«Sei l'unico che...»

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Jungkook pov


Passai una notte insonne. Non ero neanche stato bene di stomaco; probabilmente nei giorni precedenti avevo preso freddo, a furia di stare sempre a petto nudo per volere del «Padrone». Ebbi il sonno tormentato, mi giravo e rigiravo nel letto senza riuscire a trovare una posizione comoda. Forse sapevo a cosa era dovuta quella mia agitazione: l'indomani avrei detto a Taehyung che il nostro rapporto padrone/sottomesso sarebbe finito lì. Ero deciso: avrei buttato fuori tutto quello che pensavo; non volevo tenermi dentro niente, sarei stato chiaro, diretto e conciso.

Facile a dirsi, vero? Peccato che l'irrequietezza cominciò a divorarmi e non sapevo nemmeno io il perché. Quella mattina andai a lavoro senza neanche fare colazione. Mi feci una doccia al volo, mi vestii e, col primo autobus di passaggio, mi recai in Ateneo. Lavoravo da poco come assistente della docente di storia dell'arte presso l'Accademia di Arti e Cultura di Busan. Facevo qualcosa che mi piaceva ma negli ultimi due mesi avevo guadagnato davvero poco, a malapena riuscivo a pagare l'affitto e comprarmi il necessario per sopravvivere; questo era anche il motivo per cui non andavo più nei locali fetish e che mi portò a cercare quel tipo di relazione su internet. Tra la preoccupazione su come avrei affrontato il discorso con Taehyung e quella sulla mia situazione economica non so cosa fosse peggio... ma non volevo caricarmi di problemi. 

"Una cosa per volta" - pensai. Mi sarei dovuto recare a casa sua alle 16:00. A volte mi ordinava di presentarmi o prima o dopo, a seconda di quanto facesse tardi in ufficio, non c'era un orario fisso. Avrei mangiato un boccone in giro, subito dopo la lezione, e sarei andato direttamente da lui. E sì, questa volta mi sarei presentato senza orecchie da coniglio e collare. Non avrebbe avuto senso, dato che sarebbe stata l'ultima volta che lo avrei visto. Solo una cosa non capii: perché mi sentivo così male? Era come se provassi un senso di colpa per tutto ciò che gli avrei detto, ma da un lato sentivo che era la cosa giusta da fare. Mi aveva trattato come uno zerbino oltre i limiti da me tollerabili, che altri motivi avevo per restare ancora lì? 


Ore 16:00 - Casa di Taehyung

Taehyung pov


Tornai dal tribunale fiacco e nervoso, come mio solito. Come aprii la porta gettai le chiavi sul vassoio del tavolino che stava all'ingresso, senza interessarmi per nulla del fatto che non avevo nemmeno fatto centro. Posai la mia cartella a terra e mi tolsi la giacca. Volevo soltanto fiondarmi sotto la doccia e rilassarmi, ma prima diedi un'occhiata all'orologio: erano più delle 4 e il mio schiavo ancora non si era fatto vedere. "Benissimo" - pensai - "lo frusterò talmente forte che stavolta non sarà in grado nemmeno di sedersi".

Allentai il nodo alla cravatta per poi sfilarla del tutto, in seguito mi spogliai completamente lasciando qua e là i vestiti. Mi diressi verso il bagno e presi un asciugamano, avvolgendolo intorno alla mia vita. Ero in procinto di entrare, finché non suonarono alla porta. Sbuffai. 

"Alla buonora, Coniglietto!" - dissi seccato, a voce alta. Non mi preoccupai minimamente del fatto che ero senza vestiti; di certo non mi sarei rivestito solo per andargli ad aprire la porta. Aprii il cancello e in seguito la soglia, tenendola socchiusa. Attesi il suo ingresso e spalancai l'uscio. 

Si presentò davanti a me, paralizzato. "Beh, che c'è? Hai visto un fantasma?" - gli domandai. "Piuttosto muoviti ad entrare, che hai già sforato dei minuti"

Deglutì e constatai che la ragione di quella espressione di stupefazione mista ad imbarazzo derivava dal fatto che il mio corpo era fasciato solo un asciugamano. Sorrisi ammiccando, passandomi la lingua sulle labbra così da metterlo ancora più a disagio. Senza aggiungere altro, mi feci serio, mi voltai e mi limitai a dire: "Su, entra e spogliati! E non ti ripresentare più senza le tue orecchie e il collare. Ti ho dato ordini ben precisi e tu non li hai rispettati. Dopo ci saranno delle ripercussioni sul tuo bel culo, lo sai vero? Oppure puoi sempre prostrarti ai miei piedi e il resto puoi immaginarlo"

« Bᴇ__ᴍʏ__S L A V E» | TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora