CAPITOLO VII

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Harry indicò un distributore di benzina a Louis, che accostò e consegnò i soldi per il pieno.
"Se anche sospetti che sappia, chiudi la chiamata. Non possiamo rischiare, è chiaro?" gli chiese per la decima volta in pochi minuti, al che Harry sbuffò e rispose che ovviamente aveva capito.

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Il telefono di Nick squillò un paio di volte e come delle molle, cinque agenti e lo stesso Nick balzarono in piedi.

"Pronto?" rispose titubante dopo aver alzato la cornetta.
"Nick, sono io."
"Harry! Ciao!" quasi urlò per l'ansia. Il riccio riattaccò immediatamente e "Lo sa." disse guardando Louis dritto negli occhi.

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"Mi serve più tempo!" esclamò l'agente seduto alla scrivania " Non posso rintracciarli in pochi secondi."
"Beh, io... tutto quello che ho detto è <<ciao!>>" rispose Nick mettendo giù il telefono e guardandosi intorno sconsolato.

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Louis guardò il suo migliore amico e prese il telefono del distributore componendo nuovamente il numero: "Nick, sono Louis. Passami la polizia." gli ordinò appena gli arrivò un accenno di saluto.

"Polizia? Ma non c'è nessuno qui, Louis. Ma- ma dove siete voi?" chiese facendo segno a Liam e James di avvicinarsi.

"Senti, cazzone, fammi parlare con il responsabile. Non ho molto tempo."
A quel punto Liam prese in mano il telefono: "Pronto signor Tomlinson? Sono Liam Payne, polizia dell'Arkansas. Come sta?"

"Beh, di sicuro sono stato meglio." rispose Louis che razza di domanda è? Sono ricercato per omicidio e mi chiede come sto.. bah
"Bene" sospirò l'agente ridacchiando "Voglio che sappiate che per ora nessuno dei due è ancora accusato di omicidio, vorremmo solo interrogarvi."

"Oh, certo. Perché non ci beviamo un caffè una volta? Offro io, davvero."
"Ora come ora sarebbe un piacere per me e lei, ma il suo amico signor Grimshaw-Styles è accusato di rapina a mano armata." lo informò Liam cercando di guadagnare tempo per il suo collega alla scrivania. Louis allora lanciò un'occhiata divertita a Harry, facendogli intendere che si parlava della sua genialata e lui alzò le mani sorridendo.

"Ma non mi dica... ora mi spiace, ma dobbiamo anda-" venne interrotto dal poliziotto che "Non credo ce la farete ad arrivare in Messico, signor Tomlinson. Dovremmo parlare." Louis lanciò uno sguardo omicida a Harry e riattaccò.

"Merda! Come fanno a sapere che stiamo andando in Messico, eh Harry? Hai detto a quel fottuto ladruncolo dove eravamo diretti?" lo attaccò subito dopo. Harry spalancò gli occhi.

"No io... ho solo detto che se passava per il Messico, avrebbe potuto venire a trovarci ecco!" maledetto lui e i suo stupidi piani per far ingelosire Louis.

"Senti, Harry. La devi smettere di parlare con la gente, di essere così... aperto." (I know that you're scared because I'm so open- no ok) Harry annuì, trattenendo le lacrime a stento.

(PARTE CHE NON C'È NEL FILM. COME AVEVO AVVISATO ALL'INIZIO CE NE SARANNO OGNI TANTO)

"Io voglio proteggerti, okay? E non voglio perderti: farò qualsiasi cosa pure di salvarti. Ma tu devi stare attento, sì?" gli spiegò più dolcemente mentre si abbracciavano stretti "Siamo fuggitivi ora..." ridacchiò nell'incavo del suo collo e ci lasciò un bacio leggero.
"Lou... mi s-" -tai facendo eccitare provò a dire Harry, ma Louis lo zittì appoggiando un dito sulle sue labbra "Ssh, lo so che ti spiace."
"Ehm, sì... io volevo solo scusarmi, sì."

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"Dio, tutto questo è bellissimo." affermò Harry osservando il cielo. Erano circa le tre di mattina e Louis stava guidando da un paio d'ore, per cercare di arrivare prima a destinazione.
"Sì, davvero." concordò sottovoce, volgendo poi lo sguardo verso Harry, che aveva la testa buttata all'indietro sul sedile e gli occhi chiusi.
"Ho sempre voluto viaggiare, ma non ne ho mai avuta occasione." gli disse dopo qualche minuto di silenzio. Louis sorrise e "Ce l'hai ora." Il riccio sorrise a sua volta e inaugurò la seconda bottiglia di liquore formato famiglia.

Just keep goin' (L.S.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora