Taehyung è un importante avvocato che scopre il mondo del BDSM. Un giorno, su un sito, incontra un sottomesso; i due si incontrano e instaurano un rapporto Master-slave.
Tra i due nascerà qualcosa al di là del rapporto padrone-sottomesso?
🚫ATTENZIO...
PREMESSA: questo capitolo sarà lungo e inoltre conterrà scene molto esplicite. 🔞Procurate l'acqua santa, ce ne sarà bisogno ✝️.
Ho alternato i punti di vista di entrambi, così da trasmettere le sensazioni di ognuno.
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Jungkook pov
"Va bene..." - gli dissi.
Mi guardò con animo quasi rincuorato, a tratti sorpreso dalla mia replica alla sua proposta. Probabilmente si aspettò, in un primo momento, che andassi via, ma Taehyung è il tipo di persona che può corromperti col vile denaro, e non solo quello; era seducente e intimidatorio, un'anima dannata dall'apparenza angelica. Per interrompere quell'imbarazzante silenzio mi misi sulla difensiva: "Ribadiamo il concetto. Accetto la tua proposta, quando terminiamo mi darai i soldi e non ci vedremo più. Guardami bene perché questa sarà l'ultima che metterò piede qui, poi ognuno per la sua strada".
Nell'udire quelle parole scrutai un sentimento di malinconia nei suoi occhi, ma non durò a lungo, poiché in seguito si passò la lingua tra i denti, assumendo uno sguardo dominante. "C'è dell'altro?" - chiese.
"No".
"Quando vuoi che succeda tutto questo?" - gli chiesi con distacco.
"Oggi. Ti aspetto per le 22:00. Vieni in forze, ti voglio per tutta la notte".
Un tremito transitò per tutto il mio corpo. Lo stavo per fare davvero? Avrei fatto sesso in cambio di soldi. Possibile che mi ero ridotto a questo? Malgrado il senso di disagio per il fatto in sé e il forte desiderio di ritrattare, c'era qualcosa che mi tratteneva. Lo dovevo ammettere, l'idea di fare nuovamente sesso con lui mi eccitava, il pensiero di rivivere la stessa passionalità del pomeriggio in cui mi aveva scopato mi inebriava ma al contempo provavo una sorta di repulsione.
"Benissimo. A stasera" - ribadii senza far trasparire nessuna emozione. Senza aggiungere altro, mi voltai, aprii la porta e, quando fui in procinto di serrarla, ci scambiammo l'ultima occhiata, carica di astio misto a lussuria.