Quando Yoongi riprese conoscenza, molto lentamente, la stanza in cui si trovava era immersa nella luce del giorno, abbastanza forte da abbagliarlo. Dovette massaggiarsi a lungo gli occhi prima di avere il coraggio di riaprirli di nuovo. Un dolore al collo lo avvertì di aver dormito per troppo tempo nella stessa posizione e che questo non aveva fatto bene ai suoi muscoli. Sì accorse piuttosto in fretta, comunque, che quella non era la sua camera, ma il salotto dove si era addormentato mentre osservava Jimin.
«Jimin!» esclamò mentre di scatto si metteva a sedere, anche se quel movimento così brusco gli provocò dolore in buona parte dei muscoli intirizziti.
L'altra cosa di cui si era accorto non abbastanza in fretta, fu che quello su cui era appoggiato non era il cuscino del divano, ma le gambe dell'altro ragazzo. Jimin infatti si era appisolato seduto, con la testa all'indietro contro lo schienale. Aveva la bocca semi aperta e un'espressione vagamente corrucciata che lo fece sorridere. Entrambe le mani erano appoggiate in grembo, ma la sinistra era ricaduta in quella posizione solo dopo che Yoongi si era tirato su, visto che prima era mollemente adagiata sul suo petto.
Il ragazzo che aveva appena chiamato, comunque, non parve dar segno di averlo sentito o di essersi risvegliato. Yoongi si chiese distrattamente come fossero finiti a dormire in quella posizione e perché Jimin non lo avesse svegliato, come stava cercando di fare lui in quel momento dopo essersi rimesso in piedi.
«Jimin-ah! Jimin-ah, ti verrà il raffreddore a dormire qui»
Finalmente il ragazzo parve ridestarsi piano piano. Si stropicciò gli occhi con i pugni chiusi e poi aprì le palpebre, guardando Yoongi con espressione intontita.
«Cosa... Che succede?» biascicò guardandosi attorno.
«Oh no, mi sono addormentato. I tuoi CD...» proseguì Jimin, vagamente disorientato, rilassandosi solo quando notò che i CD di cui parlava, l'ultima cosa che ricordava anche Yoongi di quella notte, erano ordinatamente impilati ai piedi del divano.
Yoongi cercò in tasca il cellulare. Fortunatamente non lo aveva schiacciato mentre dormiva, ma la batteria era ormai scarica. Sì accontentò di leggere l'ora dall'orologio appeso al muro.
«Jimin-ah, sono le 8:30 più o meno. Vuoi dormire ancora? Possiamo usare il letto questa volta. Oppure possiamo fare colazione»
Nonostante quella breve dormita avesse intontito entrambi, Yoongi non poté non notare il rossore diffuso sulle guance di Jimin, ben visibile ora che la stanza era completamente illuminata a giorno. Il più piccolo si passò la mano tra i capelli, mentre cercava cosa rispondere.
«Dormire...» nelle intenzioni di Jimin quella avrebbe dovuto essere la domanda "Dormire insieme?" visto l'uso del plurale che Yoongi aveva utilizzato, tuttavia la seconda parola non si era staccata dalle sue corde vocali. Nemmeno il tono interrogativo era stato dunque particolarmente marcato, facendo risultare quell'unica parola molto più simile ad una vera e propria risposta.
«Va bene. Vieni» disse infatti Yoongi, senza capire le vere intenzioni dell'altro.
Il padrone di casa non sapeva cosa lo avesse spinto a proporre al ballerino di dormire insieme nello stesso letto, ma la stanchezza era così tanta in quel momento che non gli importava di che figura stesse facendo ai suoi occhi. Sì avviò dunque verso la camera e andò a recuperare due pigiami puliti dal cassetto in cui erano riposti. Raggiunse Jimin che era fermo sulla soglia e gliene passò uno. Era un semplice due pezzi grigio e sobrio, interamente di cotone.
«Tieni, il bagno se ti serve è la porta a sinistra appena uscito dalla stanza. Cambiati pure lì.»
Jimin non se lo fece ripetere due volte. Sgattaiolò verso il bagno di corsa e si chiuse dentro forse un po' troppo rumorosamente. Dopo aver finalmente liberato la vescica, si concesse un momento per pensare. La prima cosa che fece fu tirar fuori il cellulare, miracolosamente ancora acceso. Il ragazzo ignorò tutti i messaggi e le notifiche ricevuti, cercando invece il contatto di sua madre tra le chat di KakaoTalk. Le scrisse un breve messaggio dove le diceva di non preoccuparsi e che era da Jungkook, come le altre volte. Qualche secondo dopo averlo inviato, però, ne scrisse immediatamente un altro "Ah, non torno per pranzo, mi fermo qui. A più tardi".
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Kitty Night Club [BTS - YoonMin]
FanfictionPark Jimin è la regina del palco del Kitty Night Club, un locale gay dove ogni venerdì sera si esibisce davanti ad un pubblico di soli uomini venuti per vederlo ballare. Ed è proprio per vedere la gattina del locale che anche Yoongi si ritrova al Ki...