Capitolo 15

154 6 0
                                    


"Non c'è nulla di più bello che amare sapendo di essere amati. Pensare a qualcuno sapendo di essere pensati. Sorridere sapendo di essere la ragione del sorriso di qualcuno"

《JENNY'S POV》

Mi sveglio sentendo un profumo di brioche.

Tengo ancora gli occhi chiusi e mi giro dall'altra parte sospirando.

Dopo pochi secondi mi passa per la testa che sono a casa di Liam, e ricordo che oggi c'è scuola.

Mi alzo di colpo.

"CAZZO!" urlo e mi metto le mani nei capelli.

"Buongiorno anche a te" ridacchia Liam mentre viene verso di me tenendo tra le mani un vassoio

"MA COSA? SIAMO IN RITARDO PER LA SCUOLA E TU MI PORTI LA COLAZIONE A LETTO?" Urlo

Alla mattina potrei incazzarmi con chiunque, e non sono riuscita a controllarmi urlando in faccia a Liam.

"Rilassati Jen, oggi entriamo alle 10 per assemblea e ora sono le 8, non ricordi?" Risponde cautamente

A differenza mia, dopo la mia "aggressione" è rimasto calmo e mi stupisce un po'. Sinceramente non mi ricordo dell'assemblea, ma meglio così, ho più tempo per prepararmi bene.

"Scusa per averti urlato contro, al mattino sono insopportabile.." Abbasso la testa e sospiro

Lo sento ridacchiare e poi inizia a parlare

"Non solo al mattino Jen" ride della sua stessa battuta e non posso evitare di ridacchiare

"Stronzo" rido e gli lancio un cuscino addosso che dopo averlo colpito, viene afferrato dalle sue braccia

"Me la paghi questa Jen, la lego al dito"

Con una mossa molto veloce e scattante, mi alzo dal letto e corro via dalla stanza.

Lui non fa altro che seguirmi e dopo avermi raggiunta, mi tiene bloccata

"Adesso non scappi più stronzetta" ride e mi spinge sul divano.

Sono sdraiata e lui inizia ad approfittarsene per farmi il solletico, da quando ha capito che è il mio punto debole, appena le ha l'occasione mi uccide in quel modo.

"Ti prego smettila" dico tra un sospiro e l'altro, continuando a ridere

Decide di fermarsi e me lo ritrovo di fronte a me a una distanza di 2 centimetri.

Posso sentire il suo respiro e perdermi nei suoi occhi, e lui sembra fissare me nello stesso modo.

La tensione aumenta a poco a poco e decido di coprirmi la faccia con le mani cercando di alzarmi.

Lui tira via le mani e le stende lungo il mio corpo, si avvicina a me e mi lascia un bacio all'angolo della bocca.

"Sei ingiusto" ridacchio, non molla la presa alle mani

"Sentiamo per quale motivo" sorride e poi parlo

"Non puoi darmi un bacio all'angolo della bocca, o me lo dai sulle labbra o no, nessuna via di mezzo" ridacchio

"Ti fanno impazzire eeh?" Mi guarda maliziosamente e divento rossa, inizio a sorridere come una ritardata e mi decido a parlare.

"No, sono ingiusti e basta" ridacchio

"Allora facciamo così"

Mi lascia un bacio sulle labbra e poi si alza continuando a ridacchiare.

Si dirige verso la cucina, e silenziosamente lo seguo, poi non riuscendo ad arrivare alla sua altezza per lasciargli un bacio sulla guancia, decido di buttarmi sulle sue spalle e prontamente ridendo mi prende.

The Reason WhyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora