando qui fuori dal lavoro. Sono molto tesa Perché questa sera andiamo a cena da sua madre, non ho mai avuto modo di conoscerla e quindi Emi ha colto l'occasione per presentarmela. Ci sarà pure Perla, anche lei conoscerò questa sera. So già che mi emozionerò così tanto fino a piangere.
-Ciao, Nanè-
Mi saluta togliendosi il casco, mostrando i suoi capelli disordinati.
Una cosa non è cambiata: continua a chiamarmi Nanè, ma non ancora amore, come comunemente fanno le coppie innamorate. Ma non è affatto un problema, ci ho fatto l'abitudine e non detesto più quel nomignolo che tanto lui ama.
-Mi sei mancato- dico salendo sulla moto. Avvolgo le mie braccia sul suo busto per sorreggermi, so già che correrà come un matto.
-Anche a me piccola, dopo quando arriviamo ti riempio di baci, ora andiamo che a dire la verità siamo anche un po' in ritardo-
Piccola. È proprio smielato, non mi aspettavo che mi chiamasse così, è quasi vicino nel chiamarmi amore.

***

-Allora, prima di entrare ti dico che... wow, non ho le parole ora...-
È proprio tenero, è tutto teso. Lo guardo dolcemente e gli accarezzo i capelli tenendomi stretta nel suo abbraccio.
-È che conoscerai mia figlia, mia madre... insomma, una parte della mia vita davvero importante-
-E io ne sono onorata, credimi-
Sono tesa anch'io, sto tremando, ho le mani sudaticcie ed Emi lo sente.
-Non avrei mai pensato di essere così impacciato in questo momento, minchia che difficoltà-
Ridacchiamo all'unisono.
-Chiara io non so che effetto mi fai, ma mi hai proprio fottuto cervello e cuore- dice portando la mano prima sul cervello, poi sul cuore.
Io sorrido timida, gli schiocco un bacio senza dire nulla poiché l'emozione mi sta mangiando le parole.
-Dai, entriamo-
Appena Emi suona il campanello, dalla porta sento una voce tenera dire cose incomprensibili. È Perla.
No, non devo piangere. Già mi sto rovinando il mascara.
-Amore di papà sono io, sì!- grida Emi.
Quando sua madre viene ad aprire, la piccola si fionda tra le braccia di Emiliano e lui la tira su facendola volteggiare in braccio.
-Buonasera, che piacere! Finalmente ci conosciamo!-
Sta madre mi accoglie con un sorriso ospitale, ci stringiamo la mano per presentarci. È una donna molto dolce, lo percepisco dai suoi occhi e da come ha appena salutato Emi. Lo ama tanto.
-Perla, guarda chi c'è qua. Lei è Chiara, dai fai ciao con la manina-
La sua tenendo in braccio e la guarda con occhi innamorati, penso che potrei svenire dalla dolcezza questa sera.
-Ciao, Perlina... sei bellissima- le bacio la manina e lei resta a guardarmi curiosa.
-Dai, su, andiamo a tavola che è già tutto pronto- esordisce la madre super contenta.
Mi volto e vedo la tavola già apparecchiata, tutta in ordine, lo si nota che l'ha fatto con amore.
Iniziamo a chiacchierare, ho già fatto amicizia con sua madre, per fortuna le sto simpatica, magari con la mia timidezza potevo risultare noiosa.
Emi per tutto il tempo da attenzioni alla piccola. La bacia, l'aiuta a mangiare, partecipa ai suoi giochi. E lo capisco, la vede molto poco ed è giusto recuperare il tempo con lei. Per ora Perla non vuole stare con me, forse non è abituata a vedermi così intima con suo papà. Chissà, magari già da così piccina, capisce che tra noi c'è qualcosa...

***

-Mi dispiace per Perla, a un certo punto faceva i capricci e non sapevo più come gestirla-
Siamo sommersi nella sua piscina, è così rilassante stare qui in giardino alla sera. Poi vedere la piscina illuminata nel fondale è ancora più paradisiaco.
Emi si sta fumando una canna, al contrario io l'erba non l'ho mai fumata, ma non ho nulla contro chi decide di fumarsela.
-Lo so, ti ho visto parecchio in difficoltà, però dai un po' sono riuscita a distrarla-
-Ma lei ti adora, solo che vuole fare la preziosa. Come tutte le donne, anche te lo eri con me all'inizio-
-Ma che dici, sei il solito presuntuoso!- gli tiro una pacca sul bicipite e lui mi risponde schizzandomi l'acqua addosso.
-Vuoi provare?- mi chiede porgendomi la canna.
Io, un po' titubante, accetto di fare qualche tiro. Inizialmente ho tossito fino a bruciarmi la gola, ma ora mi sento più sciolta e sembra non essere più un problema fare altri tiri.
-Vacci piano, l'hai quasi finita-
Ci smezziamo i tiri, non so perché ma mi viene da ridere. Sicuramente è l'effetto della cannabis.
-Guarda, sei strafatta!-
-Ma non è vero!-
Mi guarda negli occhi e sorride, restiamo in silenzio per qualche istante.
-Vorrei scrivere una canzone per te, cazzo-
Non so se sia serio, o se sia l'erba a farlo parlare.
-Lo faresti veramente?!-
Si avvicina me e stringendomi per le braccia mi fa sedere sul bordo piscina, mentre lui resta con le braccia posate sulle mie gambe.
-Secondo te non ne sarei capace?-
-Conoscendoti, direi che ne saresti capace eccome...- gli rispondo, accarezzandogli le braccia.
-Oh, comunque... mi fai una voglia-
-Ma Emi, che stai dicendo...- mi solletica il centro con la lingua ed io comincio a ridere ed a contorcermi dal piacere.
-Ma quanto ti piace?-
Involontariamente gli spingo la testa in mezzo alle gambe e lui risponde togliendomi il costume con i denti.
Tra noi c'è una chimica impressionante, proprio ingestibile.
-Lo farei qua in piscina...-
-Pensa se qualcuno ci guarda mentre lo facciamo, ma dai- scoppio a ridere, mentre lui mi sfila la parte superiore del bikini guardandomi con malizia.
-Non me ne frega un cazzo, possono guardarci quanto vogliono. Io voglio fotterti adesso-
-La tua dolcezza Emi non ha eguali...- continuo a ridacchiare senza motivo, mentre Emi mi spinge giù tenendomi stretta tra le sue braccia.
-Sei te che mi fai diventare un animale-
Continua a stuzzicarmi ed io lo respingo, ma solo perché voglio farlo dannare.
-E non far così dai, so che vuoi farlo... maiala che non sei altro-
Ma niente da fare, ha vinto.
Non posso proprio resistere alla sua voce, al suo corpo tatuato e muscoloso, non resisto a nulla davanti a lui.
Lo stiamo facendo da strafatti, è così divertente ma allo stesso tempo piacevole.
Oggi ho superato me stessa, mai avrei immaginato di poter fumare erba e fare l'amore in piscina, con gli occhi rossi e le risate mischiate con i gemiti.
Me la ricorderò bene, questa notte spericolata.

***
È l'una di notte, abbiamo perso la concezione del tempo, l'abbiamo fatto più volte, ritrovandoci anche in camera da letto.
Ora siamo tornati in piscina, Emi vuole farsi l'ultimo bagno e poi penso che andremo a dormire.
-Bello il bagno post scopata-
-Smettila di essere così volgare!- gli schizzo dell'acqua contro con i piedi, io sono seduta sul bordo piscina.
Me ne approfitto di scattargli una foto, lui alza la testa e se ne accorge.
-Aspetta, mi metto in posa-
Ed ecco lo scatto.

-Come non detto

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-Come non detto. Sei sempre fotogenico-
-Lo so. Dai, andiamo a farci una doccia e poi ci buttiamo a letto, che dici?-
Si alza dalla piscina e cingendomi i fianchi mi porta dentro casa.
Sono sicura che da come mi guarda, vorrà rifarlo un'altra volta sotto la doccia.

BIANCO E NERO - "tu il giorno, io la notte" | Emis Killa story |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora