«Quindi durante le prove non hai pensato a nulla che potessimo fare insieme?»
Per evitare di rispondere a Yoongi riguardo cosa avrebbero potuto fare, Jimin aveva deciso di punzecchiarlo un po' rigirandogli la sua stessa domanda e sperando, allo stesso tempo, di riuscire a scoprire a cosa davvero avesse pensato il ragazzo durante le due ore passate lì in quella palestra.
«Avrei dovuto?» ribattè Yoongi prontamente.
«Direi di sì. O i miei sguardi innocenti ti hanno distratto così tanto?» proseguì Jimin con finto tono angelico.
Durante le prove aveva fatto di tutto per risultare sexy agli occhi del rapper e, preso dal ballo, aveva messo da parte qualunque imbarazzo per il fatto che anche Hoseok avrebbe sicuramente visto le sue occhiate seducenti. In fondo, circondato dal resto della Kitty Gang, non si era sentito poi tanto diversamente rispetto a quando si trovava sul palco.
«Mi spiace, ho pensato ad altro. Quindi ora lascio a te la scelta» tentò di ribattere Yoongi, ma Jimin non sembrava intenzionato a far cadere il discorso.
«Ah sì? E a cosa pensavi allora?» domandò infatti questo, ignorando la seconda parte della risposta.
Jimin posò anche a terra il borsone che ancora teneva in spalla come a voler dire che non se ne sarebbe andato di lì senza saperlo. Yoongi parve cogliere quel messaggio poiché scosse la testa disapprovando la sua ostinazione, anche se stava sorridendo tra sé.
«Vuoi davvero saperlo?» domandò avvicinandosi di più a Jimin.
Il ballerino annuì e si passò la mano nei capelli nel solito gesto, scompigliandosi le ciocche che prima aveva spazzolato con cura.
«I miei pensieri hanno un prezzo»
Yoongi si avvicinò di un altro passo a lui. Ora erano abbastanza vicini perché Jimin potesse sentire il suo odore ogni volta che inspirava. Quel particolare, però, non lo aiutava a restare calmo. Innanzitutto ricordava molto bene quell'odore dal giorno prima, quando lo aveva sentito direttamente dalla pelle nuda di Yoongi. In secondo luogo voleva dire che anche il maggiore poteva sentire il suo. In un altro momento non avrebbe nemmeno dato peso alla cosa, tuttavia la palestra di danza non aveva docce negli spogliatoi, ma solo alcuni lavandini; quindi, nonostante si fosse dato una sciacquata, Jimin era sicuro di non avere il migliore degli odori in quel momento e se ne vergognò, anche se Yoongi non pareva affatto turbato dalla loro vicinanza.
«Qual è il prezzo?» ribattè Jimin con la voce che gli tremava appena.
«Dovrai fare una cosa per me» gli sussurrò Yoongi, ormai così vicino da sfiorarlo.
«Sì» rispose Jimin in un soffio.
Nemmeno si chiese quale potesse essere la richiesta: in quel momento avrebbe potuto soddisfare ogni suo capriccio.
Yoongi lo cinse con le mani sui fianchi e si chinò verso il suo orecchio.
«Pensavo a quanto mi mancassero i tuoi abiti di scena» mormorò con la voce roca.Jimin rabbrividì e rimase lì in piedi tra le sue mani, immobilizzato dalla sua voce.
«Pensavo a come farla pagare al tuo amichetto per tutte le volte in cui mi ha guardato dritto negli occhi mentre si avventava sul tuo collo in quella dannatissima mossa ad inizio coreografia» e Yoongi mimò a sua volta il gesto, chinandosi sul collo di Jimin, baciando e mordendo quella pelle morbida.
Strusciando poi la punta del naso contro il suo collo, risalì di nuovo con le labbra fino al suo orecchio.
«Pensavo che anche a me piacerebbe poterti incatenare a quel modo» e dicendolo spostò le mani dai fianchi ai polsi di Jimin, portandogli le braccia, che erano rimaste inermi lungo i fianchi fino a quel momento, dietro la schiena come se volesse ammanettarlo.
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Kitty Night Club [BTS - YoonMin]
FanfictionPark Jimin è la regina del palco del Kitty Night Club, un locale gay dove ogni venerdì sera si esibisce davanti ad un pubblico di soli uomini venuti per vederlo ballare. Ed è proprio per vedere la gattina del locale che anche Yoongi si ritrova al Ki...