capitolo 12

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Quella sera Harry non aveva chiuso completamente occhio. Quando provava ad addormentarsi, improvvisamente la sua mente decideva di scavare tra i suoi pensieri più nascosti per impedirgli di dormire: per questo si era del tutto rassegnato e aveva dormito poco più di un'ora. Da una parte si era quasi sentito in colpa per aver fatto ingelosire Louis in quel modo, ma poi ripensava al male che gli aveva fatto e pensava di aver fatto la cosa giusta.
Il giorno dopo si era guardato allo specchio e aveva notato due enormi occhiaie sotto i suoi occhi e si era maledetto per non aver dormito.
- Hai una pessima cera - aveva detto Liam con la voce impastata dal sonno appena lo aveva visto uscire dal bagno. Niall si stava ancora dimenando nel letto, borbottando frasi sconnesse.
Harry non rispose all'affermazione di Liam, si limitò solo a fare spallucce mentre indossava la sua camicia e la cravatta Grifondoro.
- Ma hai dormito stanotte? - chiese il biondo sbattendosi il cuscino in faccia.
Harry non rispose subito. - No, non ci sono riuscito - disse però poi.
- Ho sentito tutta la notte il letto cigolare e... - fece uno sbadiglio prima di continuare a parlare - ...e il rumore delle lenzuola -
- Sì, mi sono girato e rigirato, ma non ce l'ho fatta -
Liam si mise accanto a lui mentre si sistemava allo specchio la cravatta. Poggiò le mani sulle sue spalle, abbozzando un sorriso che Harry notò attraverso lo specchio.
- Pensi a lui? -
Harry sentì un groppo in gola che non gli permise di rispondere immediatamente alla domanda di Liam. Lo guardò dallo specchio e rimase un secondo ad indugiare: effettivamente sì, pensava tutta la notte a Louis, non smetteva un secondo di pensare a quanto gli mancasse e a quanto volesse di nuovo stringerlo tra le sue braccia ma pensava anche a come questo sentimento combattesse dentro di lui contro il rifiuto di volerlo anche solo guardare in faccia.
Pensava sempre a Louis, come poteva negarlo?
- Sì - disse semplicemente, consapevole del fatto che Liam non avrebbe scavato ancora di più dentro i suoi pensieri e si sarebbe accontentato di quello stupidissimo "sì". Gli strinse le spalle come per fargli coraggio e Harry lo guardò con un sorriso: malgrado tutto, sapere che Liam e Niall gli stavano vicino gli dava un po' la forza di andare avanti.

Scese come sempre prima di tutti a colazione e trovò lì Evelyn che sfogliava il libro di incantesimi. Harry avrebbe voluto cambiare direzione per evitare che la bionda gli ricordasse che quel pomeriggio si sarebbero dovuti rivedere, ma nello stesso momento in cui ci pensò, Evelyn alzò lo sguardo e gli sorrise.
Harry ricambiò agitando timidamente la mano e si sedette poco più avanti per godersi la sua colazione. Nello stesso momento la sua civetta si catapultò proprio davanti a lui per consegnargli una lettera da parte dei suoi genitori e Harry fu felice di sentire finalmente qualche notizia da parte loro, ma fu costretto a distrarsi qualche secondo dopo: aveva sentito una risata provenire dal tavolo dei professori, una risata che avrebbe riconosciuto sopra qualsiasi altra perchè era quella che aveva riempito il suo cuore negli ultimi mesi e per questo si voltò istintivamente. Vide il professor Malik vicino all'orecchio di Louis che gli stava sussurrando qualcosa: Louis intanto rideva di gusto mentre il moro si avvicinava sempre di più a lui.
Harry sentì lo stomaco quasi scoppiargli per il nervosismo: sicuramente lui e Malik erano ritornati ad avere quel rapporto "speciale" che Louis tanto amava e il pensiero che quel pazzo con l'Occhio Interiore potesse anche solo sfiorare il professor Tomlinson, fece quasi venire i brividi a Harry. Tornò a leggere la lettera che gli era arrivata, ma fu costretto a rileggere per tre volte di fila la prima frase che sua madre aveva scritto perchè la sua mente continuava a concentrarsi su quei due.
- Harry - sentì la voce di Evelyn e desiderò spaccare qualcosa perchè era assolutamente l'ultima persona con cui voleva parlare in quel momento.
- Sì, dimmi - disse.
- Possiamo studiare insieme stasera? Avevo detto ad Emma che sarei stata con lei questo pomeriggio - disse sorridendo e sistemandosi una ciocca di capelli. Il riccio si limitò ad annuire, sforzando un sorriso e tentando di non voltarsi di nuovo verso il tavolo dei professori.
Evelyn lo salutò stampandogli un bacio sulla guancia e quasi rimase basito davanti a quel gesto, ma sperò che Louis l'avesse visto: si voltò verso di lei e la salutò con la mano, vedendola che andava via.
Rilesse nuovamente la prima frase della lettera, fino a quando non sentì la voce di Niall: aveva capito che leggere quella lettera quel giorno gli sarebbe venuto veramente impossibile. - Molto intimi quei due, eh? - aveva sussurrato Niall, facendogli segno di guardare verso il tavolo dei professori. Harry fu costretto di nuovo a girarsi e li vide ancora lì che ridevano e scherzavano. Socchiuse gli occhi, facendo un lungo respiro.
- Sì, si vogliono molto bene a quanto pare - rispose Harry.
- Avrà trovato qualcun altro con cui scopare la sera - ridacchiò Niall. Quella frase non fu per niente di conforto per Harry, soprattutto sapendo cosa si celasse dietro l'amicizia dei due professori.
- Boh - il riccio fece spallucce, prima di guardare di nuovo Louis con il quale riuscì a scambiarsi uno sguardo. Gli mancava tremendamente riuscire a guardarlo intensamente negli occhi come erano soliti fare anche nel silenzio più totale.
In quel momento Harry capì che quella sarebbe stata l'ennesima brutta giornata.

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