memory

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Il gruppo torna a casa di Sofia, hanno deciso di passare un'ultima notte tutti insieme prima che Lay e Teddy debbano tornare a casa.
"Sofia tornerà per cena, i Tutori hanno deciso di non aspettare..." Dice Chiara alla madre di Sofia, lei annuisce.
"Allora aspettiamola."
Due ore dopo si sente bussare la porta, Valentina corte verso l'ingresso e la apre di scatto aspettandosi di vedere sua figlia, il suo sguardo cambia quando vede Timothy nelle sue sembianze feline venire verso di lei.
"Porto notizie importanti." Dice il gatto entrando in casa e dirigendosi verso Zick.
"Cosa c'è Timothy? Come sta Sofia?" Chiede il giovane Domatore.
"Ho tentato di impedire l'operazione, ma non ci sono riuscito... Sofia dovrebbe stare bene, ma non tornerà."
Chiara impallidisce di colpo. "Che significa che non tornerà? Deve tornare!"
Il gatto scuote la testa e guarda i ragazzi, sta per spiegare quando viene interrotto da Valentina.
"I poteri dei Pacificatori si concentrano nella mente..."
"E con questo?" Sbotta Mattia, tutta quella discussione non ha né capo né coda agli occhi dei due umani, Lay cerca di fornire una spiegazione recitando a memoria un paragrafo del suo libro di scuola.
"Il potere Dom si concentra nello spirito e nel corpo, perché viene controllato da azioni fisiche, per rimuoverlo bisogna utilizzare i domulacrum, dei contenitori particolari che risucchiano l'energia Dom.
I poteri dei Pacificatori invece si concentrano nella mente, vengono evocati tramite pensieri o ricordi e hanno un effetto diverso in base alle emozioni.
Inoltre il potere Dom è presente nel Domatore fin dalla nascita e, solitamente, si sviluppa nella prima infanzia, mentre il potere dei Pacificatori insorge quando il Pacificatore diventa consapevole di averlo, quando ciò accade esso si risveglia..."
"Non capisco questo cosa c'entri." La interrompe Mattia, Chiara lo guarda e dopo un attimo le si illumina lo sguardo.
"Ci hai capito qualcosa?" Chiede il ragazzo.
Lei annuisce "Si, ma spero di sbagliarmi... Lay ha detto che il potere insorge con la consapevolezza di averlo, quindi togli ad un Pacificatore la consapevolezza e gli toglierai il potere."
"Esatto, Chiara." Le dice Timothy.
"Ma come è possibile togliere a qualcuno la consapevolezza?" A quella domanda Nairi alza lo sguardo.
"Eliminazione della memoria."
A quelle parole tutti, chi più chi meno, si pietrificarono.
Per qualche minuto si sente solo il rumore delle macchine e del vento che fa muovere le foglie degli alberi, le uniche voci che risuonano sono quelle di Matilde e i suoi amici che giocano nel giardino di fronte.
A rompere il silenzio è Chiara.
"Questo non... Non vuol dire che si dimenticherà di noi... Solo dei poteri e delle avventure... Vero?"
Nessuna risposta.
"Vero!?" Insiste Chiara agitata, triste e spaventata.
Zob si fa coraggio.
"No, se conosco abbastanza bene i Tutori dimenticherà tutto... Missioni, poteri e... Amici."
A Chiara si offuscano gli occhi, si aggrappa al braccio di Zick, che è vicino a lei, e affonda il viso nella sua spalla.
Elena, che si era seduta, si alza e accarezza la schiena di Chiara, scossa dai singhiozzi.
Valentina ci mette tempo a realizzare la cosa, le lacrime le solcano il viso.
"Perché non la riportano a casa?" Chiede.
"Sarebbe stato rischioso riportarla qui, dopotutto i suoi poteri non sono scomparsi, li ha solo dimenticati, non so dove l'abbiano portata, forse in una oasi di detenzione, oppure la tengono alla Città Sospesa, la troveremo Vale, è una promessa."
Dice Zob consolando la donna.
Mattia si alza dal divano e si dirige verso la porta.
"Devo fare due passi." Dichiara ed esce.
Con uno scatto Chiara si alza per seguirlo,
"Lo riporto qui prima di mezzanotte."
Ed esce di casa, l'aria della notte le raffredda le guance inumidite facendole venire i brividi, Mattia è poco più avanti, seduto sul marciapiede, la ragazza si mette a fianco a lui e sospira.
"Un bacio, eh?" Mattia la guarda in cagnesco prima di tornare a interessarsi all'asfalto sotto i propri piedi.
"Ha iniziato lei..."
"Ma tu hai ricambiato, siete proprio..."
Prima che possa terminare la frase Mattia le da un pugno sulla spalla.
"AHI! Ma sei fuori?"
"Qualsiasi cosa fossimo ora non lo siamo più"
"Perché sei scappato, prima?"
"Perché hai urlato, prima?"
"Così non non è valido!" Dice scocciata e si gira dall'altra parte facendo la finta offesa, entrambi tacciono per qualche secondo, poi Chiara sbircia da dietro le proprie spalle, Mattia ha i gomiti sulle ginocchia e le mani tra i capelli.
"Se tu rispondi alla mia domanda, io rispondo alla tua..." Azzarda infine.
Lui annuisce.
"Troppa tensione...avevo bisogno d'aria"
Chiara fa 'Sì' con la testa nonostante sappia bene che è una menzogna.
"Tu invece?"
"Non è bello perdere un'amica."
"Secondo te è persa?"
"La memoria non si riporta indietro facilmente, sai? E anche se ritornassimo amiche...non sarebbe lo stesso."
"Parli come se fosse morta..."
"Se è andata come ha detto Timothy potrebbe esserlo"
"Devi essere positiva però..." le sussurra Mattia.
"Certo, perché scappare come una ragazzina in crisi ormonale è essere positivi." replica la ragazza scocciata.
Mattia la guarda allibito, non è una novità che il sarcasmo pungente di Chiara zittisca qualcuno, ma non pensava sarebbe arrivata a paragonarlo ad una ragazzina.
"cosa? Io avevo bisogno di una boccata d'aria! Non sono così sentimentale."
"Farò finta di crederti."
"Senti io... "
"Mattia ascolterei le tue dolci parole verso Sofia volentieri, ma è notte e che ne dici di dormire su un letto e non su una panchina?"
"io... Okay hai ragione andiamo" Si arrende lui.
"e bravo il nostro innamorato"
I due tornano a casa, sono ancora tutti in piedi.
"Credo sia meglio andare a dormire, ci penseremo domani, con la mente lucida si ragiona meglio."
Dice Valentina.
Tutti quanti si coricano, i ragazzi non hanno né l'energia né l'umore per un pigiama party, quindi si mettono direttamente a dormire, dopo un po' di insonnia riescono a prendere sonno, anche se la preoccupazione li perseguita anche negli incubi.
Quando il sole sorge tutti sono già svegli, quindi nessuno trova un motivo o una scusa per non alzarsi subito e non dover guardare in faccia la realtà.
Passando davanti alla stanza di Sofia Chiara sbircia da dietro alla porta, nella speranza di vederla alzarsi come tutte le mattine, quando la prendeva in giro subito dopo aver dato il buongiorno Mattia.
Ma Sofia non c'è, non è nel suo letto, non è sul divano del salotto e non è in cucina a bruciare i pancakes nel vano tentativo di cucinare senza di lei.
Al suo posto c'è sua madre, che ha preso un permesso dal lavoro, la accoglie con un sorriso, uno di quelli che era solita sfoggiare Sofia quando le chiedevano come stava sua nonna e lei rispondeva "come al solito" bam sapendo che le sue condizioni di salute peggioravano ogni giorno, è anche lo stesso sorriso che avevano i politici quando dicevano che la quarantena sarebbe finita presto e che avrebbero risolto tutto, invece a scrivere la parola 'fine' sulla questione sono stati dei ragazzini delle medie, ma ovviamente questo nessuno lo saprà mai.
"Buongiorno" dice Valentina a Chiara e Mattia mentre prendono posto a tavola.
"Giorno" rispondono i due all'unisono.
Si guardano intorno, anche il gatto di Sofia pare più triste del solito, bramoso di affetto salta sulle ginocchia di Chiara che lo accarezza dolcemente.
Timothy è seduto sul tavolo, intento a studiare alcune mappe.
"Hai idea di dove potrebbe essere?" Chiede Valentina impiattando l'ultimo pancake.
"Sfortunatamente BigBurg è una grande città e Bibbur-Si ha una grande area di influenza, solo tra Oldmill Village, Gatteo e Sant'Angelo ci sono almeno un centinaio di oasi di detenzione, una ventina di ricoveri e almeno quarantacinque oasi per Domatori..."
Mattia stringe forte la forchetta al pensiero di quanto potrebbe essere alto il numero di luoghi possibili se si contassero anche le altre contrade fantasma.
"Ma non preoccupatevi, io e Jeremy be abbiamo parlato telepaticamente per tutta la notte e abbiamo un buon piano per restringere il campo."
"Dicci tutto." Esclama Chiara speranzosa.
"Jeremy ha la piena fiducia dei Tutori dopo aver gestito a sangue freddo la questione virus, cercherà di trovare informazioni, a Bibbur-Si c'è un catalogo in cui vengono registrate tutti i crimini commessi dai mostri e, se siamo fortunati, dei Pacificatori, ora l'unica cosa che possiamo fare è iniziare le ricerche con quello che abbiamo."
"Hai idea di quanto ci vorrà?" Chiede Elena che ha ascoltato tutto in silenzio con Zick.
"Dovremmo avere le informazioni sufficienti entro Natale, ma non c'è nulla di serio, anche se Jeremy riuscisse ad ottenere immediatamente l'accesso al catalogo le registrazioni sono molte e poco organizzate."
"E tu non potresti aiutarlo dall'interno?"
Domanda Zick.
"Sfortunatamente, dopo che ho cercato di impedire il processo di Sofia, i Tutori hanno pensato che io fossi troppo vecchio e stanco per continuare a lavorare e mi hanno gentilmente chiesto di prendermi un paio di mesi di ferie... In un altro momento mi sentirei offeso, ma ora abbiamo cose più urgenti di cui preoccuparci."

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