capitolo 14

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Non dormiva così bene da un bel po' di tempo ormai, ma addormentarsi con la mano di Louis che carezzava i suoi ricci aveva reso il sonno di quella notte un sonno rilassante e appagante: era riuscito a recuperare tutte le notti insonni che aveva trascorso nelle ultime settimane.
Si svegliò con la mano poggiata sul petto di Louis e le lenzuola che lo coprivano fino alla vita. Il materasso e il cuscino facevano lo stesso odore che emanava il corpo nudo di Louis, disteso accanto a lui. Dormiva tranquillo e non appena Harry aprì gli occhi decise di non svegliarlo, rimanendo qualche minuto a guardarlo.
Aveva la bocca leggermente socchiusa e i capelli scombinati che gli coprivano la fronte, una mano dietro la nuca e l'altra lungo il corpo. I muscoli delle braccia erano rilassati, ma Harry riuscì a scorgere delle piccole vene che sporgevano dagli avambracci.
Harry alzò piano il capo e guardò la propria mano sul petto di Louis e si accorse subito che era del tutto scoperto e aveva una gamba leggermente piegata. Osservarlo mentre dormiva beatamente era una delle cose più belle che si potesse fare appena svegli.
Harry si ricordò però che entrambi avrebbero avuto lezione quella mattina, ma soprattutto che non dovevano destare alcun tipo di sospetto e non dovevano farsi scoprire da nessuno.
Iniziò a carezzargli piano la pelle morbida del viso e quello dischiuse gli occhi, prima di mugugnare qualcosa e voltarsi completamente dal lato di Harry. Aveva chiuso di nuovo gli occhi e si era leggermente accovacciato e il riccio sorrise dolcemente, continuando però a carezzargli il volto.
- Buongiorno - sussurrò con la sua solita voce rauca, impastata dal sonno.
Louis mugugnò di nuovo qualcosa. Si avvicinò sempre di più a Harry nascondendo il volto contro il suo petto.
Harry ridacchiò appena e lo strinse a sè come per abbracciarlo e iniziò a carezzargli la schiena: osservò le sue dita affusolate che si muovevano contro la pelle calda di Louis e abbozzò un sorrisetto. Rimasero in quella posizione ancora per qualche secondo prima che Louis si voltasse per stiracchiarsi e tornare a pancia in su.
- Ho sonno - borbottò, aprendo appena gli occhi e guardando Harry. Il riccio stava messo di lato, con la mano poggiata sulla testa che lo fissava mentre tentava di svegliarsi.
- Dai, amore, devi svegliarti - gli sussurrò dolcemente.
- Ripetimelo di nuovo - disse quello.
- Cosa? Devi svegliarti? -
- No, chiamami di nuovo amore -
Harry sorrise, avvicinandosi a lui e dopo aver poggiato la testa sulla sua spalla gli baciò piano il collo. - Amore mio - sussurrò, con le labbra contro la sua pelle. Louis attorniò le sue spalle con un braccio, carezzandogli piano i capelli.
- Perchè non stiamo tutto il giorno qui? - propose Louis baciandogli la fronte.
Il ricciolino ridacchiò - Perchè abbiamo entrambi lezione, non possiamo mancare -
Louis sbuffò - Hai ragione, ma ancora è presto, possiamo rimanere a letto ancora un po' - Harry si strinse maggiormente a lui, iniziando a giocherellare con i pochi peli che aveva sul petto, sentendo gli occhi di Louis addosso. Rimasero in silenzio a carezzarsi dolcemente, entrambi completamente nudi, con le loro gambe intrecciate l'una con l'altra.
- E' stato bello dormire con te - disse il riccio alzando lo sguardo.
Louis gli prese il mento con una mano avvicinandogli il viso e fece in modo di far incontrare le loro labbra per un lungo e romantico bacio a stampo che parve durare minuti interi. Harry non si era mai sentito così bene in vita sua come in quel momento, sentiva quella ventata di aria fresca che aveva sempre desiderato.
- Sei la parte migliore di me, Harry - il riccio arrossì violentemente e nascose il volto nel collo di Louis e lo sentì ridacchiare per la sua reazione.
- Perchè ti nascondi, piccolo? Non sarai mica timido? - disse iniziando a solleticargli i fianchi e quello trasalì iniziando a ridere.
- No, dai, non farmi il solletico! -
- Oh! Il piccolo Harry soffre il solletico! - Louis continuò a solleticarlo in tutte le parti del corpo e quello iniziò a dimenarsi cercando di farlo smettere ma non ci riuscì e la stanza si riempì della sua risata.
- Ti prego! Tregua! Tregua! -
- Ti concedo la tregua anche se pagherei oro per vederti sempre ridere in questo modo - Harry ridacchiò di nuovo, dopo essersi ritrovato Louis disteso su di lui, che lo guardava dritto negli occhi. Il riccio lo abbracciò, stringendolo forte.
- Oggi abbiamo lezione? - domandò poi Louis. Harry non riuscì a rispondere immediatamente: si era perso a guardare i suoi splendidi occhi, che brillavano di un azzurro vivido e dentro i quali Harry riusciva a vedere tutta la sua felicità.
Si rese conto poi che era stato zitto per troppo tempo - Sì, seconda ora - rispose dunque.
- Sarà difficile non prenderti e baciarti -
- Fallo adesso allora -
Louis non se lo fece ripetere più di una volta e gli prese il volto con entrambe le mani, premendo le sue labbra contro quelle di Harry. Il riccio chiese accesso alla sua bocca, spingendo la lingua contro le sue labbra e quello le dischiuse appena cosicchè potessero baciarsi con trasporto. Le loro mani avevano iniziato a percorrere ogni parte dei loro corpi, fino a quando le dita di Harry non raggiunsero il fondoschiena di Louis e glielo strinse forte.
- Harry, mh - mugugnò quello.
- Che c'è? - chiese a fior di labbra.
- Non farmi eccitare, abbiamo lezione adesso - sorrise, passando una mano tra i suoi ricci e Harry portò il capo indietro sentendo le sue dita intrecciate con i suoi capelli.
Louis lo fissò prima di potergli baciare il collo ripetutamente, arrivando fino al pomo d'Adamo, salendo poi verso la mandibola, fino a quando Harry non gli prese il volto con una mano per fare in modo che le loro labbra potessero incontrarsi di nuovo.
- Doccia? - sussurrò Louis.

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