Ringrazio Monica1721987 per avermi dato il consenso di citare il suo libro.
Dedicato a: aurorazeno Ceci_depp
Lascio dormire Can sereno, scendendo in cucina per preparare la colazione. Inforno i cornetti fatti da me, e mentre regolo la gradazione del forno il campanello suona impazzito.
Apro la porta e resto di stucco.
«Cosa diamine ci fai qui, brutto stronzo?» non sono arrabbiata, ma decisamente furiosa, trovandomeli davanti.
«Volevo vedere mia figlia. Ho saputo e volevo vederti.» So che mi odia, ma è pur sempre mia figlia.
«Sparisci immediatamente assieme a quella stronza, o chiamo... Caaaaan!» urlo senza sosta e sento subito i suoi passi pesanti sulle scale. Si ferma a pochi centimetri dalla porta, con il viso contratto dalla rabbia.
«Cosa fanno qui?» ringhia mettendosi dietro le mie spalle.
Il demente continua a parlare, mentre la stronza si avvicina di due passi. Can scatta, la prende per il collo e la lancia fortemente fuori dal cancello.
«Ma come ti permetti, brutto maleducato!» si risente del gesto del mio fidanzato, che un attimo dopo lo afferra e lo tira dentro casa.
Resto ferma, lasciando a lui il comando.
«Te lo dico una volta sola: sparisci all'istante, soprattutto in compagnia della figlia di puttana che godeva della sua morte, altrimenti dovrai vederla finire sotto sei metri di terra. Lei non è tua figlia, tu non sei un cazzo per lei, hai capito? Vattene via subito e non azzardarti a tornare, se vuoi restare vivo e non più vedovo.»
Andrea se la fa sotto, non ribatte e scappa come un codardo, essendo il suo tipico modo di fare. La stupida non dice nulla e se ne va con lui.
«Grazie amore mio, non sapevo davvero come reagire. Mi hai salvata di nuovo, per l'ennesima volta.» Lo abbraccio forte.
«Non devi ringraziarmi, per te arriverei anche ad ucciderli. Dopo tutto il male che ti ha fatto, il minimo era dargli una bella risolata a dovere. Inoltre, anche se non l'ho mai vista, lei mi sta sulle palle a prescindere.» Sorride.
Il timer mi sveglia di soprassalto, capendo di aver sognato tutto. Mi sono appisolata sulla sedia, in attesa della cottura dei cornetti. Da una parte mi sento felice, ma capisco che il metodo migliore è ignorarli. Dare considerazione giocherebbe a loro favore e non lo meritano. Tiro fuori i cornetti e preparo il suo cappuccino preferito: caramello e un pizzico di crema alla nocciola.
«Uhm, che profumino, amore.» Le arrivo alle spalle di soppiatto e se la ride felice.
«Grazie, avevo voglia di farti contento con la tua colazione preferita.» Metto tutto sul tavolo e lo faccio mangiare in tranquillità, nonostante arrivi a divorare la tazza e il piattino.
«Hai davvero fame, amore.» Sghignazzo perfidamente.
«Direi, mi hai spompato stanotte.» Ribatto e la vedo arrossire.
«Gnegnegne, antipatico!» iniziare la giornata così è una delle cose che mi piace da morire.
«Va bene, sono antipatico. Cosa vuoi fare oggi?» mi interesso sempre delle sue scelte, perché lei viene avanti a tutto.
«Devo andare in banca e ritirare un po' di soldi, perché il mio PC si è guastato. Devo comprarne un altro, visto che devo lavorare su alcuni libri che mi hanno commissionato.»
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RomansaSIAE. SE TROVO DI NUOVO LE MIE STORIE IN ELENCHI: DA PROVARE A STAMPARE, LA SIAE METTERÀ IN CAUSA GLI AVVOCATI E LA FINANZA. Un amore può essere sviluppato in tanti modi, ma quello tra Selene e Can è fatto di acciaio. Un incontro imprevisto legherà...