Qualcosa fece credere a Harry che quel litigio non avesse fatto altro che fortificare il loro rapporto, renderli più forti di prima. Aveva cancellato ogni dubbio, preoccupazione o perplessità, adesso erano sicuri dei loro sentimenti e avrebbero combattuto insieme per difendere il loro amore.
Quando aveva sentito Louis chiedergli di essere il suo fidanzato si era sentito la persona più felice del mondo. Non sapeva se ridere, piangere o rimanere semplicemente stupito, ma poi aveva capito che baciarlo sarebbe stata la scelta migliore.
Era il suo primo amore, la sua prima vera storia d'amore ed era così contento di poter condividere con Louis tutto questo e poter crescere insieme a lui. Sperava dentro di sè che quello fosse solo l'inizio di una lunghissima storia che avrebbe riempito i loro cuori per sempre.
Quella sera non era rimasto a dormire con lui e infatti il risveglio del giorno successivo fu piuttosto traumatico, tanto è vero che gli venne difficile alzarsi dal letto. Si era girato e rigirato un milione di volte, coprendosi fino alla testa e sperando che Louis si potesse materializzare accanto a lui nel letto, ma non successe e quindi si ritrovò costretto ad alzarsi. Nel momento in cui si sciacquò la faccia, si ricordò che quello sarebbe stato un giorno "importante": dopo mesi passati a desiderare di conoscere il passato di Louis, finalmente quella sera sarebbe riuscito a conoscere la verità nascosta dietro quel marchio nero che ancora Harry faceva fatica a guardare.
Continuava a chiedersi però per quale motivo Louis ci avesse messo così tanto a parlargliene e arrivò alla conclusione che sicuramente non era stato niente di facile da affrontare: alla fine si parla sempre di Voldemort, l'uomo che tutto il mondo della magia temeva.
Malgrado tutto non vedeva l'ora di sentire il suo racconto.Quella sera era andato prima del previsto da Louis: aveva studiato tutto il giorno incessantemente, senza fermarsi nemmeno un attimo, imponendosi di concentrarsi durante le lezioni e seguire seriamente. Si era ritrovato però veramente stanco dopo una giornata del genere e per questo aveva soltanto bisogno di stare con Louis e rilassarsi.
Tra l'altro quel giorno Evelyn si era seduta accanto a lui durante la cena, chiedendogli di studiare insieme ed esercitarsi nell'incantesimo del Patronus, ma lui si era categoricamente rifiutato rifilandole una scusa inventata sul momento che non era apparsa tanto credibile: tutto avrebbe voluto fare il giorno dopo fuorché stare con Evelyn Garrett, soprattutto perchè non voleva che Louis si ingelosisse e dubitasse di lui per nessun motivo al mondo, soprattutto in un momento in cui stavano veramente molto bene.
Quando bussò alla porta del suo ufficio, Louis non rispose nemmeno, probabilmente perchè ormai era consapevole del fatto che quei tre colpi contro la porta annunciavano sempre l'arrivo di Harry.
Era la terza sera consecutiva che lui spariva dal suo dormitorio ed era certo che se qualcuno l'avesse visto avrebbe iniziato a nutrire seri sospetti nei suoi confronti, ma non se ne era preoccupato più di tanto, perchè l'unica cosa che desiderava era stare con Louis.
Quando entrò lo trovò girato verso il camino, intento a attizzare leggermente la fiamma con la bacchetta e Harry sorrise istintivamente, chiudendo la porta alle sue spalle.
Si avvicinò a lui e lo prese dai fianchi dolcemente. - Buona sera - sussurrò Harry al suo orecchio e quello pressò la schiena contro il suo petto e nel suo viso si dipinse un piccolo sorriso. Harry poggiò la mano sul suo volto, carezzandogli la mandibola per poi voltargli la testa verso di lui con un dito e baciarlo.
- Ciao - disse semplicemente Louis dopo avergli carezzato la guancia con il dorso della mano.
- Mi sei mancato oggi - disse poi Harry, muovendo le dita nel suo fianco, alzandogli leggermente la camicia bianca che indossava quella sera. Era la prima volta che gliela vedeva addosso, ed era bellissimo.
Gli sfiorò la pelle con i polpastrelli e quello socchiuse gli occhi per poi baciarlo di nuovo.
- Anche tu - rispose poi.
Harry lo voltò verso di sè e gli prese il viso con entrambe le mani e lo baciò con trasporto. Rimasero a baciarsi per un bel po', fino a quando Harry non ruppe il bacio per poterlo guardare negli occhi.
- Come è andata la giornata? - chiese Louis.
Harry fece un sospiro - Sono molto stanco, ho studiato tantissimo -
- L'altro giorno ho parlato con Lumacorno e mi ha detto che per ora ti vede distratto - disse Louis, prendendo dei cuscini e mettendoli per terra vicino al camino. Erano dei bei cuscini che ricordavano molto il laboratorio di Astronomia quindi sicuramente erano stati un regalo di Zayn.
- Sì, lo so - rispose Harry - Però ho promesso a tutti i professori che ora mi impegnerò davvero - Louis lo guardò.
- Promesso? -
- Sì, certo, promesso! E' stato solo un periodo... negativo - fece spallucce e poi vide il suo professore sedersi a terra, con la schiena contro i cuscini che a loro volta erano poggiati sulla parete più vicina al camino. Louis battè la mano nel posto vuoto accanto a sè e Harry si fiondò accanto a lui e si sedette al suo fianco, per poi sentire la mano di Louis che gli cingeva la spalla e lo stringeva a sè.
- Che ci faceva oggi Evelyn Garrett accanto a te a cena? - chiese poi Louis di punto in bianco.
Harry ridacchiò - Pensavo non l'avessi vista -
- Io vedo tutto - Louis rise e lo fece anche Harry, alzando lo sguardo verso di lui.
- Voleva che studiassimo insieme domani -
- E... ? - fece Louis e il riccio si accorse che il sorriso nella suo volto era completamente sparito.
- E ovviamente le ho detto di no -
- Meno male, questa ragazzina cerca guai seri - Harry scoppiò a ridere per poi stampargli un bacio sulle labbra. Si strinse ancora di più a lui, mettendo la mano sulla sua pancia e sentendo il calore provenire dal suo corpo e dal camino. Ci fu un momento di silenzio e Harry si accorse che quella sera l'aria era diversa dal solito, probabilmente perchè entrambi sapevano di cosa avrebbero dovuto parlare e quale sarebbe stato l'argomento. Harry si era reso conto dal primo momento in cui l'aveva guardato negli occhi di quanto fosse preoccupato, forse anche in ansia, e che di certo faceva fatica a riprendere quel discorso.
- Louis, ascolta - fece poi Harry dopo che quel silenzio stava per diventare piuttosto assordante, cosa che non succedeva mai quando si ritrovavano da soli - Se non vuoi parlarne oggi, fa nulla... insomma non sei obbligato - il riccio disse quelle parole un po' contro il suo pensiero e contro la sua curiosità, ma non voleva vedere Louis così preoccupato.
- No, Harry, no - rispose serio. - E' arrivato il momento che tu... sappia -
- Ma non voglio che questo ti faccia stare m... - tentò di continuare a parlare ma Louis gli poggiò un dito sulle labbra per zittirlo e a quel puntò non fiatò più. Quel momento fu seguito di nuovo da qualche attimo di silenzio in cui Louis carezzava la spalla di Harry; quest'ultimo invece gli aveva preso l'altra mano e aveva iniziato a guardarla e carezzargliela dolcemente, sfiorando ogni dito e carezzandogli il palmo, per poi farla intrecciare con la propria e stampargli un bacio sul dorso.
Lo guardò negli occhi.
- Sei pronto? - chiese poi all'improvviso Louis.
STAI LEGGENDO
take the memories away and I'll be better
FanfictionI crediti della copertina vanno a: @ileniaScipioni Trama:Harry Styles si prepara ad affrontare il sesto anno nella Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, durante il quale incontrerà Louis Tomlinson, il nuovo temutissimo insegnante di Difesa Cont...