Capitolo 2

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«Adesso basta! Ce ne andiamo da qui, sentito Petunia? Ce ne andiamo!» zio Vernon sembrava come impazzito. Correva da una parte all'altra con il disperato tentativo di tappare le fessure dalle quali entravano le lettere, ma era umanamente impossibile.

Zia Petunia piangeva disperata, tenendo stretto a se Dudley che aveva la sua solita espressione da ebete rimbecillito.

«Ma che sta succedendo?» gridò Chloe per sovrastare il baccano creatosi.

«Non lo so!» rispose Harry, cercando di afferrare una lettera saltando di qua e di la. Sembrava piuttosto su di giri, al contrario della sorella.

La bambina scosse la testa, incredula. Tutto ciò non poteva essere reale! Le lettere non piovono dentro le case, era letteralmente impossibile.

'Eppure, eccole qui' penso tra se e se.

Harry si riavvicinò a lei con una strana espressione sul viso che Chloe non riuscì a decifrare.
Ma poi capì immediatamente.

Sul retro della lettera c'erano scritti i loro nomi.

«Datela a me!» gridò zio Vernon, che loro non avevano sentito arrivare. Afferrò un'estremità della lettera tirando verso di se, mentre Harry non sembrava intento a mollare la presa.

«Dammela!» ripeté l'uomo con la faccia rossa per lo sforzo.

Chloe alzò gli occhi al cielo, sbuffando. Qualche volta il fratello poteva essere davvero tonto.
Mentre i due erano intenti a battibeccare su chi dovesse prendere quella lettera, la ragazzina ne colse una da terra, scartandola velocemente.

Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts

Preside: Albus Silente (Ordine di Merlino, Prima Classe, Grande Mago, Stregone Capo, Supremo Pezzo Grosso, Confed. Internaz. dei Maghi)

Cari signori Potter, siamo lieti di informarvi che Voi avete diritto a frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Qui accluso troverete l'elenco di tutti i libri di testo e delle attrezzature necessarie. L'anno scolastico avrà inizio il 1° settembre. Restiamo in attesa del Vostro gufo entro e non oltre il 31 luglio p. v.

Distinti saluti,

Minerva McGranitt,
Vicepreside

Il cuore di Chloe ebbe un sussulto.
Scuola di magia? Che roba era?
Per un istante pensò che le stavano solo rifilando un brutto scherzo, ma la sua parte sognante cercava di trovare un po' di spazio per quella fantasia. In effetti, più ci pensava, più realizzava che l'apparizione di tutte quelle lettere sembrava proprio controllata dalla magia!

«Chloe!» gridò suo fratello, riuscendo finalmente a sfuggire dalle grinfie di suo zio.
«Che cosa dice?» chiese con l'affanno e con gli occhi scintillanti di curiosità.

«Una marea di scemenze, Harry» assunse un'espressione stranita, confusa di aver creduto a quelle baggianate anche solo per un secondo.

«Voglio leggerla! Dammi qua» il ragazzino afferrò la lettera e trascinò Chloe al piano di sopra, per poi chiudersi nella loro stanza da letto per evitare di essere sgridati.

«Scuola di...magia e stregoneria?» chiese Harry accigliato, la stessa espressione che la sorella aveva assunto poco prima.

«Lo so, è assurdo vero? Tutto questo trambusto e poi scopro che si tratta solo di uno scherzo di pessimo gusto» si imbronciò lei, davvero delusa di non aver ricevuto una vera e propria lettera.

«Scherzi? E se fosse vero?» si illuminò il ragazzino.

«Ti si è rivoltato il cervello?» rispose lei incredula, schioccando le dita davanti al viso del fratello.
«La magia non esiste, Harry!»

The first shade of YOU / Chloe Potter e la Pietra FilosofaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora