Jungkook pov
Si fece pomeriggio; era stata una mattinata lunga perché al corso di disegno si erano aggiunti altri quattro uditori, quindi dovetti seguire anche loro e comprendere a che livello fossero e se erano in grado di stare al passo con chi era lì da più tempo. Gli avevo dedicato molte ore quel giorno; mentre gli altri continuavano a disegnare soggetti più elaborati, loro erano invece ad un livello intermedio e necessitavano, perciò, di una mia maggiore attenzione. Era un bene che tenessi la mente occupata, soprattutto alla luce di quello che accadde giorni prima, quando Taehyung arrivò inaspettatamente in aula a prendere sua madre, nonché la docente che affianco. Mi sforzai di non pensare alla discussione e al fatto che lì, proprio in quella stanza, stavamo per consumare un rapporto sessuale.
Il giorno dopo che accadde quel fatto avrei voluto riportargli la catenina; gli scrissi la sera prima dicendogli ciò ma da allora era passata una settimana esatta. Non avevo avuto più il coraggio di contattarlo perché quel litigio mi fece molto male; le parole che aveva usato mi avevano ferito non poco. Chi è che vorrebbe sentirsi chiamare «puttana»? È vero, avevo accettato di stare con lui in cambio del suo denaro, ma questo non giustificava le sue parole. Mi aveva mancato di rispetto, un'altra volta. E se ripenso al fatto che mi sono lasciato abbindolare un'altra volta da lui provo solo tanta ira verso me stesso e alla mia debolezza nei suoi confronti. Era un manipolatore. Poco mi premeva se in quella caffetteria si era discolpato; non sapevo più cosa pensare di lui. Sono dell'opinione che certe persone non cambiano. Mi era davvero sembrato onesto e fortemente dispiaciuto, ma un attimo dopo ecco che era di nuovo lì pronto ad alzare le sue voci contro di me.
Volevo concludere quella questione della collana al più presto e restituirgli il denaro col quale aveva pagato il mio servizio, tuttavia mi venne molto difficile. Perché? Non lo sapevo nemmeno io. Quando ero sul punto di scrivergli c'era qualcosa che mi frenava. Il cuore cominciava a battere forte e avevo solo una gran voglia di tirare i pugni al muro. Provavo a tenere la mente occupata facendo mille cose ma sebbene ci provassi con tutte le intenzioni, il pensiero era sempre rivolto verso quel giorno. Mi aveva scioccato averlo rivisto dopo mesi, così, all'improvviso.
*Basta, adesso gli scrivo e la facciamo finita* - pensai. Afferrai il cellulare dalla tasca ed entrai nella chat. Quando meno me lo aspettai, ecco che apparve la scritta "Taehyung sta scrivendo...". Il cuore mi sobbalzò dal petto. Aspettai senza distogliere lo sguardo dallo schermo.
TH: ciao
Attesi qualche istante, indeciso se rispondergli subito o meno, finché non aggiunse altro al testo.
TH: se vuoi puoi passare oggi a casa. Mi trovi anche adesso.
Erano le 4:20 del pomeriggio. Buttai un'occhiata all'orologio appeso in salotto e realizzai che non avevo niente da fare, quindi avrei potuto benissimo accettare di recarmi da lui in quell'istante. Ero agitato ma anche sollevato dal fatto che lo avrei rivisto ancora per poco, forse altre tre volte così da restituirgli tutta la cifra di denaro.
Guardai per un istante il suo nome e mi decisi a replicare.
JK: sarò lì tra poco.
*Taehyung sta scrivendo...
TH: d'accordo. Ti aspetto.
Messaggi brevi e freddi. Ero amareggiato da tutta quella situazione e sapere che stavo per rivederlo, un'altra volta, mi rendeva di pessimo umore. Raccolsi le chiavi di casa che stavano appoggiate sul tavolino vicino alla porta, raccolsi la giacca dall'appendiabiti e uscii, sbattendo l'uscio alle mie spalle, che neanche chiusi a chiave. Percorsi le scale del pianerottolo e in brevissimo tempo mi recai verso la solita fermata dell'autobus, che passò immediatamente. Avrei voluto attendere di più così da placare almeno un po' quell'agitazione e invece sembrava che il conducente sapesse la mia situazione e che avesse fatto di tutto per condurmi al più presto da lui. Ovviamente non era così, ma l'immaginazione vagava e sicuramente la paranoia amplificava ogni sensazione ed emozione che mi stava sovrastando.
STAI LEGGENDO
« Bᴇ__ᴍʏ__S L A V E» | Taekook
FanfictionTaehyung è un importante avvocato che scopre il mondo del BDSM. Un giorno, su un sito, incontra un sottomesso; i due si incontrano e instaurano un rapporto Master-slave. Tra i due nascerà qualcosa al di là del rapporto padrone-sottomesso? 🚫ATTENZIO...