13. Prove

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In men che non si dica, alla palestra di danza arrivarono tutti i ragazzi che che si erano dati appuntamento lì. Per primi arrivarono Jongin, il ragazzo con la macchina che Jungkook aveva nominato la sera dello spettacolo, e Taemin, un altro dei ballerini del Kitty. Poi fu la volta di Hoseok. Infine arrivarono Junhong e Nina. Il primo era il membro mancante della gang, mentre la seconda era la ragazza che aveva accolto Yoongi e l'amico all'ingresso del locale.

Durante il giro di presentazioni che seguì, Yoongi cercò di inquadrare che tipi fossero gli altri ballerini. Jungkook si confermò un impertinente quando annunciò a tutti, con il tono di chi la sa lunga, che lui e il rapper avevano già avuto modo di conoscersi, guadagnandosi le occhiate vagamente perplesse degli altri. Tuttavia c'era qualcosa che divertiva il più grande nei suoi modi di fare e forse riusciva a capire perché lui e Jimin fossero amici.
Jongin, al contrario, si rivelò un ragazzo pieno di sé. Era consapevole di essere molto alto e attraente, ma questo lo portava a trattare gli altri con sufficienza. Arrivò anche a chiedere cosa ci facessero due sconosciuti alle loro prove in tono scocciato.
Taemin e Junhong, al contrario, erano entrambi molto gioviali, tuttavia, mentre il primo sembrava una persona matura essendo anche il più grande del gruppo, il secondo dava invece l'impressione di essere ancora un bambinone un po' impacciato, nel senso più innocente del termine.

Al contrario di Yoongi la cui attenzione era catalizzata dai cinque ragazzi, Hoseok si era concentrato soprattutto su Nina. Fu infatti a lei che rivolse le sue domande.

«Ti ricordi di noi, Nina-ssi? Ci hai fatto tu i biglietti quando siamo venuti venerdì. Ma come mai sei qui oggi?» le chiese.

«Visto che mi pagano anche per quello, durante le serate spesso mi occupo della cassa. Ma non hai idea di quanto mi infastidisca: tutte le volte finisco per perdermi l'esibizione!»

Jimin intervenne: «Dai noona, spesso ti facciamo vedere i video»

Lei mise su un broncio da bambina, nonostante il trucco curato riuscisse a darle comunque un aspetto cool. La prima impressione che Yoongi aveva avuto di lei quando l'aveva vista al locale era stata completamente diversa da come la vedeva ora.

«Beh io mi occupo delle coreografie dei ragazzi, per questo vorrei non essere obbligata a perdermele tutte le volte» finì di rispondere ad Hoseok che a quelle parole si illuminò.

«Wow, fantastico! Quindi sei tu la coreografa?»

Vedendo l'entusiasmo di Hoseok, la ragazza cambiò espressione diventando ad un tratto sorridente.

«Se così si può dire» rispose con modestia.

A quel punto, però, Jongin infastidito dalle troppe chiacchiere, rimise tutti in riga, ricordando loro che dovevano mettersi a provare. Così lui e gli altri due ragazzi arrivati dopo Jimin e Jungkook recuperarono alcune cose dai borsoni e si radunarono in centro alla sala. Senza che nessuno dicesse nulla, iniziarono in autonomia a fare esercizi di riscaldamento. Nina approfittò di quel momento per avvicinarsi nuovamente a Yoongi e Hoseok che si erano spostati verso un lato della sala.

«In realtà, Hoseok-ssi, non sono una vera coreografa. Sono solo una ex-spogliarellista che ha studiato per qualche anno danza. Ma sai, tengo davvero tantissimo a questi ragazzi e sto cercando di impegnarmi per studiare e poterli aiutare ancora di più.» ammise quasi a bassa voce con molta sincerità, senza staccare gli occhi dai suoi pupilli.
Poi si girò verso di loro spostando leggermente una delle spalline della canotta: dove finiva il tatuaggio che correva lungo la spalla sinistra, ne iniziava un altro più piccolo raffigurante la scritta Kitty Gang.
«Questo però è un segreto. Se loro sapessero quanto ci tengo si monterebbero la testa!»

Hoseok le sorrise di cuore. «A me sembra che tu stia facendo un buon lavoro. Sai, anche io sto studiando danza e mi piacerebbe molto poter fare il coreografo e insegnare un giorno»

Kitty Night Club [BTS - YoonMin]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora