capitolo 19

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Non amava sprecare il suo inchiostro, ma quel giorno la lezione di Incantesimi era più noiosa del solito e per questo era finito per fare dei disegni stupidissimi su una pergamena con degli appunti sparsi qua e là. Si era seduto tra gli ultimi banchi cosicchè Vitious, basso per com'era, non si potese accorgere del fatto che non stesse assolutamente seguendo.
Niall era accanto a lui con la testa poggiata sul banco e gli occhi chiusi e Harry si chiese se stesse realmente dormendo o avesse semplicemente le palpebre abbassate per tentare di prendere sonno - nella situazione meno consona però.
Soltanto i più bravi, tra cui Liam, stavano a primo banco e si interessavano veramente a quella lezione. Harry stava a primo banco solo durante le ore di Difesa, ovviamente contro la volontà di Niall che non amava per niente stare attaccato alla cattedra dei professori, perchè il più delle volte finiva per distrarsi e almeno all'ultimo banco era libero di fare ciò che voleva.
Harry si ricordò del giorno precedente, ovvero il giorno del suo compleanno e iniziò a ripensare a sua sorella Gemma e ai suoi genitori e fu così felice di rivedere lo splendido sorriso di sua madre, gli occhi castani di sua sorella e poter sentire la voce rassicurante di suo padre. Pensò a quanto fosse stata bella quella giornata, a come fosse finita nel migliore dei modi, tra le braccia di Louis a sussurrarsi frasi dolci e ricordarsi a vicenda quanto forte fosse il loro amore e quanto si amassero.
Harry sorrise proprio nel momento in cui disegnò un piccolo cuoricino sulla pergamena: sembrava una di quelle stupide ragazzine che di solito si vedevano in quei film babbani, solo che lui non era nè una ragazzina, nè un babbano e non era nemmeno in un film. Però in compenso era innamorato di Louis Tomlinson quindi questo un po' giustificava il suo comportamento.
Si distrasse un attimo dai suoi pensieri sentendo Niall mugugnare e si voltò per un attimo accorgendosi che adesso il suo amico stava con la bocca semiaperta.
Ritornò alla sua pergamena e ai suoi pensieri.
Louis la sera precedente gli aveva detto che il suo compleanno era esattamente il ventiquattro dicembre, la vigilia di Natale. Non riusciva ancora a spiegarsi il motivo per il quale non gli avesse detto prima quando festeggiasse il suo compleanno e un po' in un primo momento c'era rimasto male, soprattutto per il semplice fatto che lui lo aveva riempito di regali quel giorno quando Harry non si era degnato nemmeno di fargli gli auguri, non sapendolo.
Sicuramente, se solo l'avesse saputo, gli avrebbe fatto un regalo più bello della penna che gli aveva dato a Natale, forse qualcosa di più speciale, di più bello e desiderò tanto che fosse di nuovo il ventiquattro dicembre per poter rimediare - magari senza però rivivere tutto ciò che realmente aveva vissuto nel periodo natalizio di quell'anno, che si era classificato tra i peggiori della sua vita.
Pensò a come poterlo ringraziare per il bel compleanno che gli aveva fatto trascorrere e iniziò a spostare lo sguardo verso il soffitto per poter riflettere, ma non gli venne niente in mente.
- Horan! - urlò Vitious e Harry trasalì e Niall fece un balzo dalla sedia, rischiando quasi di cadere per terra. Il biondo scosse la testa, sbattendo più volte le palpebre come per svegliarsi.
- Sì... sì - disse poi confuso.
- Potrebbe gentilmente riassumere l'argomento di cui stavo parlando pochi secondi fa? - chiese il professore con la sua vocina squillante, scendendo dalla pila di libri su cui stava in piedi di solito, per avere una panoramica migliore della classe. Niall balbettò qualcosa, delle parole sconnesse e Harry scoppiò a ridere, nascondendosi tra i ricci.
- Va bene! Okay! - urlò il professore - Visto che il Signor Horan ha preferito dormire durante tutta la lezione, ripeterò in breve l'argomento e quanto a lei Horan - disse indicando il ragazzo con il suo dito minuscolo - Domani voglio una relazione su tutti gli incantesimi riguardanti l'invisibilità e come usarli e sulla parte teorica di come parlare attraverso il fuoco perchè è questo che stavo spiegando! - disse quello aumentando gradualmente il tono della voce e Harry scorse subito l'espressione scioccata di Niall, il quale sbuffò subito dopo.
- Vedi che sorpresa, sono sempre io quello che viene beccato - mugugnò, con la voce rauca per il sonno.
Sorpresa.
Sorpresa.
Quella parola rimbombò nella testa di Harry un paio di volte, poi ebbe quasi come un'illuminazione - Sei un genio Niall! - disse poi strattonando il suo amico dal mantello.
- Eh? -
- Sei un fottuto genio, ecco perchè sei il mio migliore amico - continuò con il tono di voce più allegro che potesse avere, mentre Niall probabilmente lo stava odiando perchè si era svegliato da un riposino in modo piuttosto brusco.
- Tu sei tutto pazzo - rispose il biondo, alzando il sopracciglio.
- Una festa a sorpresa - disse sorridente.
Niall continuò a fissarlo con aria interrogativa - Ma per chi? - domandò.
- Praticamente ho scoperto che Loui.. - fece per parlare, ma la voce tuonante di Vitious lo interruppe immediatamente - Signor Styles, vuole stare a sentire o le assegno la stessa punizione di Horan?! -
- Sì, mi scusi professore - disse, preso però ancora dall'euforia e in quel momento decise che avrebbe raccontato dopo a Niall quello che era successo e quale grande idea gli era venuta in mente: avrebbe organizzato per Louis una piccola festa a sorpresa, magari con il professor Malik e con Liam e Niall. Sicuramente a Louis avrebbe fatto piacere, sarebbe stato contento o almeno così sperava.
Certo, non aveva questo grande rapporto con Liam e Niall, ma sicuramente non avrebbe disprezzato la loro presenza. Ne avrebbe parlato ai suoi amici subito dopo la lezione e ne avrebbe approfittato il giorno stesso per esporre al professor Malik la sua idea: non vedeva assolutamente l'ora.

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