Capitolo 10

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Alla fine Chloe non era riuscita a chiudere occhio a causa della preoccupazione.
Erano le undici e cinquantatré minuti quando si decise ad alzarsi dal letto.

Si assicurò di non fare troppo rumore e rischiare di svegliare Maria e si vestì frettolosamente.

Lasciò la sua sala comune alle undici e cinquantanove minuti, precisa come un orologio svizzero.
Raggiunse furtiva la Stanza dei Trofei, sgattaiolando silenziosamente tra i corridoi e dovendosi nascondere tra le varie colonne per impedire ai prefetti di vederla.

Quando finalmente aprì la porta della stanza non vide nessuno, ma dopo qualche secondo tre figure sbucarono dall'ombra.

"Chloe!" Harry si avvicinò alla sorella seguito da Ron e Hermione.
"Che ci fai qui? Non eri stata tu a dirci di non venire?" le chiese retoricamente il fratello.

"Volevo solo assicurarmi che tornaste tutti interi" replicò saccentemente.

"Visto? Anche Chloe pensa che questa sia un'idea stupida. Ora non venitemi a dire che sono troppo paranoica!" si intromise Hermione.

"Ricordami quando ti abbiamo chiesto di seguirci, perché io non ricordo proprio di averlo fatto" disse Ron alzando gli occhi al cielo e beccandosi un'occhiata trova da parte della riccia.

"Ragazzi, ragionate" li interruppe Chloe con un gesto della mano "Malfoy è in ritardo di circa venti minuti. Siete ancora convinti che verrà?"

"Esatto! È quello che sto cercando di dirgli da più di dieci minuti"

"Taci, Hermione" all'occhiataccia che gli rivolse quest'ultima dovette unirsi anche Chloe, alla quale non piaceva affatto il tono con cui Ron si rivolgeva all'amica.

"Ragazzi, basta. Torniamocene nei dormitori" propose finalmente Harry, portando la sorella a sospirare soddisfatta.
Ma proprio mentre si stavano dirigendo verso la porta d'ingresso, un cigolio li fece arretrare.

"Qui, svelti!"
Ron si nascose dietro uno scaffale abbastanza alto da coprire tutti e quattro e gli altri si unirono a lui.

Dalla porta cigolante sbucò un Gazza piuttosto infastidito, seguito come sempre dalla sua adorata gatta.

"Allora, chi abbiamo qui?" chiese con il suo solito tono raggelante, portando in avanti la lanterna che teneva in una mano.

Tutti e quattro trattennero il fiato mentre Gazza faceva il giro della stanza, ma per fortuna non riuscì ne a vederli ne a sentirli.

Riuscirono a sgattaiolare fuori dalla stanza mentre Gazza era di spalle, ed iniziarono a correre il più velocemente possibile.

"Io ve l'avevo detto! Ve l'avevamo detto entrambe!" piagnucolò Hermione cercando di non alzare troppo la voce.

"Hermione, se continui a parlare mi verrà un esaurimento nervoso!" replicò Ron indispettito, ma era tanto preso dal discutere con la ragazzina che non si accorse di essere andato addosso ad un'armatura, provocando un rumore fortissimo che avrebbe svegliato chiunque.

"Correte!" proferì Harry allarmato, ormai convinto che Gazza li avesse sentiti.

Si precipitarono verso la prima porta che videro e tentarono di aprirla, ma era chiusa a chiave.

Chloe tirò prontamente fuori la bacchetta.
"Alohomora" mormorò seguita dallo scatto della serratura.

I quattro si affrettarono all'interno della stanza buia, chiudendosi la porta alle spalle.
Il silenzio era riempito soltanto dai loro respiri irregolari e nervosi.

The first shade of YOU / Chloe Potter e la Pietra FilosofaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora