MONSTER ALLERGY - La Pacificatrice

Un Tuffo nel Passato

Ok, è stato difficile, moooolto difficile e una parte in particolare ci ha portato via un mesetto, ma ce l'abbiamo fatta, quindi non vi trattengo oltre, e mi scuso per il ritardo.

Ah, dimenticavo...

🛑ALLERTA🛑 PER: descrizione grafica di una ferita, descrizione dettagliata di frequenti attacchi di panico, violenza e atti di bullismo, esperienza di morte/premorte nel caso avessi tralasciato qualche allarme fammelo presente nei commenti e provvederò ad aggiungerlo; ci tengo a specificare che sono cose molto superflue, ma a qualcuno può dare fastidio, !!SE RIENTRI IN QUESTA CATEGORIA NON LEGGERE IL CAPITOLO!! Grazie.
Una volta svegli i ragazzi iniziano a preparare la colazione, mentre tutti si mettono a tavola Sofia restituisce il pigiama a Vale e fa per uscire di casa.
"Non rimani?" Le chiede Nairi, indicando la sedia vuota tra lei e Chiara.
"No, devo tornare a casa... Non posso più trattenermi."
Detto questo la ragazza saluta tutti ed esce. Ci mette cinque minuti ad arrivare a casa, la porta è chiusa a chiave, suo padre non è ancora tornato, quando la apre sobbalza alla vista di un'ombra davanti all'ingresso. Lady, la gatta del condominio che ha l'abitudine di giocare nel loro giardino, alza lo sguardo, scrutandola intensamente.
"Scusa, ti ho spaventata?" Le chiede dolcemente Sofia abbassandosi ad accarezzarla. Ha sempre avuto l'abitudine di parlare con i gatti, anche prima di perdere la memoria. Lady si struscia contro la gamba della ragazza facendo le fusa. L'apparente serenità viene immediatamente sostituita dall'ansia, una strana sensazione le attanaglia la gola.
Lady è un Tutore, non sa come, ma riesce a percepirlo. Sofia inizia a camminare verso le scale, cercando di sembrare il più naturale possibile. Arriva in camera sua e, come da copione, inizia a sfogliare distrattamente un nuovo libro di testo in inglese, solo quando arriva a metà si accorge che non si tratta assolutamente di inglese. Strane lettere disordinate formano parole a lei comprensibili. Velocemente torna all'inizio del volume e sfila la copertina protettiva in plastica in modo da vedere quella vera.
Sebbene la lingua sembri antica la facciata del libro e l'interno sono perfettamente nuovi, come se fosse una ristampa di un vecchio manuale. Sofia scorre le dita sul titolo in rilievo. Guida alla storia dei Pacificatori, casi particolari. Edizione integrale, libro di testo tratto dagli studi di Varian dell'Antico Regno.
Sopra al nome dell'autore un timbro rosso con la scritta "RESPINTO".
La ragazza ricomincia a scorrere l'indice dall'inizio prestando attenzione alla strana lingua dei Rifugiatori.
1. Introduzione alla storia
2. I poteri dei Pacificatori
3. Il rapporto tra Dom e Potere
4. Dono della Vista
5. Info sulla genetica, lezione di approfondimento
6. Il ruolo dei Pacificatori in tempo di guerra
7. Rapporto tra Tutori e Pacificatori
8. Info sui poteri dei Pacificatori, lezione di approfondimento
9. I Sogni
10. l'Antro
11. Preparazione all'esame, curiosità e date fondamentali
Senza pensare inizia a concentrarsi sul libro, mentre due occhi felini la osservano.

Dopo aver salutato Sofia i ragazzi si mettono a lavoro, dividendosi i compiti come sempre.
Le ricerche cominciano dai libri che erano in camera di Sofia, fino ad arrivare alla biblioteca di Gatteo in cui, ha garantito Vale, avrebbero sicuramente trovato qualcosa.

"Quindi, questo significa Pace, questo... Guerra?" Ragiona Mattia scorrendo il dito sulla pagina logora. Chiara sospira e si raddrizza gli occhiali con un movimento stressato.
"No, quante volte devo dirtelo? Gli opposti sono scritti al contrario, e quello è il verbo 'fare' alla terza persona singolare, quindi colui che fa la Pace, Pacificatore. Senti, è meglio che tu vada in biblioteca con Teddy, Vale e Zick. Qui ci pensiamo noi ragazze." Mattia incrocia le braccia con con fare scocciato.
"Di solito siete voi le addette alla biblioteca. Perché ora dovrebbe essere diverso?"
"Beh, perché io ho fatto un corso, seppur basilare, di greco antico, e questa lingua ci assomiglia un po', Elena è una Rifugiatrice e non mi sembra giusto sprecare il potenziale di Nairi, nonché la più veloce a tradurre, facendole fare da balia a voi ragazzi." Detto questo Chiara indica la porta della stanza e Mattia esce sbuffando.
La Rifugiatrice prende il suo posto sulla sedia mentre Nairi si avvicina e traduce a memoria "Questo significa 'storia', questo 'primo'"
"Quindi La storia del primo Pacificatore, penso sia un libro di scuola." Osserva Elena. Chiara esamina il libro, l'immagine di copertina è sbiadita, ma è ancora visibile in trasparenza una figura circondata dai mostri, lo sfondo diventa sempre più scuro, fino a sfociare nel nero pece tipico della Sostanza, mentre in basso rimangono i resti del ritratto dell'Antro, visto come in origine, un tempio.
La ragazza lo prende e lo gira delicatamente, le scritte sul retro sono molto rovinate, ma ancora visibili.
"Invece è un romanzo." Chiara sorride, è impossibile tradurre la trama in quelle condizioni e ci vorrebbe troppo per decifrare l'intero libro, ma il libro era di Sofia, riflette prima di prendere una chiavetta USB dalla tasca esterna dello zaino, la infila nel computer, posato sulla scrivania.
"Che fai?" Le chiede Nairi.
"Sai, io e Sofia abbiamo preso l'abitudine di scrivere le nostre avventure insieme, come passatempo, all'inizio lo facevamo dal suo computer, non eravamo ancora ad Oldmill, e dovevamo vederci per scrivere, quindi era impossibile farlo se avevamo troppi compiti o impegni che non mi permettevano di andare da lei a Gatteo. Quando i miei genitori mi hanno regalato un computer lei mi ha dato una chiave di accesso per entrare nei suoi documenti Word e poter scrivere e correggere direttamente da lì. Dovrebbe funzionare ancora." Spiega premendo ripetutamente il tasto invio dopo aver inserito un codice, senza ottenere alcun risultato. "Mannaggia a me che ho mandato via quel nerd di Mattia, mi sarebbe tornato utile." Sussurra, prima di accorgersi di star premendo il tasto sbagliato. Sposta velocemente il dito e lo schermo si accende "Come non detto, rimango un genio."