Subito dopo la cena Chloe slittò fuori dalla Sala Grande per raggiungere Harry, nonostante i richiami dei suoi amici che si lamentavano del poco tempo che passava con loro.
Il fratello era diretto alla sala comune dei grifondoro, seguito come sempre da Ron ed Hermione.
"Ragazzi!" li affiancò Chloe con il fiatone dovuto alla corsa.
"Dobbiamo parlare"
Decisero di spostarsi in un luogo più isolato, così che nessuno potesse sentirli, e fu così che Hermione li portò nel bagno di Mirtilla Malcontenta.
"È un po' inquietante questo posto" osservò Harry.
"È l'unico luogo in cui nessuno osa entrare da molto tempo, qui non ci sentirà nessuno" rispose lei.
"E perché nessuno vuole entrare qui? È soltanto un bagno!" domandò Ron confuso.
"Uh-uh! Chi è che è venuto a trovarmi?" una voce acuta e strascicante li interruppe, ma nessuno dei presenti, guardandosi intorno, riuscì a capire da dove provenisse.
"È lei, il motivo" sbuffò Hermione annoiata, indicando il soffitto con il capo.
Davanti a loro si presentava niente meno che un fantasma. Il fantasma di una ragazza mora, con dei codini e dei grandi occhiali rotondi.
"Siete venuti a prendermi in giro?" si innervosì d'un tratto.
"Non siamo qui per te, Mirtilla. Lasciaci in pace!" sbottò Hermione, che si beccò un paio di insulti da parte del fantasma prima che sparisse dalla loro vista.
"Dicci tutto, Chloe" la incitò Harry.
"Si tratta di Piton..." iniziò lei in tono preoccupato, guadagnandosi la piena attenzione dei suoi amici "Durante la partita di Quidditch, quando la tua scopa è stata maledetta, potrei giurare di aver visto Piton sibilare un qualche tipo di incantesimo, e non sembrava affatto un incantesimo innocente. Credo che lui sia la persona che ha cercato di farti cadere, Harry"
"Lo sapevo!" ringhiò Ron stringendo i pugni.
"Quello schifoso! Deve aver scoperto che sospettiamo di lui e ha cercato di far fuori Harry per farci rimanere in silenzio"
"Calmati, Ron" Chloe gli posò una mano sulla spalla "Sono sicura che Piton non sa nulla. A meno che Hagrid non gliel'abbia detto, cosa molto improbabile, lui non è a conoscenza di quello che abbiamo visto. E poi abbiamo solo undici anni, non ci reputa così intelligenti" lo rassicurò lei.
"E allora perché stava cercando di ammazzare Harry?" domandò ancora.
"Questo non lo so...ma lo scopriremo presto"
Chloe rientrò nella sua sala comune, forse più tardi del previsto.
Lei, Harry, Hermione e Ron avevano passato la serata a formulare ipotesi, che alla fine si erano rivelate essere l'una meno probabile dell'altra.Si chiuse la porta alle spalle silenziosamente ed avanzò qualche passo prima di accorgersi che non era sola.
Seduti sui divanetti della sala comune c'erano Marcus Flitt e Adrian Pucey, intenti a parlottare a bassa voce.
Si accorsero di lei immediatamente e il suo prefetto le rivolse un'occhiata truce, mentre l'altro sembrava solo divertito dalla situazione."Non hai rispettato il coprifuoco, Potter?" la derise Flitt con un sorrisetto maligno.
"Taci, Flitt" ringhiò Chloe fulminandolo con lo sguardo, consapevole di essere stata beccata. Di nuovo.
"Questa è la seconda volta che ti trovo fuori dal tuo dormitorio oltre l'orario prestabilito, Potter. L'ultima volta non ti è bastata?" la rimbeccò Pucey, ricordandole dei cinque punti che le aveva tolto solo pochi giorni prima.
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The first shade of YOU / Chloe Potter e la Pietra Filosofale
Fanfiction/COMPLETA/ "Non vorrete fare amicizia con le persone sbagliate?" continuò, squadrando il rosso. Chloe stava iniziando a perdere la pazienza, elemento che non l'aveva mai caratterizzata. Era costantemente una bomba a orologeria. "Posso aiutarvi io"...